Home Notizie Jova Beach Party, cancellata tappa Vasto. Jovanotti: “Basse ragioni di polemica politica locale”

Jova Beach Party, cancellata tappa Vasto. Jovanotti: “Basse ragioni di polemica politica locale”

Cancellato lo show previsto per il 17 agosto. Il cantante si sfoga sui social

pubblicato 9 Agosto 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 12:10

Ho appena saputo che Jova Beach Party a Vasto (Chieti) non ci sarà. La ragione è intessuta nelle dinamiche assurde che hanno trasformato un’occasione di festa, gioia ed opportunità di sviluppo di un territorio in scontro di forze locali in ‘bagarre’. Chi alla fine ha ‘vinto’ ottenendo la cancellazione combatte una sua personale battaglia politica locale in affannosa ricerca di visibilità a buon mercato che evidentemente una cosa grande e bella come Jova Beach Party offre“. Lo ha scritto sui social Jovanotti commentando la decisione della Prefettura di Chieti di cancellare la tappa di Vasto prevista per il 17 agosto. Per il prefetto di Chieti Giacomo Barbato, infatti, permangono le criticità sulla sicurezza e sulla paventata chiusura della Statale 16.

Il cantante ha proseguito lamentando che “a Vasto ha vinto il fronte del ‘no’, quello di cui l’Italia è pervasa“:

Quello che rende il Paese immobile e fa in modo che il ‘sommerso’ resti sommerso nell’interesse di molti. JBP è un luogo sicuro, la sicurezza e’ sempre stata al primo posto, ma a Vasto non hanno voluto verificare. A Vasto la commissione ha detto no, a prescindere. In Italia a volte le cose vanno cosi’, lo sapete, ma io non mi rassegno, molti di noi non ci rassegniamo. Non ci sono ragioni oggettive le centinaia di documenti prodotti non sono stati esaminati e nessun riscontro è stato dato alle migliaia di testimonianze relative alle 9 tappe già fatte. Non sono mai state interpellate le prefetture che si sono complimentate con noi per il lavoro svolto fino ad ora. La firma finale spetta alla Prefettura di Chieti e senza autorizzazione noi non possiamo muoverci.

Jovanotti si è detto dispiaciuto “per i vastesi che amano la loro terra, per gli oltre 30 mila che avevano già acquistato il biglietto, per la squadra di oltre mille persone che si fermeranno e per tutti gli albergatori, ristoratori e commercianti della zona che vanno a perdere lavoro e purtroppo non per una ragione di forza maggiore, ma per basse ragioni di polemica politica locale“. Nelle prossime ore Trident Music, che organizza il tour del cantante, comunicherà le modalità di rimborso o recupero.

Di tono decisamente diverso il commento del presidente della Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus, Massimo Pellegrini, tra i più contrari al concerto:

In un paese dove la natura è già in sofferenza, assediata in molteplici modi, l’idea di trasformare spiagge con elementi di naturalità in arene per concerti era e rimane sbagliata in partenza. Eventi con decine di migliaia di persone vanno fatti dove ci sono servizi e condizioni adeguati: stadi, palazzetti e piazze. Se poi la giustificazione per questa scelta è quella di lanciare slogan sulla plastica mentre allo stesso tempo si vendono decine di migliaia di bottigliette di plastica, ebbene, non possiamo che sorridere amaramente, considerato anche il giro milionario che certamente permetterebbe ben altre scelte dal punto di vista della sostenibilità ambientale.

Ed ancora:

Su Vasto come al solito è stato fondamentale leggere e analizzare i documenti ed essere rigorosi anche davanti alle inutili e strumentali provocazioni. Bastava leggere le relazioni presentate per evidenziare tutti i limiti, comprese descrizioni della situazione di campo non corrispondenti alla realtà, di un’iniziativa del genere. Tra l’altro rimaniamo sconcertati per il fatto che da dicembre 2018 ancora oggi non si siano compresi i limiti oggettivi ben chiariti dal prefetto di Chieti, che ringraziamo come cittadini.

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