Jovanotti, il concerto a Caracas è annullato e lui canta Luna de Margarita per scusarsi (video)
Il cantante pubblica un video su YouTube e si scusa per aver dovuto cancellare il concerto previsto
Jovanotti era atteso il 6 aprile 2014 a Caracas per un concerto. Purtroppo però l’evento è stato annullato a causa delle tensioni sociali e politiche e per questioni di sicurezza per il pubblico, come scritto dal cantante sul suo profilo Facebook:
Mi hanno appena detto che il mio concerto a Caracas del 6 aprile è cancellato a causa delle tensioni politiche e sociali di questo periodo nel paese e in particolare nella zona di Caracas dove avremmo voluto suonare. Non ci sono le condizioni di sicurezza necessarie per il pubblico visto che il luogo del concerto è in una zona dove in questi giorni la tensione per le strade è alta e la previsione era di radunare tra le due e le tremila persone. Io sono molto dispiaciuto, ci tenevo a fare questo concerto a Caracas e volevo farlo a tutti i costi, anche affrontando ogni tipo di difficoltà e i rischi eventuali per me, ma non possiamo mettere a rischio la sicurezza vostra. La decisione di cancellare il concerto viene da parte dell’organizzazione e io mi naturalmente mi adeguo. Vi dico solo che appena sarà possibile annunceremo la nuova data, che spero potrà essere un’occasione per festeggiare un paese che ha ritrovato il suo equilibrio e il suo dialogo democratico, e soprattutto la pace. Sono con voi nel desiderio di progresso per TUTTI i venezuelani. Vi mando un abbraccio di fratello. Lorenzo
Poco dopo, poi, Jovanotti ha scelto di tornare sull’argomento, ribadendo il dispiacere di dover ufficialmente cancellare un’esibizione annunciato e programmata da tempo. Ha però scelto di caricare un video nel quale sceglie di omaggiare il popolo Venezuelano eseguendo Luna De Margarita di Simon Diaz. Potete vedere la performance in apertura post:
La cancellazione di un concerto, di un evento festoso, per ragioni politiche e di ordine pubblico, è sempre una tragedia della libertà di espressione e di riunione, che sono due pilastri della convivenza democratica. Naturalmente la sicurezza del pubblico viene prima di tutto, ma è un vero peccato dover rinunciare alla musica, perchè la musica proprio in quanto bene “superfluo” ha una natura libera, si fa carico delle emozioni, dei ricordi, delle speranze, della gioia, del sentimento, del racconto. Cose superflue, ma fondamentali, proprio perchè ti accorgi che mancano quando vengono impedite per qualche ragione. Il concerto del 6 aprile è rimandato, vi faremo sapere la nuova data, che spero sia presto perchè vorrà dire che la musica può tornare in città, a viso aperto, per tutti quelli che la vogliono ascoltare. Chiaramente la cancellazione del mio concerto è una piccola cosa, ila mia musica non è neanche così famosa in Venezuela, ma a quelli che volevano esserci, a me prima di tutto, dispiace, e io posso solo dirvi che aspetto una nuova data. Il concerto è solo rimandato. Cosa succede in Venezuela? difficile farsi un’idea, le informazioni hanno sempre l’aria di non essere del tutto indipendenti, e dall’estero è molto difficile sapere quali sono i media attendibili, come potrà svilupparsi la situazione nel paese. Da fuori non posso fare altro che inviare la mia solidarietà al popolo Venezuelano che chiede giustizia sociale e garanzie di pace anche nella sua forma più effimera come un concerto di rock’n’roll (del resto proprio il rock’n’roll ha un grande ruolo nella diffusione del concetto stesso di libertà durante tutto il 900 e oltre).