Junior Eurovision Song Contest 2020, la Francia vince un’edizione ridotta, virtuale e coraggiosa
Lo Junior Eurovision Song Contest 2020 sa di prova generale dell’ESC2021: sì alla gara, ma con esibizioni registrate e artisti a distanza.
Il Covid non ferma lo Junior Eurovision Song Contest 2020: nonostante ci siano solo 12 paesi in gara e ciascuno abbia realizzato la propria performance in un proprio studio tv, la manifestazione ha cercato di mantenere il suo spirito di unione e di leggerezza. E ha celebrato la sua finale domenica 29 novembre, dalle 17 (ora italiana).
Operazione non facile, né tecnicamente né narrativamente: e infatti l’effetto tristezza non è stato facile da superare nel vedere a bordo del palco principale, negli studi tv della polacca TVP che hanno ospitato questa edizione per lo più virtuale, una decina di persone che agitavano le bandierine dei paesi partecipanti sotto al ledwall che ricreava la green room. Mascherine d’ordinanza per il ‘pubblico’ e anche talvolta sul palco, come nel caso delle ballerine che hanno accompagnato la giovane cantante della Georgia.
E anche nelle clip che hanno intervallato le esibizioni il tema della prevenzione al COVID è stato centrale con clip leggere e colorate rivolte ai più piccoli nelle quali da una parte si sono celebrati gli operatori sanitari in prima linea e dall’altra si lanciavano messaggi sulla profilassi da seguire per evitare il contagio.
JESC, dunque, non ha rinunciato alla sua diciottesima edizione nonostante l’impossibilità di organizzare uno show live. Lo slogan #MoveTheWorld acquista così ancora più valore. I 12 Paesi in gara hanno registrato le proprie clip negli studi tv delle emittenti partner che fanno parte dell’EBU, adottando uno stesso layout e una stessa dotazione tecnica, in modo da non creare disuguaglianze nell’esibizione. Live, invece, la conduzione in Polonia e i collegamenti con le varie delegazioni.
Visto l’andamento del contagio, questo JESC2020 ha tutta la faccia di una prova generale di ESC2021. Dopo aver ripiegato su una versione ‘vetrina’, senza gara, con lo speciale Europe Shine a Light (nella quale ha sicuramente brillato l’esibizione di Diodato all’Arena di Verona), il comitato dell’Eurovision Song Contest ha deciso che l’edizione 2021 non salterà, immaginando quattro diversi scenari per permettere alla gara di svolgersi in maniera organica, spettacolare e in sicurezza. E questa versione a distanza dell’JESC è quanto di più vicino si possa immaginare allo scenario 4, il peggiore.
E intanto grazie alla tecnologia, la tv polacca con l’ausilio della “grande famiglia dell’Eurovision” sono riusciti anche a far esibire tutti e 12 i concorrenti su uno stesso palco, anzi su un doppio palco. Certo, lo scontorno e il chroma key non sono all’altezza di quello di Oprah con Obama, ma il pensiero conta e lo sforzo pure.
#JESC2020, i concorrenti
Come detto, i paesi partecipanti allo Junior Eurovision Song Contest sono solo 12 (qui tutte le canzoni), ma non è la prima volta con questo numero di concorrenti. Di seguito i paesi in gara.
Germania – Susan- Stronger with you
Kazakistan- Karakat Bashanova – Forever
Paesi Bassi – Unity – Best Friends
Serbia – Petar Anicic- Heartbeat
Bielorussia – Alina Pehtereva- Aliens
Polonia – Ala Tracs – I’ll be standings
Georgia – Sandra Gadelia – You’re not alone
Malta – Chanel Monsigneur – Chasing sunsets
Russia – Sofia Peskova – My new day
Spagna- Soleà- Palante
Ucraina – Oleksandr Balabanov -Vidkryvai (Open up)
Francia- Valentina – J’imagine
JESC 2020, vince Valentina (Francia)
Alla fine delle votazioni, che restano la parte sempre più appassionante e interessante del format, balza in testa la Francia, in gara con Valentina che ha cantato J’imagine.