Justin Bieber a Foggia? Non è uno scherzo, la Pro Loco ci prova davvero
“Se è proibito anche provare o sognare in questa città allora meglio chiuderla”.
Tenetevi forte: Justin Bieber potrebbe esibirsi in concerto a Foggia. No, non è uno scherzo di Lercio né una bufala per mettere alla prova la chiacchierata giuria popolare made M5S. E’ il sogno di Giuseppe Croce, presidente della Pro Loco della cittadina pugliese: dalle sagre paesane al concerto di una delle popstar più famose del globo. Fattibile? Difficile (se non impossibile) economicamente e logisticamente, ma loro ci provano lo stesso.
Così i primi giorni dell’anno, i boss della Pro Loco (quella vera) hanno inoltrato un comunicato stampa con “gentile preghiera di pubblicazione”.
“La Pro Loco di Foggia sarà protagonista di un grande spettacolo per tutte le famiglie ma specialmente per tutti i teenagers. A Foggia per la prima volta in assoluto ci sarà il concerto del giovanissimo cantautore più amato e seguito del mondo: JUSTIN BIEBER. In queste ore iniziati i preparativi per l’organizzazione (cosa che nessuno di noi avrebbe mai pensato, sarà durissima ma ci riusciremo) cui data e location saranno rese note tra pochissimi giorni. L’evento è stato pensato e studiato per portare la Capitanata verso il TURISMO e verso il BUSINESS COMMERCIALE. Molte saranno le Aziende pronte a sposare e sponsorizzare l’evento. Ormai la notizia diventata virale sui social network. Foggia sei Pronta?”.
L’annuncio ha suscistato sin da subito l’iralità degli smanettoni del web con pagine Facebook (La Pro Loko di Foggia fa cose), fotomontaggi (come quello del calendario di concerti di Bieber) e battute al vetriolo. Poco dopo, la Pro Loco – la stessa che aveva annunciato l’arrivo di Papa Franesco a Foggia (mai avvenuto), ricorda qualcuno – ha precisato:
“Abbiamo messo in moto la macchina organizzativa, non abbiamo firmato contratti o accordi con l’artista ma abbiamo avviato contatti diretti con chi dovrebbe poi gestirne i rapporti in Italia ed inviato una mail alla suo manager in America. Se è proibito anche provare o sognare in questa città allora meglio chiuderla. Noi vogliamo trasformare questo sogno in realtà attraverso la partecipazione di tutta la comunità locale. Portare a Foggia l’artista canadese è complicato ma non impossibile. Perché non provarci? Quando abbiamo deciso di diffondere la notizia aveva come sola finalità quella di attirare l’attenzione di pubblico e privato. Il prossimo passo sarà quello di riunirsi con i soggetti interessati attorno ad un tavolo e magari discutere su una data possibile”.
Riusciranno a stupirci?