Justin Timberlake, The 20/20 Experience 2 of 2: recensione del web e dei lettori
E’ uscito la seconda parte dell’album di Timberlake: ma sarà piaciuta come la prima?
The 20/20 Experience era uscito da noi lo scorso 15 marzo e segnava ufficialmente il ritorno di Justin Timberlake in campo musicale. Un debutto da sogno negli Usa con quasi un milione di copie vendute solo nella prima settimana. Un recordo per il 2013 che ha permesso ovviamente la prima posizione della Billboard 200.
La critica è sembrata favorevole in base alle prime recensioni. Poi è arrivata, dopo qualche mese, l’indiscrezione che parlava addirittura di un secondo album in uscita entro la fine del 2013. Voce confermata e, adesso, album tra le mani.
Una sorta di atto secondo, dal titolo The 20/20 Experience 2 of 2. Anche da noi è uscito, oltre ad essere in streaming già da alcuni giorni. Come avrà reagito la critica a questa seconda parte del progetto? Scopriamolo insieme dopo aver espresso un’opinione nel sondaggio qua sotto
The 20/20 Experience 2 of 2, recensione
Drowned in Sound: 2 di 2, poi, è un’esperienza incredibilmente frustrante
The indipendent (Uk): Composto da parti tagliate dalle sessioni di The 20/20 Experience, è appena sorprendente che ci possa essere essere un calo in termini di qualità in questo seguito ma questa è una caduta piuttosto ripida
All Music Guide: Il secondo tempo è un laboriose e lento progredire, una serie di bonus tracks inflazionate e lente
NME: C’è un po’ di confusione
The Guardian: Il fatto che ci siano gli sforzi maggiori qui suggerisce che, nonostante la sua ammirevole ambizione, forse dovrebbe concentrarsi su ciò che sa fare meglio
The Observer: Ci sono più ‘smancerie’ nella parte finale con Only When I Walk Away e Not a Bad Thing
HipHopDX: E’ ovvio che Justin abbia avuto un bel po’ da raccontare, ma a volte, alcune cose sono semplicemente meglio non dette
Slant Magazine: In ultima analisi, 2 su 2 non supera il suo predecessore in quanto si deposita in una forma più credibile
Exclaim: Il 20/20 Experience 2 di 2 include alcune gemme pop, ma come un album, impallidisce al confronto con il suo fratello più vecchio
Spin: Così com’è, con la sua insistenza sulla poliritmia aggressiva, 2 su 2 è sicuramente un album funky, ma non è di certo uno profondamente soul
Chicago Tribune: C’è uno scattante singolo album di musica pop tagliente nascosto all’interno dei due 20/20 Experience, ma agli ascoltatori occupa un certo lavoro per trovarlo
PopMatters: Sorprendentemente, però, il 20/20 Experience (2 di 2) è piuttosto una sorta di passo avanti rispetto alla prima parte. Anche quando si immerge con eccesso, e lo fa abbastanza spesso, le strutture pop di base sottostanti rimangono molto più convincenti di qualsiasi altra cosa nella parte precedente
Rolling Stone: Anche se questa roba è intenzionale, è anche abbagliante
Los Angeles Times: Un sequel di 12 canzoni che si accende più forte e in maniera più accattivante rispetto al suo predecessore