Kanye West e Bianca Censori a Venezia: la foto scandalo e la coppia bandita da una società di motoscafi
Dopo le foto che hanno fatto gridare allo scandalo, Kanye West e Bianca Censori non sono più i benvenuti per una compagnia di motoscafi
Tanto tuonò che piove e in questo caso parliamo dello scandalo che ha visti protagonista Kanye West (che si fa chiamare “Ye” da tempo) e la sua compagna, Bianca Censori, in questi giorni a Venezia. Una coppia che ha attirato l’attenzione della stampa e del gossip, impegnata a immortalare l’ex marito di Kim Kardashian con la modella. E tra i vari scatti, alcuni hanno sicuramente fatto scandalo e montato una polemica che si è infiammata sempre più nelle ultime ore. Vi raccontiamo cosa è successo e le conseguenze di questo comportamento…
Kanye West -aka Ye- e Bianca erano su un taxi acqueo a Venezia quando sono sono diventato protagonisti di alcune immagini abbastanza ambigue. Si vede il cantante seduto con Bianca apparentemente inginocchiata davanti al compagno. Poi, poco dopo, si notano i pantaloni dell’uomo abbassati che mostrano anche parte del suo lato B, a favore di obiettivo dei paparazzi. In pochissimo tempo, in molti hanno gridato all’atto osceno in luogo pubblico, parlando di situazione indecorosa, alla luce del sole e in mezzo ad altre persone (incluso l’autista).
Kanye West e Bianca Censori banditi dalla compagnia Venezia Turismo Motoscafi
A quel punto, ecco arrivare un comunicato stampa della compagnia Venezia Turismo Motoscafi che ha specificato di essere stata totalmente all’oscuro sull’accaduto finché le immagini non sono emerse sui media. Un portavoce della compagnia di taxi ha rilasciato una dichiarazione, dicendo che Ye e Bianca “non sono più i benvenuti” sulle loro imbarcazioni.
Il rappresentante ha insistito sul fatto che l’autista non ha visto “queste oscenità” perché era troppo occupato a guidare la barca. Se lo avesse fatto, avrebbe immediatamente denunciato Ye/ Kanye West e Bianca alle autorità. A impedire la visuale chiara di quanto sembrava stesse accadendo, una terza persona che era davanti a loro:
“A bordo, l’autista doveva tenere d’occhio il traffico e non ha visto queste oscenità. Se ciò fosse accaduto, sarebbe sceso immediatamente e avrebbe segnalato i trasgressori a chi di dovere”