Katy Perry, Smile: rinviato il nuovo album, esce il 28 agosto 2020 (tracklist)
Katy Perry annuncia il nuovo album, Smile. Come andrà in classifica? Il disco rinviato il 28 agosto 2020
Update: Smile, il nuovo album di Katy Perry, è stato rinviato al 28 agosto 2020, due settimane dopo il precedente rilascio, previsto il 14 agosto. Ecco, a seguire la tracklist del disco:
1. Never Really Over
2. Cry About It Later
3. Teary Eyes
4. Daisies
5. Resilient
6. Not The End Of The World
7. Smile
8. Champagne Problems
9. Tucked
10. Harleys in Hawaii
11. Only Love
12. What Makes a Woman
Katy Perry ha annunciato l’uscita del suo nuovo disco, Smile, il 14 agosto 2020 e, nelle scorse ore, ha rilasciato il singolo omonimo.
C’era molta attesa e curiosità intorno al brano inedito scelto per promuovere il suo progetti di inediti, soprattutto, perché, ahimè, la cantante era reduce da buzz single che avevano ottenuto poco successo. Ma noi non siamo qua per decantare o sottolineare questo periodo No di Katy, bensì per chiederci che sorte potrà avere il suo prossimo disco, Smile.
All’interno dell’album ci saranno 12 tracce per una durata totale di 36 minuti e 36 secondi. E saranno inclusi anche i precedenti singoli rilasciati nei mesi scorsi.
Never Really Over è stata rilasciata il 31 maggio 2019, più di un anno fa, ed è il pezzo che si è comportato meglio in classifica. In America è arrivata fino al 15esimo gradino mentre in Italia non si è spinta oltre il 32esimo gradino. Ma, in radio, il pezzo passava e il singolo poteva essere un buon (seppur non ottimo) rilancio.
Anche perché Katy arrivava da Witness, album che non ha sfornato brani in grado di arrivare ai piani alti delle classifiche (ad eccezione di Chained to the Rhythm, quarta, Bon Appetit è arrivata alla 59 e Swish Swish alla 46 in Usa).
Ma, purtroppo, dopo Never Really Over (decisamente orecchiabile), ecco arrivare “Small Talk”, passato quasi in sordina e incapace di andare oltre la 81esima posizione nella Billboard Hot 100.
Peggio ancora è stato il destino di “Harleys in Hawaii“, fuori dalla top 100 (posizione 110 il picco ottenuto).
Anche la ballad “Never Worn White“, scelta dalla cantante per annunciare ufficialmente la sua gravidanza attraverso il video, non ha fatto meglio: 112 in America.
Daisies è stato indicato come primo singolo UFFICIALE della nuova era. E, in questo caso, la risalita c’è stata sebbene fino alla 40esima posizione della Billboard Hot 100. Non ha sfondato, ahimé, e nemmeno il video o il remix ha aiutato nel cammino del singolo.
E, oggi, ecco uscire “Smile“, titletrack del disco. La sensazione, purtroppo, sebbene il pezzo sia anche orecchiabile, è il risultato finale che non è indimenticabile. Il brano sembra ricordare suoi vecchi successi del passato (come Birthday) ma senza il potenziale e la forza. Il timore è che non possa fare faville in classifica e questo è un problema, a un mese di distanza dalla pubblicazione del disco.
L’album Smile uscirà il 14 agosto e, ad eccezione di sorprese e rivali, anche grazie alla fanbase, probabilmente otterrà il primo posto nella Billboard 200. Ma per quanto tempo? E’ questo il punto fondamentale che rischia di offuscare una cantante in gradi di collezionare, negli anni, una serie costante di numeri uno in classifica. Poi, lentamente, c’è stato un declino.
Un peccato. Ma soprattutto per il disco di inediti che ascolteremo. Perché su 12 canzoni, 4 le conosciamo già (Small Talk sarà solo nella versione deluxe, Never Worn White non dovrebbe esserci). E molte di queste non hanno funzionato. Perché, allora, non rimettere mano al disco nei mesi scorsi e inserire più brani (se proprio era necessario conservare questi) e rivedere un progetto pop che potesse avere gli ingredienti giusto per brillare come nei tempi d’oro? Ci sono otto pezzi inediti e il destino dell’album -e della vita stessa del progetto nei mesi a seguire- dipende, chiaramente, da questi. Ma se fossero potenti (cosa da non escludere, eh), allora perché non sceglierne un altro di questi al posto di Smile che non sarà sicuramente una evergreen della sua carriera?
Dai Katy, il pop ha bisogno di te.