La scelta, Caparezza: testo e significato della canzone (video)
Caparezza, La scelta: testo e significato della canzone. Ascolta il nuovo singolo del cantante e guarda il video ufficiale
“La Scelta” è il secondo singolo dell’album Exuvia di Caparezza.
Il brano racconta rispettivamente nelle due strofe la storia di Ludwig van Beethoven e di Mark Hollis, leader del gruppo Talk Talk; ad entrambi gli artisti viene italianizzato il nome, facendoli diventare Ludovico e Marco (“Sono Ludovico, culto, mito
Donne mi scansano come avessi avuto il tifo, Troppi affanni, a trent’anni ho perduto udito”).
Caparezza parla della necessità di seguire delle strade, di prendere delle scelte, senza sapere quale sia quella migliore e di successo..
Lui non vuole e non pretende di essere né Beethoven né Mark Hollis, lui sceglie di essere semplice se stesso, Caparezza.
Qui potete vedere il video ufficiale della canzone, a seguire, invece, il testo.
Da grande suonerò la “Pastorale”
Ora sul piano resto curvo come un pastorale
Mio padre è d’umore un po’ grigio, mi vuole prodigio
Ma sono solo un bambino e c’è rimasto male
Padre, lascia stare l’alcol, ti rovini
Sei severo quando faccio tirocini
Io sono romantico, ma pure tu
Mi vedi solo come un mazzo di fiorini
Sono Ludovico, culto, mito
Donne mi scansano come avessi avuto il tifo
Troppi affanni, a trent’anni ho perduto udito
Tu mi parli e mi pari un fottuto mimo
Se la mettiamo su questo piano la mia vita ha senso se la mettiamo su questo piano
Quindi prendo lo sgabellino e lascio la corda
Canto l’Inno alla gioia
Perché vedo l’abisso ma su questo, plano
[Pre-Ritornello 1]
Scrivo mille lettere, faccio rumore
Lotto col silenzio, ma ce la farò
Tengo la mia musica, lascio l’amore
Io sarò immortale, la mia amata no
[Ritornello]
E sono contento della scelta che ho fatto
Nemmeno un rimorso, nemmeno un rimpianto
Sì, sono contento, che bella scoperta
Non serve nient’altro che fare una scelta
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica
Questa è la mia vita non dimenticarlo
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica
Questa è la mia vita non dimenticarlo
Questa è la mia vita non dimenticarlo
[Strofa 2]
Mi chiamo Marco, sento il gelo dei riflettori
Vorrei rimanerne fuori, ma il mondo vuole che vada in tour
Entro in classifica perché la fama è cieca
Così cieca che in fondo non mi riguarda più
È un buon lavoro, incasso da molto
Vale come un disco d’oro in cassa da morto
Voglio fissare mio figlio, il tempo passa e m’accorgo
Che sto fissando un foglio tipo carta da forno
Ehi, sono Marco, new romantico
Sotto palco scompaio, “puff” come borotalco
Che guaio, bruciano il mio contratto
Ché il sound è cupo, rarefatto
Ho preparato un ritiro veloce
La mia famiglia è più importante di un giro di note
E questi parlano, parlano mentre io
Sto ricucendo la vita con un filo di voce
[Pre-Ritornello 2]
E non lascio lettere, niente rumore
Amo il mio silenzio e non comprendi quanto
Grazie per gli applausi, ma ho scelto l’amore
Questa è la mia vita, non dimenticarlo
[Ritornello]
E sono contento della scelta che ho fatto
Nemmeno un rimorso, nemmeno un rimpianto
Sì, sono contento, che bella scoperta
Non serve nient’altro che fare una scelta
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica
Questa è la mia vita non dimenticarlo
Patetica, eroica, patetica, eroica, patetica, eroica
Questa è la mia vita non dimenticarlo
Questa è la mia vita non dimenticarlo
[Post-Ritornello]
O continuare gli accordi o game over
Guardare il mondo da sobri o in hangover
Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark– o Bee–
Casa e famiglia o canzoni e le prove
O con i figli o tra i corni e le viole
Mi dico giocati il jolly, per dove? O Mark– o Bee–