Laura Pausini ricorda l’esperienza in America: “Volevano fossi la Britney italiana, feci le valigie e tornai in Italia”
Laura Pausini, in occasione dell’uscita di “Anime parallele”, ricorda la pubblicazione di un disco in inglese per gli Usa. E se ne andò…
In occasione della pubblicazione del nuovo disco, Anime parallele, disponibile dal 27 ottobre 2023, Laura Pausini ha ricordato anche la sua esperienza in America, con la pubblicazione di un album in lingue inglese.
Era novembre 2002 quando negli Usa vide la luce “From the inside”, scritto interamente in inglese e rilasciato anche negli Stati Uniti. A promuovere il disco fu “Surrender“, primo singolo ufficiale, uscito ad agosto di quell’anno. Sia “Surrender”che “If That’s Love” raggiungono il 1º posto nella classifica Billboard Dance/Club Play Songs ma puntano a sottolineare la chiave dance dei pezzi. Un’ottica diversa da quella che aveva resa famosa Laura Pausini in Europa. E in più occasioni, la cantante ha sottolineato la delusione delle promozione in terra americana con una rappresentazione troppo distante dalla sua vera anima. Pochi mesi dopo, l’artista decise di interrompere la promozione dell’album e di tornare in Italia, terminando prima del previsto la sua esperienza negli Usa.
E proprio in questi giorni, parlando del successo dei Maneskin, diventati celebri dopo l’Eurovision Song Contest in tutto il mondo, e di altri (pochi) artisti italiani in grado di macinare successo fuori dai confini, ricorda:
“Sono orgogliosa del loro cammino, però non usano l’italiano. Da un decennio circa la percezione della nostra musica è cambiata: in Francia ad esempio le radio vogliono che si canti in francese. Negli anni 80 c’è stato il boom di Eros, io ho seguito la sua strada. Nel 2001 in America mi fecero fare un disco in inglese trasformando in chiave dance le mie canzoni e chiedendomi di andare in tv in minigonna: volevano fossi la Britney italiana. Nonostante il successo di “Surrender”, feci le valigie e tornai in Italia”
Mesi dopo il disco vide la luce anche in Italia e arrivò al terzo posto della classifica Fimi degli album più venduti.