Home Vasco Rossi Le Iene ‘smascherano’ il secondary ticketing, Vasco Rossi lascia momentaneamente Live Nation

Le Iene ‘smascherano’ il secondary ticketing, Vasco Rossi lascia momentaneamente Live Nation

La vicenda del bagarinaggio online e la reazione di Vasco Rossi.

pubblicato 9 Novembre 2016 aggiornato 16 Ottobre 2020 16:29

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Le Iene sono tornate sul “business dei biglietti” venduti online. Un paio di settimane fa l’inviato Nicolò DeViitis aveva interpellato i responsabili di TicketOne e Viagogo circa la volatilizzazione dei biglietti per il concerto dei Coldplay a Milano. Questa volta è sceso in campo Matteo Viviani, grazie alla complicità di un’anonima collaboratrice di una società di secondary ticketing: la ragazza ha parlato di “accordi che noi prendiamo direttamente con gli organizzatori degli eventi, quelli che vendono i biglietti a TicketOne. In teoria ad ogni concerto, l’organizzatore dovrebbe vendere in esclusiva tutti i biglietti a TicketOne (ha l’esclusiva in Italia fino al 2017, ndr). In verità non è così, ne vende una parte a noi prima della vendita ufficiale. In questo modo ci guadagnano anche 10, 20 volte di più […] Noi già un giorno prima compriamo un tot. di biglietti direttamente dall’organizzatore dell’evento. Al prezzo di vendita. Cosa facciamo: ovviamente il più delle volte nei concerti di grandi artisti i posti vengono esauriti in pochissimi minuti, noi abbiamo già i biglietti pronti per essere rimessi sul mercato a dieci volte tanto”.

Stando a quanto raccontato, dunque, chi organizza gli eventi alimenterebbe il bagarinaggio online. Non solo, Viviani mostra dei contratti fra una società di secondary ticketing ed una di organizzazione di eventi: “la società di bagarinaggio, deve dare il 90% del proprio guadagno all’organizzatore dell’evento che glieli ha venduti […] L’organizzatore vende il biglietto di un concerto ad una società di bagarinaggio online per 50 euro, cioè il suo prezzo. La società di bagarinaggio rivende il biglietto con un ricarico, magari, di 1000 euro… dei quali, però, 900 ritornano all’organizzatore”.

Claudio Trotta, organizzatore di eventi per Barley Arts e sempre in prima linea contro i bagarini – interpellato dalla iena – ha “presentato un esposto penale alla procura della Repubblica di Milano”: “Ho denunciato cinque-sei società”, racconta. Proprio pochi giorni fa la Procura di Milano ha aperto un’indagine per le ipotesi di reato di “sostituzione di persona” e “truffa informatica” su una presunta attività di bagarinaggio online.

Roberto De Luca, amministratore delegato di Live Nation Italia, invece, prima smentisce di aver intrapreso rapporti, “assolutamente”, con attività di bagarinaggio. Poi, però, Viviani gli mostra un contratto da 140mila euro stipulato fra la sua società ed una di secondary: “Vorrei capire dove avete preso questa cosa, non posso parlarne al momento. Siamo stati tirati in ballo da Siae per questa vicenda dei ColdPlay. Siamo stati convocati in giudizio nei confronti di TicketOne […] Credo siano servizi di co-marketing ma devo verificare. Siamo contrari a questo tipo di operazione però noi diamo dei biglietti a siti di secondary marketing per diminuire il costo del biglietto sul mercato”.

Il giorno dopo il servizio, le conseguenze: “Dopo aver appreso dal servizio televisivo de Le Iene – scrive Vasco Rossi sul suo profilo Facebook – di un possibile coinvolgimento di Live Nation nella rivendita secondaria di biglietti per i concerti in Italia, Giamaica Management comunica di avere attualmente sospeso ogni rapporto commerciale con Live Nation e si riserva di agire per vie legali essendo totalmente estranea a quanto emerso dal servizio giornalistico. Giamaica ritiene che l’attività di secondary ticketing, altamente speculativa, è da tempo riconosciuta come dannosa non solo per il pubblico ma anche per gli artisti che a loro insaputa e loro malgrado si ritrovano per errore coinvolti”.

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