Le Ore, Radio Maria: testo e audio del nuovo singolo
Le Ore, Radio Maria: video e testo
Le Ore ammettono di aver sempre preso dalla quotidianità le storie da raccontare, dapprima sui social, e poi nei testi delle loro canzoni. Lo scorso settembre hanno pubblicato il primo singolo “La Tenerezza”, e la loro community ha dato un feedback tale da farlo entrare nella Viral 50 di Spotify. Nel giro di due mesi sono usciti “Guardi Avanti” e “La Mia Felpa È Come Me”, e con quest’ultimo sono entrati in gara a Sanremo Giovani.
Alla fine dell’estate, dopo un periodo di ricerca e scrittura (anche per altri artisti) sono tornati con “Ci Metti Il Resto”, un brano sincero e malinconico che il loro produttore Federico Nardelli ha definito una collaborazione immaginaria tra Lucio Battisti e Frank Ocean. Questo brano li ha portati nella playlist Scuola Indie di Spotify e su tutte le playlist dedicate all’indie italiano da Apple Music a TIDAL. Tim Music li ha messi in homepage, dedicandogli la cover della playlist Italia Indie Pop. Oggi, 29 ottobre, esce “Radio Maria”, il primo di due capitoli, che vedranno connessi e complementari anche i relativi videoclip. Triste ma ironica, accorata ma dissacrante, Francesco e Matteo la definiscono un po’ come l’Italia, o meglio come una commedia all’italiana, che la guardi e ti scende una lacrima, ma ti casca sul sorriso. Come tutti i loro brani finora, la traccia è scritta da LE ORE, prodotta dal binomio Federico Nardelli/Giordano Colombo (Gazzelle, Fulminacci, Ligabue etc) è distribuita Artist First.
Qui sotto audio e testo della canzone.
Le Ore, Radio Maria, Testo
La stanza vicino
i colpi ripetuti sul muro
ma chi attacca i quadri in piena notte?
Lezione di vita:
dal momento che ti lasci
i tuoi vicini scopano più forte.
Allora era vero
che quello che nasce d’estate
dura il tempo di un’abbronzatura
E senza benzina l’unica che ancora m’ascolta
l’ho insultata finché poi è partita
Mentre guido non vedo né dove vado né da dove vengo
Ho verniciato di nero
le strade calpestate
almeno non mi perdo.
Do una botta al cruscotto
parte Radio Maria
La mia mano sugli occhi
vorrei fosse la tua
Se ci penso m’ammazzo
ma il suicidio fa male fa male
fa male fa male, l’ha detto Radio Maria
E m’invento un parcheggio
fuori da casa mia
E cancello le foto fatte dentro la tua
Bell’estate del cazzo
se il ricordo fa male fa male
fa male fa male fa male fa male…
Stanotte ho capito
che l’unica strada infinita
è quella che mi porta a stare bene
Colonna sonora: se sento un altro prete che canta
da domani io cambio mestiere.
Mentre guido non vedo né dove vado
né da dove vengo
Ho verniciato di nero
le strade calpestate
almeno non mi perdo.
Do una botta al cruscotto
parte Radio Maria
La mia mano sugli occhi
vorrei fosse la tua
Se ci penso m’ammazzo
ma il suicidio fa male fa male
fa male fa male,
l’ha detto Radio Maria
E m’invento un parcheggio fuori da casa mia
E cancello le foto fatte dentro la tua
Bell’estate del cazzo
se il ricordo fa male fa male
fa male fa male fa male fa male…
Stanotte ho capito che l’unica strada infinita
è quella che mi porta a stare bene
Crediamo a chi dice “dai prendiamo quello che viene”
ma poi prende quello che conviene.