Le Strisce a Blogo: “Raccontiamo il coraggio di vivere nel disagio” (Video)
Le Strisce raccontano a Blogo il loro nuovo disco, Hanno paura di guardarci dentro.
Il 26 settembre scorso è uscito il nuovo disco de Le Strisce, Hanno paura di guardarci dentro. Un titolo lungo che sottintende il disagio di un’intera generazione, la loro e quindi la nostra. I tre ragazzi della band, frontman Davide Petrella in testa, sembrano aver maturato una certa allergia a quelle che definiscono canzoni per ragazzine tristi, preferendo, in questo momento, focalizzarsi su storie forse più reali e certamente più forti: quelle che descrivono il disorientamento di molti loro coetanei (e non solo) in questi tempi di crisi che pare non abbiano intenzione di volgere al termine. In compenso, però, possono nascere belle canzoni.
Chi ha paura di guardarvi dentro e cos’avete di così spaventoso?
Il discorso è più esteso, non riguarda solo noi. Ci piaceva raccontare le storie di una fascia di persone che dagli artisti e dai cantanti oggi non è particolarmente raccontata: tutti quelli che vanno dai diciotto ai trentacinque-quarant’anni. Gente che sta cercano una direzione, insomma. C’è chi esce dall’università e prova a trovare lavoro, chi ha studiato quindici anni e si ritrova a non capire perché l’ha fatto. Una generazione, e forse anche più di una sola, allo sbando.
Ma questa situazione riguarda anche voi, non avendo esattamente 80 anni, giusto?
Assolutamente sì, ma da musicisti cerchiamo di dare una voce a questo momento storico. Pensiamo che in questo periodo di crisi ci siano storie pazzesche perché scegliere una qualunque strada richiede tanto coraggio. Nel fare il disco sentivamo la necessità di parlare di queste cose. Era più importante. Per le canzoni d’amore per ragazzine triste o per i testi sugli spinelli, c’è sempre tempo.
Hanno paura di guardarci dentro è il primo disco che realizzate con un’etichetta indipendente. Immagino abbiate trovato qualche differenza nelle modalità di lavoro…
Il problema è che con una major in questo momento si fa fatica a fare tutto quello che non è talent o rap, non è il giusto posto dove andare a bussare se non fai quella roba lì. A parte che, in precedenza, non ci avrebbero mai consentito di mandare a fancul0 Cattelan, non avremmo avuto nemmeno modo di far sentire i nostri miglioramenti a livello di scrittura, ci sarebbero stati troppi paletti. Le major devono confrontarsi con le radio e anche per questo si fanno un sacco di paranoie inutili.
Quanto ha influito collaborare con Cesare Cremonini nei miglioramenti dal punto di vista della scrittura a cui mi hai appena accennato?
Ho scritto con Cremonini sette canzoni del suo nuovo disco, Logico. Sono anni che ci conosciamo Cesare, avevamo già fatto piccole cose in passato: tra noi c’è fiducia. Di consigli sia lui che Walter, il suo manager, me ne danno tanti. E io posso anche ascoltarli ma non riesco a metterli in pratica perché sono troppo presuntuoso. Non so se sia una fortuna o una sfortuna, so solo che è così.
Insomma, musica davvero indipendente. Da tutti i punti di vista.
Ora vi lasciamo al singolo di lancio di Hanno Paura di Guardarci Dentro, Nel Disagio. In apertura, invece, trovate la nostra video intervista a Le Strisce realizzata alle otto del mattino. Forse.