Le Vibrazioni: “L’amore mi fa male è la nostra fuga verso Sud”
Il loro ultimo singolo è rock ma dalle sonorità latine. La loro estate è fitta di date live in tutta Italia. Abbiamo incontrato Le Vibrazioni che, tra le altre cose, ci hanno anche raccontato che effetto faccia essere gli ‘ultimi sopravvissuti’ della generazione MTv.
Una ballad rock dalle sonorità latine e dal riff British nato – quasi per caso, sperimentando – in studio. Così definisce Francesco Sarcina il nuovo singolo de Le Vibrazioni L’amore mi fa male, pezzo estivo per il gruppo, già impegnato in una serie di fittissime date live in giro per l’Italia.
Un brano, L’amore mi fa male, scritto da Francesco Sarcina con Giulia Anania, Valerio Carboni, Marta Venturini e Luca Chiaravalli, che racconta in versione quasi auto-ironica di un uomo follemente innamorato che, pur sapendo che quello stesso amore gli farà male, decide di sfidare la ragione nutrendosi di amore ossessivo e disperato. Un testo forte tuttavia rallegrato dalla musica latineggiante che lo alleggerisce, raccontando, di fatto, di una fuga verso il Sud America, “lì dove la musica ovunque annebbia e distrae dal mar d’amore” aggiunge Sarcina.
Proprio ieri, abbiamo incontrato Le Vibrazioni, e in particolar modo il front-man Francesco Sarcina e il suo bassista Marco Castellani, ed ecco cosa ci hanno raccontato.
Il vostro nuovo singolo L’amore mi fa male è una ballad rock con delle sonorità latine. Da dove è nata l’idea di unire questi due diversi stili musicali in un unico brano?
“Il pezzo nasce da un riff in sala prove. In studio solitamente suoniamo in totale autonomia, con un approccio di un certo tipo, sicuramente abbastanza aggressivo nelle cose, e credo che anche per questo il riff che ne è uscito è molto british. Può essere riconducibile al mondo dei Gorillaz, o The White Stripes,e di Jack White, ma èchiaro che poi in fase di produzione artistica, dove si gioca, si discute e si vede il tutto in maniera un po’ più distaccata mi è venuto in mente di fare questa cosa un po’ ironica: metterci un po’ di ‘condimento’ latino, che su di un riff rock è stata secondo me una cosa geniale, molto divertente e bella” spiega Francesco Sarcina. “Sicuramente la radice latin ci appartiene, perché siamo partiti proprio con il primo disco che richiamava il Sud del mondo. Poi la radice rock, tolte tutte le varie sovra-incisioni, rimane” aggiunge Marco Castellani.
Il brano racconta di un viaggio, quasi una fuga, verso il Sud America. A tal proposito, voi siete mai scappati in Sud America?
“Eccome! Francesco è sempre stato un grande amante del Sud America” introduce Marco Castellani. “Io ho avuto una storica fidanzata del Sud America, abbiamo convissuto per anni. Abbiamo fatto tanti viaggi. Ho anche una terra in Sud America – ecco una jungla. No, perché magari pensano che io sia un imperatore, che abbia chissà che cosa. No, una terra incolta, ma vabbeh. Comunque per me il Sud America ha veramente qualcosa di particolare. Io poi amo molto il Messico, e secondo me là c’è un qualcosa di diverso, si respira un’energia particolare” spiega Francesco Sarcina.
Ma non è affatto finita qui. Con Le Vibrazioni abbiamo anche parlato del loro tour estivo, e del fatto che – a tutti gli effetti – siano la band rock più longeva d’Italia, direttamente dalla ‘generazione MTv’. Guardate il video in testa all’articolo per scoprire come sia proseguita la chiacchierata con Le Vibrazioni.