Libera, la sigla della fiction di Rai 1 (Video)
Lunetta Savino torna in tv nei panni di una giudice di Trieste che indaga sulla morte della figlia; la sigla è un brano risalente a qualche anno fa di un’artista straniera
Martedì 19 novembre 2024 debutta su Raiuno una nuova fiction, con un volto molto noto al pubblici delle serie tv generaliste, ovvero Libera: la sua sigla è già pronta a fare breccia nel cuore dei telespettatori e delle telespettatrici, così come la sua protagonista.
Di cosa parla la fiction Libera?
La serie vede come protagonista Lunetta Savino nei panni di Libera Orlando, giudice del Tribunale di Trieste, dove si è trasferita anni prima da Palermo, per seguire il marito Davide (Claudio Bigagli). I due, ora, sono separati, anche per via del grande dolore che hanno condiviso, quando anni prima la loro figlia Bianca è morta per overdose.
Oggi, Libera lavora in Tribunale tra un caso e l’altro, mentre a casa cresce la nipote Clara (Daisy Pieropan), aiutata dalla sorella Isabella (Monica Dugo). Un giorno, in Tribunale, incontra un uomo, Pietro Zanon (Matteo Martari): Libera è convinta che sia colui che ha incontrato sua figlia il giorno in cui è morta, dunque potrebbe essere l’uomo che le ha passato la dose letale.
Libera inizia a pedinarlo, ma scopre che Pietro sì conosceva Bianca, ma non è responsabile della sua morte: e se fosse stata uccisa? La protagonista, affiancata da Pietro, inizia così un’indagine non autorizzata, divisa tra il rigore di chi vuole rispettare la Legge e l’urgenza di avere giustizia.
La sigla della fiction Libera
Le puntate della serie si aprono con una sigla animata, in cui vediamo la protagonista entrare in Tribunale, prima che scoppi un temporale. La pioggia, però, lascia infine spazio al sole. Una metafora della vita della protagonista che, dopo tanto dolore, potrebbe finalmente trovare un po’ di gioia.
Chi canta la sigla della fiction Libera?
La sigla è accompagnata dalle note del brano “C’est la vie”, risalente al 2014 e cantato da NaTta, artista di origini belghe-bielorusse. NaTta è nota per contaminare suoni contemporanei con quelli più in voga negli anni Cinquanta, dando forma così a brani soul e pop-blues decisamente originali.