Home ‘Come sopravvivere a Wacken’, la guida definitiva per chi ama il WOA

‘Come sopravvivere a Wacken’, la guida definitiva per chi ama il WOA

Il libro, tutto italiano, è perfetto per chi andrà alla mecca del metal per la prima volta, e per chi ci è già stato e vuole commuoversi con le foto-ricordo e gli aneddoti…

pubblicato 16 Luglio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 16:29

Si avvicina l’edizione 2014 del Wacken Open Air, e la Tsunami Edizioni fa uscire con gran tempismo il libro Come sopravvivere a Wacken, dedicato sia a chi sta per andare per la prima volta, sia a chi ci è già stato ma sente che la sua vita può migliorare con alcuni trucchi “da professionisti del fest”, sia a chi c’è stato almeno una volta in passato, e vuole morire di nostalgia canaglia.

Il manuale (145 pagine, 15 euro) è di lettura veloce e snella, e contiene sia le cartine strategiche per arrivare e scappare senza code dal festival, sia gli indirizzi dei campeggi in zona, sia i ristoranti fidati, e soprattutto una serie di consigli poco conosciuti che (con il giusto esborso di cash) potrebbero migliorarvi la vita. Sapevate, ad esempio, che per circa 120 euro si può affittare un bagno privato, con chiave e tutto? Se siete in gruppo potrebbe valerne la pena…
E con 40 euro si può noleggiare un tenda, già tutta montata e pronta al vostro arrivo?
Ecco, questi sono solo alcuni dei consigli di questa “guida alternativa da insider” scritta da Davide Savaris, vero veterano del WOA.

Terminati gli sterminati consigli pratici, il libro è decisamente affascinante anche per tutta la serie di aneddoti raccontati in appositi box: tutte le storie più assurde, disgustose e gloriose sono accennate con sapiena, da chi ha scambiato il box doccia per un water, al camion preso d’assalto perchè riforniva di birra i bar, alla tenda da pochi euro montata nell’accampamento e utilizzata unicamente come bagno privato per chi sa dove cercare (e poi ci dorme accanto…). I titoli dei capitoli parlano da soli: Drinkstroy Wacken (cosa e dove bere), Non solo musica: cosa fare a Wacken quando (non) sei morto, Il popolo del WOA…

Infine, lato fondamentale di questo libro, le centinaia di foto, tutte a colori: si apprezza innanzi tutto lo sforzo produttivo di stampare tutto a colori e non in bianco e nero, ma soprattutto l’impegno editoriale di utilizzare solo foto dei posti, del cibo, degli ubriachi più ubriachi, dei pazzi più pazzi. Dopotutto, chi ha bisogno dell’ennesima foto da live-report di qualche musicista sul palco? Qui si trovano solo Dio (Ronnie James), Doro, e pochi altri. Il resto, grazie agli scatti di Bianca Saviane, è uno studio sull’umanità varia che troverete al festival, ed un tuffo nella nostalgia per chi ci è stato e vuole rivivere le emozioni dei pazzi che si incrociano per il Wacken.

Come sempre, sul sito della Tsunami è disponibile una anterprima gratuita del libro, scaricabile in pdf, se volete farvi un’idea di quel che troverete all’interno delle pagine.