Lionel Richie non scommette su Miley Cyrus e Justin Bieber: “Abbiamo un mainstream fatto da dilettanti”
L’artista statunitense ha annunciato un nuovo tour mondiale.
A 65 anni suonati, Lionel Richie ha annunciato un nuovo tour mondiale che approderà anche nel nostro paese, precisamente il 13 febbraio 2015 a Milano.
Lionel Richie, che nel corso della sua carriera ha venduto oltre 100 milioni di copie, autore e interprete di canzoni rimaste nella storia come Endless Love, All night long, Truly e Say you, say me, canzone vincitrice di un Premio Oscar, negli ultimi anni, ha deciso di intraprendere una carriera nel country con l’album Tuskegee, pubblicato nel 2012, ottenendo un nuovo successo da aggiungere al suo palmares.
Intervistato da La Repubblica, l’artista ex leader dei Commodores ha commentato con soddisfazione la propria carriera, non risparmiando qualche osservazione riguardante la scena musicale pop attuale.
Riguardo i suoi successi, Richie non ha nascosto il proprio appagamento per essere un cantante amato da più generazioni:
L’altra sera sono uscito per andare a cena in un ristorante e mi è capitato in macchina di ascoltare una mia vecchia canzone. Sono arrivato al ristorante e il pianista del locale stava suonando una mia canzone. E prima della fine della cena è arrivata al mio tavolo una ragazzina, di quelle che si suppone vadano pazze per i One Direction, e mi ha detto che amava molto le mie canzoni. Beh, cos’altro potrei volere di più? Ci sono alcuni artisti miei coetanei che avevano molto successo anni fa e che oggi nessuno ricorda più.
La citazione agli One Direction ci porta ad oggi. Secondo Lionel Richie, gli artisti pop amati dai giovanissimi come Justin Bieber e Miley Cyrus potrebbero avere difficoltà a durare nel tempo. Ecco le sue dichiarazioni, stavolta rilasciate al London Evening Standard, nelle quali Richie non ha certo misurato le parole:
A venti anni da oggi vedremo cosa è rimasto del loro lavoro. Io non ho nessuna intenzione di giudicare le persone ma penso alle canzoni, non parlo della popolarità dell’artista ma della longevità delle sue canzoni e dei sui dischi. Penso a Miley Cyrus o a Justin Bieber. Abbiamo costruito un mainstream fatto da dilettanti. C’è una grande differenza tra uno stilista ed un cantante. Tutti possono cantare. Basta andare al karaoke dove trovi dei ragazzi anche bravi. Ma hanno una voce unica o che si distingue?
Lionel Richie, infine, ha parlato anche dei rischi del successo, ricordando con dolore la morte di Michael Jackson, Whitney Houston e Luther Vandros:
Mia madre e mio padre hanno fatto un buon lavoro… Sono cresciuto in un piccolo ambiente di ottime persone che mi hanno dato il metro giusto per valutare le cose della vita. E poi ho un grande stabilizzatore, che sono i miei figli. Se vuoi davvero essere importante nella vita devi essere padre di qualcuno, non importa quanto tu sia famoso, appena entri in casa sei papà e quello è il tuo lavoro principale, il resto non conta. Questo ti riporta alla realtà. Ho visto quello che è accaduto ai miei amici, a quelli con i quali sono cresciuto: Michael, Withney, Luther. È terribile non poter fare più i conti con la realtà. Questo business è rischioso, se lo lasci fare ti uccide.
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