Home Notizie Lodo Guenzi racconta la storia di “Niente di Speciale” e arrivano i commenti razzisti: il cantante replica

Lodo Guenzi racconta la storia di “Niente di Speciale” e arrivano i commenti razzisti: il cantante replica

E’ bastato un post incontrato su ragazza metà italiana e metà etiope a scatenare una serie di commenti razzisti.

pubblicato 6 Marzo 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 14:56

Lodo Guenzi, via Instagram, ha voluto raccontare la storia che accompagna il brano de “Lo stato sociale”, Niente di speciale, ispirata da una ragazza metà italiana e metà etiope.

Lei era metà etiope e metà italiana, e odiava tuffarsi. Avevo letto che le persone di colore sono meno predisposte per il nuoto e di più per la corsa per questioni di densità ossea, ma non credo fosse quello il problema. Abitava in un monolocale da 35 metri quadri, e ad aprire la porta scappava questa piccola gatta bianchissima, ancora più bianca tra le sue braccia. Il nome della sorella non lo dico, ma mi ricordava un cartone di quando ero piccolo. Le piaceva litigare per i rimborsi dei treni. E le piacevano le mie mani, e i miei capelli. E poi niente, nessuno lasciò il proprio compagno, e per fortuna per quanto mi riguarda. Che per quella con cui stavo mi getterei nel fuoco anche adesso, mentre a lei non ho neanche voglia di rispondere a una mail. Ma io ho ancora paura di crescere, di non trovare il modo per non far crollare come un bambino il castello di sabbia più bello che abbia mai fatto, di smetterla di costruire per distruggere. E tengo ancora le mani a chi per un po’ ha avuto paura a tuffarsi. Va a finire che ti porto al mare. #rocknroll #milano #bologna #regaz #nientedispeciale

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Lei era metà etiope e metà italiana, e odiava tuffarsi. Avevo letto che le persone di colore sono meno predisposte per il nuoto e di più per la corsa per questioni di densità ossea, ma non credo fosse quello il problema. Abitava in un monolocale da 35 metri quadri, e ad aprire la porta scappava questa piccola gatta bianchissima, ancora più bianca tra le sue braccia. Il nome della sorella non lo dico, ma mi ricordava un cartone di quando ero piccolo. Le piaceva litigare per i rimborsi dei treni. E le piacevano le mie mani, e i miei capelli. E poi niente, nessuno lasciò il proprio compagno, e per fortuna per quanto mi riguarda. Che per quella con cui stavo mi getterei nel fuoco anche adesso, mentre a lei non ho neanche voglia di rispondere a una mail. Ma io ho ancora paura di crescere, di non trovare il modo per non far crollare come un bambino il castello di sabbia più bello che abbia mai fatto, di smetterla di costruire per distruggere. E tengo ancora le mani a chi per un po’ ha avuto paura a tuffarsi. Va a finire che ti porto al mare. #rocknroll #milano #bologna #regaz #nientedispeciale

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E’ bastata questo per scatenare diversi commenti razzisti, semplicemente per la spiegazione data dal leader della band in merito alla giovane protagonista fonte ispiratrice del brano. Una reazione folle figlia di un razzismo sempre più inquietante che ha portato lo stesso Guenzi a creare un altro post per rispondere a questa ondata d’odio:

Ho scritto la storia di Niente di speciale, una delle canzoni più amate della band. È legata ad una ragazza di origine etiope, non l’avevo mai raccontato questo dettaglio perché non faceva alcuna differenza. Mi sono ritrovato con della merda razzista sotto al post. Internet è quello che è e non mi importa di un paio di falsi profili che sparano stronzate come è normale sui social, però voglio cogliere l’occasione per chiedere a qualunque razzista di non avere a che fare con me. E non dico chi vota quello che non voterei, con lui voglio dialogare. Dico razzista. Se lo siete non ascoltateci in streaming, non comprate i nostri dischi, non venite ai nostri concerti, non votateci a Sanremo, non votate una mia band ad x factor, non mettetemi cuori, like, segui, non scrivetemi, non citatemi, non vogliatemi bene, fate altro, andate altrove, ciao e buona vita. L’effetto che fa a voi quello che altri hanno sulla pelle, è lo stesso che fa a me quello che voi avete in testa. #rocknroll #milano #nientedispeciale #bologna #regaz

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Ho scritto la storia di Niente di speciale, una delle canzoni più amate della band. È legata ad una ragazza di origine etiope, non l’avevo mai raccontato questo dettaglio perché non faceva alcuna differenza. Mi sono ritrovato con della merda razzista sotto al post. Internet è quello che è e non mi importa di un paio di falsi profili che sparano stronzate come è normale sui social, però voglio cogliere l’occasione per chiedere a qualunque razzista di non avere a che fare con me. E non dico chi vota quello che non voterei, con lui voglio dialogare. Dico razzista. Se lo siete non ascoltateci in streaming, non comprate i nostri dischi, non venite ai nostri concerti, non votateci a Sanremo, non votate una mia band ad x factor, non mettetemi cuori, like, segui, non scrivetemi, non citatemi, non vogliatemi bene, fate altro, andate altrove, ciao e buona vita. L’effetto che fa a voi quello che altri hanno sulla pelle, è lo stesso che fa a me quello che voi avete in testa. #rocknroll #milano #nientedispeciale #bologna #regaz

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