Lortex , “Chiamo” è il suo nuovo EP: “La musica mi rende libero, parlo di sentimenti senza timori” (intervista)
Chiamo è il nuovo Ep di Lortex, disponibile dal 2 giugno 2023. Ecco l’intervista al giovane cantautore torinese
Lortex ha condiviso il suo nuovo Ep intitolato “Chiamo” (Epic Records/Sony Music Italy), un lavoro in nove tracce disponibile dal 2 giugno scorso su tutte le piattaforme digitali. Tra brani inediti e hit di successo, che hanno portato l’artista ad essere conosciuto e apprezzato dal grande pubblico, il progetto è caratterizzato da un sound che spazia tra pop e rap, e racconta l’amore nelle sue sfaccettature più profonde e sincere, talvolta con un velo di nostalgia.
Ecco le parole di Lortex in merito alla genesi del suo lavoro:
“CHIAMO è il mio primo Ep ufficiale, attraverso cui vorrei proporre la formula perfetta: il giusto mix tra canzoni nuove e i capitoli più importanti del mio percorso artistico. In seguito alla release di “MIA” nel 2020, ho proseguito con la pubblicazione di molti singoli, grazie a cui sono riuscito a creare una fanbase solida e affezionata. Ho quindi sentito la necessità di raggruppare in un unico progetto gli step fondamentali della mia carriera, tutti quei pezzi a cui sono legato maggiormente e che hanno anche riscontrato maggior successo.
Allo stesso tempo mi piaceva l’idea di dare la possibilità al pubblico di ascoltare nuova musica, quindi ho deciso di inserire anche tre inediti. Avendo sperimentato molto nell’ultimo anno, sono riuscito a creare tre canzoni molto diverse tra loro, pur mantenendo la stessa chiave ed essenza artistica.
In questo progetto parlo spesso dell’amore per come io lo vivo, vedo e ascolto ogni giorno, analizzandone diverse sfaccettature ed emozioni: felicità, delusione, nostalgia, ricordi. Ho deciso di intitolare l’Ep “CHIAMO” perché l’elemento della chiamata è ricorrente in diversi pezzi: dalla chiamata non fatta per paura, a quella senza risposta. Allo stesso tempo, il progetto si pone come una chiamata al pubblico che mi segue fin dagli inizi, agli ascoltatori a cui sono arrivato più recentemente, ma anche a tutte quelle che persone che ancora non mi conoscono.
Lo vedo infatti come un biglietto da visita: se mi dovessero chiedere chi sono e come sia la mia musica, farei ascoltare le canzoni di questo progetto perché mi rappresentano completamente. Da questo Ep emerge sia la mia parte artistica sia quella personale: “CHIAMO” è diretto, intimo ed emotivo – proprio come me.”
“CHIAMO” è il nuovo passo di un percorso che ha visto Lortex, rivelazione della nuova generazione del pop italiano, collezionare oltre 80 milioni di stream su Spotify, raggiungendo più di 268 mila ascoltatori mensili. L’artista conquista il suo successo anche grazie all’interazione coi fan su TikTok, dove conta oltre 276,9 mila followers, e su Instagram. È proprio sui social (qui Instagram) che Lortex ha dato un indizio di questo nuovo progetto, regalando ai suoi fan uno spoiler del brano “LEI È”, che sarà incluso nell’Ep.
Intervista a Lortex, ‘Chiamo’ e il suo nuovo Ep
Abbiamo intervistato Lortex per parlare con lui del suo Ep e per farci raccontare, nei dettagli, la nascita di questo progetto discografico.
“Chiamo” è il tuo primo Ep ufficiale, al centro dei brani c’è sicuramente il tema dell’amore nelle sue diverse sfumature. E’ stato difficile raccontarsi così tanto in prima persona, con pezzi molto personali?
Ho scelto la musica perché mi rende libero. Elimina ogni tipo di paura e mi da la possibilità di esprimermi al 100%, di analizzarmi, conoscermi e scoprirmi ogni giorno. Parlare d’amore e di sentimenti, soprattutto quando ti riguardano in prima persona, non è semplice, ma nella mia musica ho modo di riuscirci senza timori.
Oltre ad essere un appello per il pubblico, “Chiamo” è ricorrente per la chiamata non fatta per paura e quella che non ha avuto risposta. In un tuo ipotetico bilancio, quale delle due è quella più dolorosa ancora oggi?
D’istinto ti direi subito la prima. La chiamata senza risposta è dolorosa, ma ti dai una possibilità, non vivi con il rimpianto di non averla fatta, e devi accettare – anche se fa male – la scelta dell’altra persona. Quella non fatta per paura, invece, ti lascia con il dubbio e il pensiero di come sarebbe andata. Quello è ciò che, a mio parere, ti logora di più, fa più male.
A fare da apripista all’Ep c’è il pezzo “Mia”, nato nel 2020, anno in cui hai firmato con la Sony. Come è stato incidere pezzi, affermarti sempre più in un momento storico come quello del Covid, quando la musica è stata tra le più penalizzate e ci si sentiva freezati e pieni di incognite?
Nel periodo di emergenza Covid, nonostante tutto, non ho mai smesso di scrivere e di incidere i brani che realizzavo. Non sapevamo quando sarebbe finita la pandemia, ma la musica non poteva fermarsi, le persone ne avevano bisogno, ancora di più in quel momento. Il singolo “Mia” ha toccato tutti in pandemia, ed è stata per me una ventata d’aria fresca, una gioia immensa, in un periodo complicato. È stato bello riuscire in un certo senso a riunire un grande pubblico nonostante le complicazione del periodo. Il mio dispiacere più grande, in mezzo alla felicità di quel successo così grande, è stato quello di non poter vivere l’esperienza dal vivo, con tutte quelle persone da cui ricevevo riscontri positivi sulla mia musica.
Tra i pezzi presenti nel disco, qual è stato quello più immediato, di più facile creazione e quello che ha avuto maggiore bisogno di cura prima di considerarlo concluso? E perché?
C’è un collegamento tra i due. Il brano che è nato in modo più semplice e spontaneo è stato “LEI È”. Sin dalla prima frase, ho percepito la forza di quel brano, e l’energia che mi ha dato mi ha permesso di chiudere un’altra canzone di questo progetto, “CHIAMO”, la title track. Avevo la base di “CHIAMO” da circa una settimana, ma nonostante mille esperimenti e tentativi non riuscivo a trovare la chiave giusta. Dopo aver scritto “LEI È”, preso dall’energia e dall’adrenalina del momento che mi aveva dato la scrittura del pezzo, sono riuscito a trovare quella famosa chiave che cercavo per “CHIAMO”, scrivendola praticamente in meno di un’ora.
La musica per te non è mai stata solo un hobby ma una missione, un qualcosa su cui hai sempre investito e vedevi come il tuo futuro. Intorno a te -famiglia e amici- come hanno vissuto questa tua intenzione?
La mia famiglia mi ha appoggiato da subito e questa è stata per me una grande fortuna. I miei amici all’inizio erano più scettici, o comunque capivo che pensavano la stessi prendendo come fosse un gioco e che molto probabilmente non mi avrebbe portato chissà dove. Vedendo il mio impegno, e piano piano i risultati, hanno capito che quello che vedevo io dal primo giorno era reale e poteva diventare qualcosa di grande. Credo che serva sia chi ti appoggia sia chi ti mette in dubbio: è spinta, è motivazione.
Qui sotto “Chiamo”, il disco di Lortex, in streaming:
Photo Lortex / Credits: Marco Mannini