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Lucio Battisti a quindici anni dalla morte: il ricordo di Soundsblog

Nel giorno dell’anniversario della morte del cantautore italiano, l’omaggio di Soundsblog ripercorre la sua importanza nella musica italiana.

pubblicato 9 Settembre 2013 aggiornato 30 Agosto 2020 04:37

Le sue canzoni le abbiamo cantate tutti, sin da bambini, perché sapevano descrivere l’amore con le parole più efficaci e la musica più comprensibile: Lucio Battisti, lo storico cantautore italiano che in sodalizio artistico con Mogol ha fatto la storia della musica del nostro Paese, morì il 9 Settembre 1998 a Milano per complicanze a problemi di salute mai ufficialmente resi noti, per tenere fede a quella riservatezza estrema cui aveva rivolto tutta la sua vita privata e anche artistica dopo gli anni Ottanta.

A quindici anni dalla morte, il nome di Lucio Battisti non è stato dimenticato e la sua musica continua ad avere estimatori e appassionati: al di là delle polemiche sulla gestione dell’eredità artistica da parte della vedova Grazia Letizia Veronese, che ha optato per la chiusura totale al pubblico dei fan di Lucio Battisti tanto da osteggiare omaggi e celebrazioni fino alle minacce di azioni legali, Battisti è ancora il numero uno con le sue canzoni sulla complessità dei sentimenti.

Tradimenti fatti o presunti, esaltazioni, innamoramenti, cotte, perdite, storie finite: nella discografia sterminata di Lucio Battisti, le sfumature sono state tutte esplorate. C’è l’amore purissimo di Vento Nel Vento, il dolore incredibile di Io Vivrò (Senza Te), l’inizio di una storia in Aver Paura Di Innamorarsi Troppo, il tradimento velato in Innocenti Evasioni, la difficile gestione della fine di una storia in Prendila Così e tante altre ancora, con una ricerca musicale che inzuppava la melodia del canto pulito all’italiana nel blues (basti pensare a Il Tempo Di Morire), nel rock (Dio Mio No) e nelle sperimentazioni quasi psichedeliche degli anni Settanta, che lo consacrarono definitivamente al pubblico.

Gli ultimi anni di Lucio Battisti sono stati meno famosi a livello commerciale ma hanno avuto il pregio di approfondire territori allora inesplorati per gli autori italiani; la fine del sodalizio artistico con Mogol e l’arrivo di Pasquale Panella ai testi contribuirono a spostare la ricerca musicale, con poca comprensione da parte del pubblico ma consacrazione successiva per gli spunti offerti a chi ha ascoltato i dischi in seguito.

Le canzoni di Lucio Battisti sono ancora la voce, la musica e le parole di chi si innamora. Perché almeno una volta nella vita, una canzone di Battisti la si è vissuta in prima persona.

Questa non è una ragazza, è un intero disco di Battisti.
(Enrico Brizzi, Jack Frusciante E’ Uscito Dal Gruppo, 1994)

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