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Lucio Dalla, su Rai 2 Unici dedicato al cantante bolognese: tutti gli ospiti

A due anni dalla scomparsa e proprio nel giorno celebrato in una delle sue canzoni più famose, Rai Due dedica una serata al cantautore bolognese: la diretta live su Soundsblog.

pubblicato 4 Marzo 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 21:34

Cosa resta di Lucio Dalla due anni dopo la scomparsa? Tanti spezzoni di filmati montati freneticamente, tantissimi interventi elegiaci, aneddoti e ricordi più o meno sentiti e importanti.

Nella necessità di raccontare in modo accessibile una figura popolare (nel senso più alto del termine) come Lucio Dalla, il documentario Unici su Rai Due pecca di ansia da prestazione: il tentativo di racchiudere cinquant’anni di carriera in due ore si riempie di parole e le canzoni diventano solo un sottofondo lontano, da godere in brevi spezzoni non più lunghi di trenta-quaranta secondi. Sembra quasi un paradosso: un cantautore che viene raccontato più a parole che non a canzoni.

Onesto come tentativo, è indubbio, ma chi magari non conosceva Lucio Dalla o voleva saperne di più cosa ha ottenuto da questa trasmissione? Pezzi di puzzle che si incastrano male e lasciano un mosaico frammentario. Con i quantitativi di filmati su Lucio Dalla che albergano nelle teche Rai, non sarebbe stato meglio far parlare le sue canzoni e lasciare ai ricordi degli “amici” un ruolo un poco più marginale?

Lucio Dalla, su Rai 2 Unici dedicato al cantante bolognese: diretta

23.28 La frase più struggente comunque appartiene a Piera Degli Esposti, sul finale.

E’ difficile pensare che non c’è, ecco.

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23.23: Ed ecco il finale con 4 Marzo 1943.. nelle numerose versioni con Gilberto Gil e Chico Buarque in brasiliano, dal vivo, in studio, ognuna con arrangiamenti diversi.

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23.22Com’era la voce di Lucio Dalla? E’ Marco Mengoni a spiegarlo:

Non basterebbero i colori dell’arcobaleno a descrivere la voce di Lucio, e anche tutte le sfumature nuove non sarebbero sufficienti.

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23.20 Da non dimenticare, infatti, l’inno del Bologna, scritto da Andrea Mingardi e cantato anche da Lucio Dalla. La sua passione per il calcio lo portava sempre allo stadio Dall’Ara.

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23.18 La sua passione per il basket lo portò a scrivere anche l’inno della Virtus, una delle due squadre di Bologna. Bonamico e Bonelli, due ex giocatori, raccontano il loro primo incontro con Lucio.

23.17 Andrea Mingardi:

Lui ha ribaltato tutti i pronostici su di lui ed è per questo che siamo qui.

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23.15 Renzo Rubino:

Affascina il suo approccio unico alla musicalità e quello che raccontava era straordinariamente semplice. Un cantautore non deve ricercare sempre una parola difficile.

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23.13 Lucio Dalla e le Tremiti, uno dei suoi luoghi d’elezione, diventato per lui un buen retiro: ci arrivò tramite la madre, che faceva la sarta.

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23.11 Anche Federico Fellini era un fan di Lucio Dalla: i due parteciparono ad una trasmissione radio nel 1992.

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23.10 Il duetto con Fiorello, anche.

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23.08 Non poteva mancare L’Anno che Verrà, ovviamente.

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23.04 Il rapporto con Napoli è stato sempre molto stretto: Eugenio D’Andrea, il suo avvocato, racconta anche del legame con il Natale a Napoli, che a Lucio Dalla piaceva moltissimo, infatti ci fece numerosissimi concerti.

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23.02 Dalla in tv aveva interpretato anche Era De Maggio, tradizionale brano napoletano, da lui definita la canzone più bella di tutti i tempi.

23.01 Si torna con il duetto Andrea Bocelli-Dalla su Caruso.

22.57pubblicità.

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22.56 E qui è struggente oltremisura. Caruso è davvero un brano straziante.

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22.52 E nel 1987 arriva la canzone perfetta, Caruso. Si svolge su tre ottave, come dice Gigi D’Alessio, dove Lucio Dalla arriva a prendere un Do naturale, nota altissima per un uomo. Nel ritornello c’è tutta Napoli dentro, dice D’Alessio. L’ispirazione per la canzone venne dalla stanza dove visse proprio Enrico Caruso all’Excelsior di Sorrento, come raccontò Dalla stesso.

Mentre registravo Caruso avevo fatto DallaAmericaCaruso e la incisi in Italia per rispetto nei confronti del live. La incisi direttamente in studio, fu insolita ed estrema. Pensai “e se la cantasse Pavarotti?”. Luciano mi telefonò e mi disse che si era commosso.

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Luca Carboni:

Queste canzoni hanno dentro qualcosa fuori dal normale che possono spingere a cercare cosa c’era dietro e chi era veramente Lucio.

Federico Zampaglione parla dei partecipanti ai talent, scagliandosi contro la logica del “vendere tutto e subito”.

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22.48 E non poteva mancare Disperato erotico stomp, censuratissima e sconvolgente. Come dice Piera Degli Esposti, la gente ci ha sofferto a sentire la normalità di certe parole e certi fatti… ma l’impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale.

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22.47 Vincenzo Salemme:

Era un grande sognatore, curiosissimo delle persone, era una condizione essenziale per una persona spiritosa. Ascoltava tutti i fatterelli delle persone.

22.46 Federico Zampaglione ne fa una cover.

Lucio Dalla riusciva ad infondere allegria nelle persone. C’era questa energia che sprigionava.

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22.44 Quale Allegria, eccola qua. Nella versione originale.

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22.41 Luca Carboni:

L’ho conosciuto negli anni Ottanta, aveva finito la trilogia con Roversi che lo aveva consacrato come cantautore innovativo. Io sono capitato dentro proprio mentre produceva il disco degli Stadio, un momento nuovo per lui.

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22.41 Mauro Malavasi

Io lo conoscevo di fama. Lui mi dise che voleva lavorare con me, io lavoravo con la disco music, altro marketing. Ma mi disse “dobbiamo fare degli esperimenti”. Mi mise alla prova.

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22.38 Federico Zampaglione:

Suonavamo all’Estragon e decidiamo di collaborare, dice “entro a metà canzone” Arriva il momento dove doveva entrare… e lui s’era addormentato. Noi col pezzo che andava… Lui s’è alzato di botto, è passato dal sonno alla performance come niente fosse.

22.37 Washington, brano che esprime lo spaesamento nel mondo.

22.34 secondo stacco pubblicitario.

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22.32 In un’intervista con Raf Vallone, Lucio Dalla raccontò di aver lasciato il jazz perché molto semplicemente.. non gli dava da mangiare. Il motivo serio, però, era che intuiva la frattura tra la musica che produceva e il jazz che pure amava.

Il jazz è un linguaggio sconosciuto, ci riguarda solo dal punto di vista intellettuale. Il jazz mi è rimasto come bagaglio tecnico per potermi esprimere, ma tratto di problemi mediterranei.

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22.30 E’ il momento di Com’è profondo il mare. E vabbè, io piango.

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22.28 Un duetto inedito con Dario Fo testimonia il suo amore per i dialetti e il gusto per l’opera buffa.

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22.26 Comincia la fase più particolare di Dalla: escono tre album in quattro anni assieme a Roberto Roversi.

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22.25 Nuova direzione artistica per la carriera di Lucio Dalla, che incontra il poeta Roberto Roversi.

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22.23 1971: E’ l’anno di 4 Marzo 1943 al Festival di Sanremo. Arriva terzo.

22.22 1966, è l’anno di Paff Bum!, che non riscuote grande successo. Piera Degli Esposti:

Era troppo nero, troppo strano, troppo alternativo… piacevano gli sbarbatini, biondini, freschetti, lui sembrava un po’ selvaggio! Che poi però è stata la sua forza.

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22.20 Gianni Morandi e Lucio Dalla si conoscevano dal 1963, quando si incontrarono al Teatro di Taormina.

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22.19 Ma anche Gino Paoli, che lo fece debuttare alla RCA con una cover di Ray Charles, Lei, è stato importante.

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22.19 La musica di Dalla nasce dal jazz, dal dixieland e anche da… Edoardo Vianello.

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22.17 Lucio Dalla è stato produttore degli Stadio, con Grande figlio di p*ttana: esordio singolare, pezzo strepitoso.

22.16 Una vecchia intervista da Fazio, nel 2004, dove racconta il suo esordio nella lirica.

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22.14 Attilio Fontana ha cantato nell’opera lirica Tosca e racconta delle registrazioni in barca, verso le Tremiti.

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22.13 Del duetto con Mina parla Massimiliano Pani:

Mi diede una cosa, la passai a mia mamma e a lei piacque. Molto semplice, così: due artisti così non si lascerebbero coinvolgere se non gli interessasse così tanto. E’ uscita una cosa bella e molto intensa.

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22.11 Eleonora Giorgi racconta della partecipazione a Borotalco e del coinvolgimento di Dalla nella colonna sonora nella quale appare Cara, uno dei capolavori.

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22.07 La gag di Carlo Verdone ed Eleonora Giorgi che voleva conoscere Dalla, ripresa da un film e riproposta in tv durante lo show La bella e la besthia, del 2002: e suonarono dal vivo, insieme, Verdone alla batteria e Dalla alla voce, proprio L’ultima luna, contenuta in Borotalco.

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22.05 Agli inizi degli anni 80 arriva la consacrazione con i milioni di copie degli album, tanto che diventa anche un fumetto e un idolo per le folle.

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22.03 Renato Zero, col quale duettò anche in tv:

Era anarchico nei confronti della spiritualità. Al di là della canzone aveva uno spirito estremamente personale.

22.02 E anche La sera dei miracoli, naturalmente, non poteva mancare.

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22.00 Samuele Bersani:

Era molto spirituale ma anche molto blasfemo. Tu non mi basti mai l’ha scritta tornato da una messa: fortissima spiritualità, sì.

21.59 Ed ecco l’elegia di Bologna, città amatissima e nido ispiratore di moltissime canzoni di Lucio Dalla. Chi scrive lo ha incontrato molte volte in giro per Via D’Azeglio e credetemi, è un tuffo al cuore.

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21.56: momento commozione: Francesco Di Giacomo e Lucio Dalla insieme in un video dove Dalla cantava in romanesco. Dalla ha cantato in molti dialetti, ma alla fine sempre a Bologna tornava.

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21.55 Marco Mengoni:

Quando sono entrato in studio mi son chiesto “ma come fa dopo quarant’anni ad avere ancora questo stimolo?”

21.52 Si rientra sulle note di Canzone, scritta assieme a Samuele Bersani da giovane.

Si venne a scontrare con me che avevo 21 anni… Ero probabilmente presuntuoso, era duro e faticoso il nostro rapporto ma alla fine pagava avere a che fare con uno come lui.

Magari dopo 25 dischi si sarà anche stufato di fare i conti con se stesso

21.49 primo stacco pubblicitario.

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21.48 L’aneddoto di come è nata Anna e Marco, ma anche Futura, è stato raccontato da Dalla stesso: l’ispirazione era venuta dal bar sotto casa, in Via delle Fragole a Bologna, dove ascoltava le storie delle persone.

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21.45: Marco Alemanno:

Ha preso dagli altri uno strappo di pensiero, e ne parlava. Ha avuto il dono di trasformare la semplicità e la quotidianità in poesia, ecco perché gli innamorati anche se non si chiamano Anna e Marco si ritrovano nei due protagonisti

21.45 ed ecco uno dei capolavori: Anna e Marco.

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21.44 Samuele Bersani:

Lui aveva dentro di sé tante canzoni. Credo che questa cosa sia dovuta ad un animo bambino e anche un po’ malvagio, come sono i bambini, ma speciale.

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21.43 Ecco l’intervento di Ron a Sanremo 2014, con l’aneddoto della composizione di un brano.

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21.42 Pupi Avati:

Era rimasto un bambino, dentro.

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21.41 Luca Carboni parla della capacità improvvisativa di Lucio: scuola jazz, naturalmente.

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21.39 Fu la madre a indirizzarlo verso la musica, regalandogli un clarinetto.

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21.39 Piera Degli Esposti parla dei giochi da bambini e delle storie che Lucio Dalla raccontava da bambino sul padre, una figura inventata perché lo perse quando aveva solo sette anni.

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21.37 Il Cielo, una delle sue prime incisioni, è del 1967: un brano classico in piena contestazione.

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21.36 Renato Zero:

Lucio Dalla non ha mai fatto nulla di speciale per essere diverso. SI confrontava con i bolognesi tutti i giorni, era consapevole della quotidianità. La sua unicità è questa.

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21.31 Di nuovo Francesco De Gregori:

Il successo ci prese di sorpresa, non pensavamo di fare tutta quella gente. I grandi artisti stranieri non venivano in Italia dopo la contestazione.. Nel 1979 si aprì una nuova fase storica italiana. Beh, noi eravamo anche bravi, avevamo mischiato queste due polveriere e i fuochi d’artificio erano straordinari.

A volte visitavamo i rispettivi concerti e suonavamo insieme. Pablo derivò da un incontro di scrittura: gliela feci sentire e lui “ah bella bella, ma qui devi cambiare, l’inciso si pianta, fai così”. Io feci così.

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21.29 E finalmente Ma come fanno i marinai dal 1978! Si vede anche Ron…

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21.27 Renzo Rubino:

Era un amante della musica, era in assoluto un amante della bellezza. Il suo messaggio eramdi sorridere e augurare bellezza.

21.27: La curiosità di Lucio Dalla era anche molto spirituale, legata ad una particolare fede cattolica. E parte Se io fossi un angelo, ovviamente.

21.26 Eleonora Giorgi:

un artista sensibilissimo, i suoi testi erano pieni di tenerezza.

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21.24 Gigi D’Alessio dice la sua:

Dalla mi ha visto come musicista

21.24 Viene mostrato il duetto con Morandi.

21.23 Gaetano Curreri:

Tutti i duetti che faceva erano una sfida.

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21.19 Ecco Francesco De Gregori:

Io ero l’orso, Lucio era la scimmia sul palco, totalmente padrone. Non basta saper cantare gli piaceva molto, io intendevo in modo filosofico ed esistenziale, lui invece diceva “è riferito a quelli dei talent”… s’era fissato!

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21.18 Mimmo Palladino interviene:

conoscendo l’uomo vai oltre la qualità del saper comporre.

21.18 Le canzoni di Lucio Dalla appartengono a tutti noi.

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21.16 Marco Mengoni racconta della sua decisione di ricantare Meri Luis.

Era un lato B, non pensavo.. era un po’ funkettone, aveva qualcosa di moderno, descriveva degli ambienti che volevo nella mia musica. E’ stato un genio.

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21.14 Lucio Dalla è stato un innovatore della musica italiana, come dice lo scrittore Vito Mancuso: ha creato impressioni attraverso poesia e graffi.

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21.13 Comincia con un live di Futura la trasmissione dedicata a Lucio Dalla, che attraverso le sue canzoni parlerà del suo impatto nella cultura italiana.

21.07 mancano pochissimi minuti all’inizio della puntata di Unici dedicata a Lucio Dalla. Noi di Soundsblog siamo prontissimi per questo speciale ricordo del cantautore bolognese: commentiamo insieme la puntata?

Lucio Dalla, su Rai 2 Unici dedicato al cantante bolognese: anticipazioni

Il 4 Marzo resterà indissolubilmente legato alla nascita e ad una delle canzoni più belle e famose di Lucio Dalla: per questo Rai 2, in occasione della giornata che avrebbe celebrato il 71esimo compleanno del cantautore bolognese e in occasione dei due anni dalla scomparsa, ha scelto proprio questa data per rendere omaggio alla musica, alla poesia e alla figura di Lucio Dalla.

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La puntata del 4 Marzo 2014 di “Unici” sarà infatti dedicata proprio a Lucio Dalla e si intitolerà Lucio Dalla… A modo mio: un’altra citazione da cogliere, quella dell’indimenticata Piazza Grande, per un titolo che anticipa un po’ di ciò che vedremo nel corso della puntata, in diretta liveblogging su Soundsblog a partire dalle 21.10.

Lucio Dalla è stato un vero e autentico innovatore della canzone italiana, un artista straordinario e multiforme che ha lasciato un patrimonio di canzoni incredibili ormai parte della storia della musica del nostro Paese. Talento irrequieto e curioso, la vita e la storia musicale di Lucio Dalla verranno raccontati da Giorgio Verdelli attraverso le sue canzoni, i luoghi del cuore ed i suoi numerosissimi amici e colleghi.

Nel programma saranno quindi presenti numerosi ospiti e testimonianze, da Francesco De Gregori che racconterà anche della lunga e famosa collaborazione artistica che diede vita a “Banana Republic”, fino a Renato Zero, Ron, Luca Carboni, Pupi Avati, Piera degli Esposti, Gaetano Curreri, Samuele Bersani, Federico Zampaglione, Vincenzo Salemme, Marco Mengoni, Gigi D’Alessio, Attilio Fontana, Mauro Malavasi, Marco Alemanno e il teologo Vito Mancuso, con documenti d’epoca, concerti, filmati, foto e registrazioni inedite.

Noi di Soundsblog seguiremo la puntata di Unici in ricordo di Lucio Dalla con il nostro consueto liveblogging pieno di ricordi: vi aspettiamo alle 21.10 qui per commentare insieme in diretta la puntata.

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