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Machine Head: un viaggio nella storia con le foto-ricordo di Soundsblog

Robb Flynn racconta alcuni aneddoti legati ai concerti dei Machine Head in Italia, aiutato dalle nostre foto scattate dal 2003 al 2012.

pubblicato 18 Dicembre 2017 aggiornato 27 Agosto 2020 23:28

Il 26 Gennaio 2018 uscirà Catharsis, l’ottavo album dei Machine Head.
Personalmente, li seguo da ormai vent’anni, e su Metal Shock ho pubblicato due intervista da copertina per i loro dischi del 2001 e 2004 (Supercharger e Through The Ashes Of Empires) – parallelamente, li ho anche visti parecchie volte dal vivo.
In occasione delle interviste relative a Catharsis, ho quindi pensato fosse giunto il momento di sottoporre il cantante Robb Flynn ad un tipo di intervista che posso proporre solo alle band che seguo da più tempo: la foto-intervista, in cui vengono mostrati scatti antichissimi cercando di ripercorrere le loro tappe del successo in Italia.
Dopo aver parlato del nuovo disco (quella chiacchierata la leggerete a fine Gennaio), mi sono seduto con Robb ed una pila di vecchie foto, ed il risultato lo vedete nel video qui sopra – qui di seguito, ci sono le versioni originali delle foto (nelle quali si nota anche, fortunatamente, che con il tempo sono migliorato) e la traduzione dei suoi commenti – per motivi di tempo, purtroppo, ho potuto mostrare solo una manciata delle 10 foto che avevo preparato, e che avrebbero coperto anche i concerti con gli Iron Maiden e le “evening with” più recenti. Sarà materiale per una nuova intervista, fra 20 anni…

Transilvania, Milano – 13 Novembre 2003
“Direi che siamo nel periodo di Through The Ashes, forse The Blackening? Penso sia Through The Ashes. Beh, guardami qui, con qualcosa di alcolico in mano, la bandana sul polso…
Ma mi chiedo: cosa sono queste cose bianche tutto intorno?”

Beh, quello è il riverbero del flash della mia pessima macchina fotografica dell’epoca! Giuro che poi le foto migliorano con il passare del tempo…

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Astoria, Londra – 28 Novembre 2003
Sempre dallo stesso tour, un paio di settimane dopo vi ho visti a Londra. Le foto sono simili, quindi ho scelto questa che mi ha sempre fatto molto ridere.
“E’ veramente fantastico: Machine Head – Gay Camp Attack. Ricordo come si suonava all’Astoria: il concerto iniziava molto presto, perchè poi c’era la serata gay che attirava molta più gente rispetto ad un maledetto concerto heavy metal, e quindi aveva la priorità! Ci sentivamo tipo ‘Facciamo più soldi con le serate gay che con i vostri cazz0 di concerti metal, quindi suonate e levatevi dalle palle’, ahah!”

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Alcatraz, Milano – 6 Dicembre 2007
“Il Black Crusade tour, sì.
Ho ancora questa chitarra, una BC Rich di plexiglass rosso sangue. Ha un aspetto fantastico… ma suoni orribili!
Ho rotto il manico al Mayhem Festival, e ho deciso di metterla in pensione.
In realtà, penso anche di ricordarmi del concerto, se questo è lo show di Milano del Black Crusade Tour: questo è il giorno in cui fummo nominati ai Grammy Awards per The Blackening, ed eravamo esaltatissimi durante il concerto. Ma mi ricordo la data anche perchè fu la volta in cui Phil Demmel svenne sul palco, nell’esatto momento in cui suo padre, in America, moriva. Lo ricordo come un giorno pieno di emozioni, dall’eccitazione dei Grammy al dramma di Phil. Fu un concerto molto intenso.”

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Alcatraz, Milano – 9 Febbraio 2010
Riguardo questa foto, vorrei chiederti: cosa ti passa per la testa quando ti metti in questa posa? Di solito è verso la fine della seconda o terza canzone in scaletta, fermi tutto, lanci un urlo e alzi la chitarra verso il cielo…
“Il grido che lancio, mi figlio lo chiama ‘La Voce del Leone’, mi chiede spesso di farla! E’ il mio modo di tirar fuori l’eccitazione, la sicurezza che mi pervade quando suono davanti ad un pubblico. Tipo: F*CK YEAHHHH!”

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Stadio Friuli, Udine – 13 Maggio 2012
Si può considerare questa foto come un “ritratto di famiglia”?
“Ahah, sì, assolutamente!
Suono con questo ragazzo (Dave McClain) da quando avevo 19 anni, quindi sono 30 anni quest’anno. E con quest’altro (Phil Demmel) ci suono da 22 anni, anche se in effetti ci siamo presi una pausa per una decina d’anni, sono una famiglia.
Mi ricordo questo concerto, a Udine: è stato divertente, c’era tanta gente, ma i suoni erano pessimi… e la gente voleva SOLAMENTE ascoltare i Metallica. Li capisco, eh, erano tutti lì per i Metallica, ma proprio sembrava che a nessuno fregasse un cazz0 di noi. E’ proprio questo il motivo per cui ora suoniamo solo tour in cui siamo headliner, ci siamo stancati di vedere gente a cui non interessiamo.”

Il tempo a nostra disposizione è finito, purtroppo – rimane tempo solo per un’ultima foto: non da mostrare, ma da scattare. Una foto-ricordo con Robb!
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