I Maneskin sono perfetti per rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest 2021
I Maneskin sono la nostra carta vincente all’Eurovision Song Contest 2021: la band, vincendo Sanremo, ha il diritto di rappresentare l’Italia
I Maneskin hanno vinto il Festival di Sanremo 2021.
Primo pensiero passato per la testa: se lo meritano. Secondo pensiero: Ma sono perfetti per l’Eurovision!
La regola vigente da anni per la partecipazione dell’Italia al Festival di Sanremo 2021 prevede, infatti, che il vincitore rappresenti il nostro Paese al concorso europeo. E quest’anno, con tutte le limitazioni e regole del caso, si terrà in una forma regolare e vedrà proprio la band esibirsi a nome del nostro Paese.
Zitti e buoni è una canzone che all’Eurovision potrebbe davvero fare faville. Partiamo da un elemento base: i Maneskin hanno già un allure internazionale, sono un gruppo rock credibile, con una identità ben definita, suonano in maniera più che convincente e amano stupire e “provocare”. Sono tutti elementi perfettamente compatibili, se non addirittura ideali, per conquistare l’Europa nella sfida musicale.
Il rock dei Maneskin, la loro presenza e la loro energia è la possibilità che aspettavamo per poterci far sentire. Per dire agli altri (scusate, ma qua ci vuole…) “Zitti e buoni”.
Dopo aver tentato la carta della ballad, del tormentone, della canzone impegnata e delle atmosfera intimiste, a Rotterdam ci faremo sentire e sicuramente non provocheremo indifferenza. I Maneskin sono il nostro jolly, la carta più alta mai avuta nel mazzo in un contesto come quello dell’Eurovision Song Contest.
Chissà se decideranno di portare il brano in italiano o -visto la loro duttilità con l’inglese- decideranno di modificare il testo e presentarlo in una lingua completamente internazionale. In quel caso, le possibilità di un trionfo aumenterebbero ancora di più…
E poi, ragazzi, se non riusciamo nemmeno con i Maneskin ad arrivare più in alto di dove siamo arrivati con i precedenti rappresentanti (che si sono spinti anche fino alle posizioni più alte della classifica), abbiamo una sola carta ulteriore.
“Pronto, Laura, ciao, come stai?”