Mara Maionchi a Belve: “Tiziano Ferro? Non ha capito che avermi conosciuto l’ha aiutato ad essere quello che è oggi”
A Belve, Mara Maionchi ha parlato di Tiziano Ferro, dichiarando che il cantautore non è stato del tutto riconoscente nei suoi riguardi.
Mara Maionchi è stata intervistata da Francesca Fagnani nella puntata di Belve, andata in onda questa sera su Rai 2.
Prima di raggiungere il successo televisivo all’età di 67 anni grazie ad X Factor, Mara Maionchi, com’è noto, ha avuto una lunga carriera nella discografia e ha contribuito al successo di artisti del calibro di Gianna Nannini, Mango e Tiziano Ferro.
Ad una domanda di Francesca Fagnani riguardante la riconoscenza degli artisti con i quali ha lavorato (“Chi non ha capito che conoscerla è stata una fortuna?”), Mara Maionchi, inizialmente, ha tentato di essere diplomatica, non facendo alcun nome:
Qualcuno non ha capito di aver avuto fortuna nell’avermi conosciuto. Alcuni l’hanno capito, altri artisti no. No, non voglio fare nomi per non essere scortese ma qualcuno non l’ha capito.
Successivamente, Mara Maionchi ha dichiarato che Tiziano Ferro non è stato del tutto riconoscente nei suoi confronti e in quelli di suo marito, Alberto Salerno, paroliere e produttore discografico:
Ad esempio, Tiziano Ferro, secondo me, non l’ha capito tanto. Non ha pensato che aver conosciuto me e mio marito l’ha aiutato ad essere in parte quello che è oggi. Ma questo non è importante. Avere riconoscenza, però, non è d’obbligo.
Con la Nisa, etichetta fondata da Mara Maionchi e Alberto Salerno nel 1983, Tiziano Ferro ha realizzato i suoi primi album, Rosso Relativo e 111.
Rosso Relativo, dal quale furono estratti i singoli Xdono, L’olimpiade, Imbranato e la title-track, ha venduto ben due milioni e mezzo di copie nel mondo.
Con 111, invece, album dal quale furono estratti i singoli Xverso, Sere Nere, Non me lo so spiegare e Ti voglio bene, il cantautore di Latina ha venduto un altro milione di copie nel mondo.
La voce di Mara Maionchi appare anche nel disco 111, al termine dell’ultima canzone, in una traccia fantasma contenente degli scherzi telefonici realizzati dallo stesso Tiziano Ferro.