Mara Maionchi “inquadra” Sanremo e i talent show
Entrati nel vivo del festival di Sanremo con la conclusione della seconda serata, la famosa produttrice discografica Mara Maionchi ha così “inquadrato” il festival della Canzone Italiana che, arrivato a spegnere la sessantesima candelina, si ritrova a dover dividere la torta della programmazione televisiva dedicata alla musica popolare con i talent show che, da qualche
Entrati nel vivo del festival di Sanremo con la conclusione della seconda serata, la famosa produttrice discografica Mara Maionchi ha così “inquadrato” il festival della Canzone Italiana che, arrivato a spegnere la sessantesima candelina, si ritrova a dover dividere la torta della programmazione televisiva dedicata alla musica popolare con i talent show che, da qualche anno a questa parte, macinano inesorabilmente consensi specie tra i più giovani:
“I talent show servono ma non ho mai detto che sono meglio di Sanremo. Non ho fatto questo paragone, io penso che questi programmi servano anche a Sanremo, non che sono meglio, sono un’altra cosa. Non credo che siano favoriti i ragazzi che escono da questi programmi, certo che però è una cosa che genera curiosità nel pubblico e se serve a ringiovanirlo va bene, va benissimo. Ma, ribadisco, i talent show servono a fare i talent scout. Sanremo è un’altra cosa.”
Dopo aver spiegato il suo personale punto di vista sul ruolo centrale che la kermesse sanremese ha all’interno della costellazione dei programmi “canterini”, il “giudice anziano” di X-Factor (dopo l’uscita dalla terna di Simona Ventura e di Morgan) ha infine indicato quelli che, secondo lei, saranno i vincitori finali:
“Malika Ayane è molto forte, molto misurata, il suo si vede che è il frutto di un grande lavoro. E’ un piano sopra gli altri, è davvero affascinante. Seconda vedo Irene Grandi e al terzo posto Povia, anche se Arisa si difende molto bene.”