Marcella Bella a Blogo: “Vorrei fare un duetto con J-Ax, ho un pezzo per Sanremo 2018”
Intervista a Marcella Bella. Dal nuovo progetto con Mario Biondi a Sanremo 2018, passando per Rovazzi e Donatella Rettore.
In attività da quasi cinquanta anni, Marcella Bella è un’icona della musica italiana. La sua carriera è stata caratterizzata da alti e bassi. Ha spesso deciso di dedicarsi alla famiglia e allontanarsi per un po’ dalla scena. Ma poi è sempre tornata, anche spronata dal pubblico che non ha mai smesso di amarla e ricordare i suoi grandi successi. Da qualche tempo, ha sfornato un nuovo singolo: Non mi basti più. Arrangiamenti raffinati, sonorità soul-pop, look da star della discomusic: Marcella fa sul serio. “E’ travolgente”, ci racconta la cantante. “Il nuovo album uscirà a fine settembre, c’è lo zampino di un signore che si chiama Mario Biondi“.
Perché le piace così tanto questo nuovo progetto?
“Perché è un qualcosa di nuovo. Non è soul, né pop. Io ho coniato questa nuova parola, soul-pop. Si sente un modo di cantare particolare. E c’è anche un urlo notevole che mi ha impegnato non poco. Insomma, non è una canzone facile da cantare ma mi piace sperimentare”.
Il videoclip si ispira alle icone degli anni Settanta.
“Proprio così. Abbiamo fatto una cosa particolare: si intravede il backstage di un servizio fotografico, per poi finire su un palcoscenico… come Gloria Gaynor”.
A proposito di dive, lei lo è?
“Beh, direi di sì. Qualche successo l’ho fatto pure io, da Montagne Verdi a Io Domani. La lista di canzoni che hanno scalato la hit parade, quando c’era ancora, sarebbe lunga da fare. Sono stata certamente amata, e spero di esserlo ancora. Ma mi rendo anche conto di aver avuto una carriera altalenante. Mi sono allontanata spesso dai riflettori per stare vicino alla mia famiglia”.
Se ne è pentita?
“No, ho tre figli stupendi e un marito meraviglioso: perché dovrei pentirmene? Il successo va e viene, non può durare per quarantacinque anni intirerrottamente: anche io ho avuto i miei alti e bassi. La famiglia invece rimane, così come gli affetti”.
Mario Biondi mi sembra proprio innamorato del suo progetto.
“Lui è veramente entusiasta, ci sta mettendo l’anima. Credo sia stata una sorpresa, forse non si aspettava che io cantassi il suo genere musicale in una maniera così soddisfacente per lui”.
Per lei hanno scritto i più grandi, da Gianni Bella a Mogol passando per Bigazzi. Oggi mancano gli autori?
“Purtroppo sì. La musica in questo momento è diventata mordi e fuggi, e anche i cantanti lo sono. Solo i ragazzi dei talent sono sempre dappertutto. Ma, esclusa qualche eccezione, si sentono per qualche mese e poi basta. Sono delle meteore”.
Chi ascolta tra gli artisti della nuova generazione?
“Per carità, ce ne sono parecchi che mi piacciono. Mi piaceva tanto Mengoni. Anche Fragola mi piace, è fresco”.
Ha mai sentito Rovazzi?
“Ne ho sentito parlare, è un rapper. Pensava di prendermi in castagna? (ride, ndr). Mi divertono tanto anche Fedez e J-Ax. Anzi, vorrei fare una canzone con J-Ax. Una volta me l’ha pure proposto…”.
Parliamo di Sanremo.
“E’ diventata l’unica manifestazione possibile per fare un po’ di promozione a un pezzo nuovo. Al di fuori dei talent, non c’è occasione per far ascoltare il proprio progetto. I network radiofonici, poi, hanno le loro idee e passano sempre quei quattro-cinque cantanti. E’ per questo che in moltissimi vogliono tornare a Sanremo“.
Si sente esclusa da certe logiche radiofoniche?
“Dalle logiche di molti network sì. Ma io sono ottimista e mi piace rimettermi in gioco. Ho quindi deciso di iniziare dagli scalini più piccoli, facendo un tour radiofonico anche nelle province e nelle radio più piccole”.
Comunque, a Sanremo tornerebbe volentieri?
“Ci tornerei perché ho un progetto nuovo al quale sto lavorando da almeno un anno e mezzo e perché abbiamo curato tutto nei minimi dettagli. Non ci tornerei solo per poter fare dei concerti estivi, come fanno in tanti”.
L’album uscirà a fine settembre. Avete lasciato fuori una canzone per il Festival?
“Sì, effettivamente c’è una canzone che è rimasta fuori dall’album”.
Torneranno gli speciali Una serata bella per… su Rete 4?
“Spero di poterli riprendere, ne parleremo fra qualche mese. Hanno avuto grande successo, la serata dedicata a Gianni ha battuto addirittura Rai 1, e questo mi ha riempito di gioia: vuol dire che la musica italiana funziona ancora. Tutto era iniziato con una serata dedicata a mio fratello Gianni, volevo fargli un regalo per il suo compleanno e volevo ricordare al pubblico tutte le stupende canzoni che ha scritto nel tempo. Adesso con la malattia non potrà più scriverne”.
Come sta adesso?
“Gianni è una persona eccezionale. E’ sempre allegro. Anche nella malattia mi ha insegnato tante cose”.
Le diverte fare televisione?
“Sì, mi diverte molto. E mi diverte anche l’approccio con il pubblico”.
Farebbe NemicaAmatissima con Donatella Rettore?
“(ride, ndr) Perché no? Guardi che io non ce l’ho con nessuno, tantomeno con Donatella. All’epoca mi tirarono in mezzo i giornali e mi fecero cadere nella trappola. Io non amo parlar male delle mie colleghe, ma lì per lì ho reagito ad alcune provocazioni. Ho sbagliato. Non ho remore nei suoi confronti. Magari per fare uno show sceglierei una cantante adatta alle mie doti vocali e che possa fare dei duetti in un certo modo. Però non ho niente contro la Rettore, è sempre stata una brava cantante anche lei”.