Marco Masini ricorda “un periodo buio nella mia vita, quando una persona ha iniziato a spargere la voce del fatto che portassi sfortuna”
Marco Masini ospite di Paola Perego a “Non disturbare”
Marco Masini è stato uno degli ospiti della nuova edizione di “Non disturbare”, il programma condotto da Paola Perego e in onda in seconda serata su Rai 1. Il cantante ha toccato, insieme alla presentatrice, diversi momenti della sua carriera, dal boom ottenuto grazie a “Disperato” fino al periodo più difficile, quando la voce che portasse “sfortuna” aveva iniziato a bloccargli la strada nella musica.
“Beh “Disperato” sentivo che raccontava una verità importante e aveva anche una musica popolare e orecchiabile, ma io non mi aspettavo così tanto successo. Il successo è stato immediato. Mi stavo lasciando con la mia donna, ma ero disperato per una serie di cose poi anche citate nelle canzone. Una serie di male comune, era un momento particolare in quel momento storico. E attraverso una storia d’amore sono riuscito a raccontare quanto soffriva la mia generazione in quegli anni”.
Marco Masini rivela che la canzone era, inizialmente, nata in inglese (“Set me free, all together…”).
“Andai da Bigazzi con questa frase e mi disse “Questa è forte…”
Il periodo buio lo ricorda così:
“Io non credo nella cattiveria della gente, nessuno l’ha fatto per cattiveria. Non credo di essere stato odiato, perché la cattiveria deriva dall’odio. E’ iniziata per scherzo, tutti prendiamo in giro qualcuno. E’ andata che qualcuno ha cominciato a dirlo per le canzoni che ho cantato. C’era chi le sposava, perché pensava che sarebbero state d’aiuto a per uscire da un momento triste, chi invece chi non viveva quel momento e si disinteressava, mi ha individuato come cantante negativo, perché esprimevo dei concetti negativi. Ripeto, però, non sono mai stato incazzato con nessuno. Ho dichiarato di ritirami perché è come quando una azienda va a fondo e l’amministratore delegato si deve dimettere”.
Anni difficili che lo hanno portato anche a trovarsi senza contratto discografico:
“Era una persecuzione, non riuscivo neanche ad andare al bar a prendere il caffè. Vedevi gente che si girava e si toccava. Era difficile, non potevo andare da nessuna parte. Mi sentivo disarmato, perché questa è un’arma letale, un’arma che ti fa fuori. Nel 2001 mi arrivò una lettera da una tv al mio manager con scritto ‘ci dispiace il pezzo è molto bello, ma il suo artista emana energie negative‘. La mia casa discografica mi rese il contratto dicendo “Non riusciamo a a fare promozione e quindi non abbiamo più a disposizione il budget per i tuoi progetti”. Ho provato voglia di scrivere, in quel momento. E’ inutile arrabbiarsi, fare vittimismo… Bisogna essere lucidi, freddi e capaci di dimostrare il contrario. Conosco una formula sola, scrivere canzoni…”
La rinascita ufficiale è arrivata nel 2004, grazie al Festival di Sanremo condotto da Simona Ventura. Masini tornò in gara con “L’uomo volante” e vinse quell’edizione.
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