Marco Mengoni, L’Essenziale Tour 2013 live a Paestum: report e foto
Dopo un iniziale momento di panico, Marco Mengoni si è lasciato ‘strapazzare’ da una fan che è riuscita a sgattaiolare sul palco. E che si sia divertito ieri sera al Teatro dei Templi di Paestum mi sembra evidente.
Data calda quella di ieri a Paestum per Marco Mengoni e il suo L’Essenziale Tour 2013: arrivato all’area Archeologica accompagnato dal coro delle fans in attesa dal primo pomeriggio, Mengoni ha onorato l’impegno scatenandosi sul palco nonostante le temperature incredibili di questo inizio agosto. Se poi ci si aggiunge il calore delle fans è facilmente immaginabile il ‘bollore’ che agitava il Teatro dei Templi ieri sera. Una fan è riuscita a salire sul palco e strappare un bacio a Mengoni (il video), ma il cantante, dopo l’iniziale sorpresa, si è rilassato prendendosi il bacio dell’invidiatissima giovanotta (cioè, immaginate migliaia di occhi pieni di odio, per farvi capire…).
Per tre quarti di concerto, il pubblico è riuscito a restare al proprio posto, ma appena è partita “Tanto il resto cambia” non c’è stato più niente da fare: le ragazze in platea si sono ‘fiondate’ sotto al palco, il resto è salito sulle sedie e il clima fino ad allora ‘compassato’ (per quanto entusiasta) si è sciolto in una festa. Migliaia di smartphone e tablet innalzati a immortalare Mengoni a portata di mano (ormai i live si vedono comunque mediati da uno schermo, non c’è niente da fare) e Marco particolarmente rilassato e divertito a parlare in dialetto…
“Ohhh, qui sento aria di casa” ha detto Mengoni, che con la Campania ha un rapporto particolare e che non smette di ringraziare i fans più volte durante il concerto.
“Siete il 60-70% di me, senza di voi nun saremm’ ‘nu caz*”,
ha ripetuto al pubblico in delirio, cimentandosi con il dialetto. I fans rispondono intonando il ritornello de ‘O Surdato ‘Nnammurato (“Ohi vita, ohi vita mia, ohi core ‘e chist’ core…”). Come ha reagito Mengoni? Si può vedere nel video (non proprio perfetto, purtroppo) in basso.
Per il resto, lo show è scivolato senza intoppi: più di due ore di canzoni, intervallate da qualche racconto e aneddoto, anche da qualche confessione, come quando, al termine di 20 Sigarette, prende il microfono per
“scusarmi e correggermi: a volte nelle canzoni si scrivono ‘strun*ate’ e non è vero che niente è per sempre, ci sono amori che durano oltre la morte”.
Un momento ormai fisso del suo show che aiuta il pubblico a sciogliersi e a struggersi per lui, c’è poco da fare.
Altro momento ‘intimista’ quando presenta Spari nel deserto, scritta con Ivano Fossati, uno dei suoi miti:
“Averlo firmato insieme a Fossati è un sogno… voi avete reso pragmatico un sogno”.
Ok, magari ‘pragmatico’ non era proprio il termine più adatto, ma suvvia l’emozione può giocare brutti scherzi, no?
Ma veniamo alla scaletta della data di Paestum: di seguito l’elenco e l’ordine di esecuzione dei brani.
Pronto a correre
Evitiamoci
Bellissimo
Non passerai
L’equilibrista
Avessi un altro modo
Dall’inferno
I Got the fear (accompagnandosi con la chitarra)
Spari nel deserto
20 sigarette
Footstompin music
Solo
La vita non ascolta
Tonight
Come ti senti
La valle dei re
Tanto il resto cambia
Questa notte
In un giorno qualunque
Non me ne accorgo
Quindi partono i ringraziamenti sulla base di Get Lucky dei Daft Punk, suonata ovviamente dalla sua band, formata da Luca Colombo, anche direttore musicale, Gianluca Ballarin al piano tastiere e alle programmazioni, Giovanni Pallotti al basso, Andrea Pollione all’organo e alle tastiere, Peter Cornacchia alla chitarra, Davide Sollazzi alla batteria.
La scaletta ‘regular’ si chiude con L’Essenziale, quindi pausa e bis con Natale senza regali e, in versione rapper, con tanto di occhialini e cappellino, Una parola. E alla fine si è anche sciolto il codino. E’ seguito il delirio!
Stranamente non ha eseguito Credimi ancora: l’abbiamo attesa invano, ma non l’ha fatta. Il pubblico però ha gradito lo stesso, eh, c’è poco da dire. Resta comunque un peccato, visto che è uno dei pezzi più forti del suo repertorio, anche se L’Essenziale resta il singolo più venduto in Italia nei primi sei mesi del 2013.
Per quanto riguarda gli aspetti più ‘fashion’, tre i cambi d’abito: si è partiti con un completo fango, quindi versione in bermuda per finire, come accennato, a mo’ di rapper con pantaloncini e canotta bianca. Non vi diciamo neppure a che livello di decibel si è spinto il pubblico femminile a ogni minimo ancheggiamento di Mengoni, che ovviamente ha chiuso lo show con una plateale e divertita ‘mossa’ napoletana, di quelle portate al successo dalle sciantose d’inizio secolo.
Se mi è concessa una semplice osservazione, ho trovato un po’ pesante la scenografia: i parallelepipedi led che si inframmezzano alla band saranno anche pensati per dar movimento al palco e per magari per dare un tocco di ‘originalità’ al posizionamento delle luci, ma personalmente li ho trovati solo ‘impallanti’ e ingombranti. Più che dare luce finivano per togliere aria. E sì che con lo sfondo del Tempio di Cerere si poteva quasi leggere una citazione alle ‘colonne’ dell’architettura greca, ma trattandosi di un allestimento standard l’effetto ‘omaggio’ è solo una forzatura interpretativa.
Intanto il tour di Marco Mengoni continua: l’essenziale è che il pubblico si diverta.
A me non è dispiaciuto, soprattutto per il finale e per i fuori programma… A Mengoni, però, vanno tutti i miei complimenti per l’energia e per la voce.
Marco Mengoni a Paestum, L’Essenziale Tour 2013 – Le foto
Foto | Michele Sica per Anni60Produzioni – GI