Mastodon in Italia, 2005-2017: una retrospettiva foto-giornalistica
La storia dei Mastodon nel nostro Paese, raccontata con i live report di nove concerti e oltre cento foto!
I Mastodon suoneranno al Live Club di Trezzo sull’Adda il 27 Novembre: per me sarà il decimo concerto della band di Atlanta.
Incredibile a dirsi, sono uno dei gruppi che ho visto più volte nella vita, visto che i Mastodon sembrano come il prezzemolo: si trovano a maxi-festival, mini-fest, altri festival… e ogni tanto, sì, headliner, come questa imminente volta a Trezzo.
Avendo un archivio piuttosto fornito di foto e articoli, ho deciso di ripercorrere con voi il percorso dei Mastodon in Italia, dalla prima volta che li ho visti nel 2005 a oggi – non sono tutti i concerti che hanno suonato nella penisola, ma sono tutti quelli che ho visto io.
A livello fotografico, i Mastodon sono molto stabili: la lineup non è mai cambiata (al massimo mancava un chitarrista!), le barbe non sono mai state tagliate, le t-shirt indossate sono rimaste sempre fighissime.
A livello di live report, leggendoli tutti di seguito si nota una certa continuità nell’approccio live della band: spesso suonano in orari inappropriati, con suoni inappropriati, ma alla fine mettono d’accordo tutti con Blood & Thunder.
Buona lettura…
Se avete ricordi da condividere, foto che avete scattato nelle varie epoche, o volete commentare (o criticare!) questo articolo, vi rimando al post sulla pagina Facebook di MusicaMetal/Soundsblog, dove la discussione è aperta…
11 Giugno 2005: Mastodon al Gods Of Metal di Bologna
Le foto della prima volta in cui ho visto i Mastodon, ahimè, sono andate perse in un crash. La perdita è totale, visto che nel live report del festival, pubblicato su Metal Shock 435 (dell’Agosto 2005), de foto dei Mastodon non trovarono posto nell’impaginazione (però ci fu posto per le Century Media Girls!).
Le parole, almeno quelle, sono rimaste. Ecco cosa scrivevo:
“I Mastodon, probabilmente scelti sull’onda del successo che sta arridendo al recente Leviathan. Il gruppo è reduce da una data saltata all’ultimo in quel di Milano: avrebbero dovuto suonare in piccolo club, dimensione senz’altro più congeniale alla proposta della bad. Capelli corti, barbe lunghissime, basettoni incredibili e Flying V alzate al cielo contraddistinguono il breve set; la band degli ex-turnisti dei Today Is The Day, Brann Daylor e Bill Kelliher, appare coesa e volenterosa, ma anche evidentemente spaesata nel gestire un palco grosso almeno il doppio rispetto ai loro standard. La scaletta è incentrata sui pezzi di Leviathan, più un paio di ripescaggi dall’eccellente esordio Remission. Rimane la sensazione che i Mastodon non siano ancora un gruppo “da festival”, chissà che non si facciano le ossa nell’imminente nuova edizione americana dell’Ozzfest.”
20 Giugno 2007: Mastodon allo Stadio Olimpico di Roma (opener per gli Iron Maiden)
I Mastodon si trovarono (come sempre, in pratica) a suonare in pieno sole e al caldo, non esattamente il modo giusto per gustarsi la loro musica. Eppure Blood And Thunder mise d’accordo tutti.
Anche le foto di questo concerto sono perse nella memoria di un hard disk andato in crash, ma fortunatamente su Metal Shock 475 furono pubblicati questi due scatti, insieme al live report. Così potete osservare la maglietta bootleg indossata da Hinds.
Ecco quel che scrivevo.
“La band che ha diviso il pubblico fra chi li ha “capiti”, e chi no: i Mastodon, una delle rivelazioni metal degli ultimi anni, partono penalizzati da una acustica veramente pessima, che si riprende man mano che il concerto procede. I brani di Blood Mountains sembrano essere un po’ troppo impastati, e la gente sotto al palco o canta esaltata, o sembra cadere in stato comatoso, nonostante il gruppo sia molto appagante a livello visivo, con un tatuatissimo Brent Hinds in piena forma e geniale al punto da indossare una maglietta taroccata comprata fuori dallo stadio, con un disegno creato apposta per questo evento dai venditori di merchandise falso. La canzone finale, Blood And Thunder, mette d’accordo tutti: finalmente sembra che lo stadio (che man mano si sta riempiendo) sia compatto nell’applaudire la band di Atlanta.”
13 Novembre 2008: Mastodon all’Unholy Alliance Tour di Milano (con Slayer e Trivium)
Quando i Mastodon furono costretti ad esibirsi come un trio, senza Bill.
“Suonano come trio da dieci giorni (da quando il chitarrista Bill Kelliher è rimasto all’ospedale), ma hanno un tiro pazzesco – so che ora sembrerà brutto dirlo, ma dei quattro concerti dei Mastodon che ho visto fino ad oggi, questo è stato il migliore! Compatto, brutale, senza fronzoli… merito anche di un settaggio dei suoni adeguato, al contrario delle volte precedenti (si ricordi, ad esempio, nel Giugno 2007 a Roma, un macello di suoni da far piangere).”
21 Giugno 2009: Mastodon al Forum di Assago (opener per i Metallica)
Palco importante per i Mastodon – da sempre molto apprezzati dai membri dei Metallica, che decidono di portarli anche in tour… “Mezz’ora netta di musica concessa ai Mastodon, in apertura per i Metallica. Mezz’ora su un palco montato al centro del Forum, forse un po’ troppo grande per loro, con la “pecca” di avere un bassista/cantante che deve giocoforza rimanere inchiodato da un lato del palco, suonando tutto il tempo di spalle per gran parte della platea. Il problema è che i suoni non rendono lo spettacolo particolarmente grandioso, essendo impastati, bassi o alti a seconda del momento, a tratti sembra un soundcheck che una vera e propria esibizione. Due concerti in una settimana, in due contesti completamente diversi: dopo il mezzo casino con i Metallica (su un palco bellissimo), i Mastodon ottengono suoni migliori, ma in pieno pomeriggio. Ecco quello che scrivevo: “Ottimo, veramente ottimo. Dopo la semi-delusione di nemmeno una settimana prima, come supporto ai Metallica, a causa di suoni impastati, luci oscure e setlist troppo corta, ecco che lo show dei Mastodon al Gods Of Metal si erge su tutt’altro livello, donando un set compatto, massiccio, e dai suoni ottimi.” L’arrivo dei megaschermi led dona decisamente molta atmosfera! Ecco cosa scrivevo: “Parte proprio da Milano il tour Europeo dei Mastodon, che propongono l’album Crack The Skye finalmente in tour da headliner (dopo averli visti al Gods Of Metal e come supporto ai Metallica). Il dato importante è che, nonostante la location abbia ormai una fama “sinistra” per i suoni live, questa volta i Mastodon hanno goduto di un buon mixaggio: a parte qualche problema al microfono di Bill, in tutto il locale l’acustica era più che accettabile. Detto questo, lo spettacolo è stato sia per le orecchie sia per gli occhi, con un megaschermo a contribuire alle atmosfere “spaziali” evocate dalla band. Guardarli dal vivo è stato un vero e proprio “viaggione” per tutto il caldissimo pubblico che riempiva i Magazzini Generali. ” Non trovo traccia online del mio report sui Mastodon al Sonisphere 2011: nella calca di band che si alternarono a Imola nei due giorni, mi accorgo solo oggi di non aver dedicato una recensione singola ad ogni band (anzi, ho parlato solo di headliner, co-headliner e band subito prima – rimangono fuori almeno 12 live report!). “Mastodon: arrivano su un palco sobrio, senza purtroppo il megaschermo visto nel tour scorso, ma accompagnati da giochi di luce affascinanti. E’ comunque la musica, ad essere in primo piano, e finalmente una setlist degna (con 23 brani previsti), eseguita con dei suoni ben mixati, porta al climax tutti i fan (numerosissimi, il palco B dell’Alcatraz sembrava quasi soldout). Non hanno parlato molto, anzi praticamente non hanno parlato. Oltre novanta minuti a pescare nella loro discografica, tirando fuori chicche e facendo amare i brani dell’ultimo The Hunter, già apprezzatissimo da tutti. Finalmente un concerto “perfetto” dalla band di Atlanta, che si meriterebbe sempre un contesto di questo genere, e dei supporter di questo genere.” I Mastodon sono un po’ come il prezzemolo dei festival: si trovano quasi sempre, ogni anno. Se in Italia è raro vedere un loro show headliner, è molto più facile trovarli di supporto a qualcuno. La band di Atlanta ha già suonato prima degli Iron Maiden al Sonisphere 2011, o ancora nel 2007 allo Stadio Olimpico di Roma. La rassegna finisce qui: ho effettivamente marcato visita per i concerti di Milano e Bologna nel 2014 e 2015. Sono pronto, però, per Trezzo 2017… vi lascio con un bonus video: un’intervista con Bill Kelliher registrata al Sonisphere 2011, e un’intervista con Troy Sanders del 2012 – entrambe di Arianna Ascione, pubblicate su MusicaMetal.
Ecco quello che scrivevo:
Sarà il palco, sarà l’ambiente non perfetto per il “groove metal” della band di Atlanta. Speriamo vada meglio al Gods Of Metal, nel quale si esibiranno Domenica 28 Giugno.”28 Giugno 2009: Mastodon al Gods Of Metal di Monza
4 Febbraio 2010: Mastodon headliner ai Magazzini Generali di Milano (con Totimoshi in apertura)
25 Giugno 2011: Mastodon al Sonisphere di Imola
Quindi, qui di seguito trovate delle foto letteralmente inedite del concerto.
Cosa ricordo del concerto? Una costante dei Mastodon ai festival: orario sbagliato (le 2 del pomeriggio!), suoni sballati, conclusione clamorosa con Blood & Thunder. A rileggere la recensione del Sonisphere 2013, è praticamente una fotocopia.26 Gennaio 2012: Mastodon headliner all’Alcatraz di Milano (con Red Fang in apertura)
8 Giugno 2013: Mastodon al Sonisphere di Rho
Nel 2013 li ritroviamo al Sonisphere di Rho, incastrati fra Ghost e Megadeth. Lo strano posizionamento in scaletta (e l’orario in pieno pomeriggio) forse incide sulla performance della band, che oggi sembra limitarsi al “compitino”, scegliendo anche una scaletta un po’ rischiosa, illuminata solo da una potentissima Blood & Thunder nel finale. Non ha aiutato, inoltre, una gestione dei suoni pessima, la peggiore della giornata: a tratti bassi, a tratti impastati, a tratti gracchianti – sarà anche per questo che il feeling che arrivava dal palco era piuttosto freddo…
Non rimane quindi che buttarsi a parlare del lato estetico di quel che si è visto sul palco: la batteria sormontata da una faccia di clown, la fantastica t-shirt di Brent Hinds (che lo presenta come “Himself”), e il look da “classe operaia che suona nel tempo libero nella mezza età” di Bill Kelliher, che si presenta in jeans e camicia, riuscendo comunque a rimanere cool in maniera incredibile. La performance, però, sarà semplicemente da mandare agli archivi di setlist.fm, senza infamia e senza lode.