Matia Bazar: è morto il batterista Giancarlo Golzi
Il batterista ha militato anche nei Museo Rosenbach.
Giancarlo Golzi, batterista, musicista, autore, fondatore dei Matia Bazar e dei Museo Rosenbach, è morto mercoledì 12 agosto 2015, a causa di un infarto, all’età di soli 63 anni. Golzi è deceduto nella sua casa di Bordighera, paese in provincia di Imperia.
La carriera di Giancarlo Golzi iniziò nel 1971 con la fondazione dei Museo Rosenbach, gruppo rock progressivo italiana nel quale militò fino al 1973, di cui i componenti si riunirono successivamente nel 2000 per la pubblicazione di un nuovo album. Con i Museo Rosenbach, Giancarlo Golzi incise gli album Zarathustra ed Exit, più altri lavori contenenti versioni live, demo, inediti e rarità. Nel 2012, l’album Zarathustra fu risuonato completamente e l’anno successivo fu inciso un nuovo album di inediti, dal titolo Barbarica, con una nuova formazione.
Nel 1975, Golzi fu uno dei membri fondatori dei Matia Bazar. La prima formazione della band pop/rock tuttora in attività fu la seguente: Piero Cassano, Carlo Marrale, Aldo Stellita, Giancarlo Golzi e Antonella Ruggiero.
Con i Matia Bazar, ha pubblicato i seguenti album: Matia Bazar 1, Gran Bazar, Semplicità, Tournée, Il tempo del sole, Berlino Parigi Londra, Tango, Aristocratica, Melanchólia, Melò, Red Corner, Anime pigre, Dove le canzoni si avverano, Radiomatia, Benvenuti a Sausalito, Brivido caldo, Dolce canto, Profili svelati, One1 Two2 Three3 Four4, One1 Two2 Three3 Four4 – Volume due e Conseguenza logica.
Golzi resistette ai numerosi cambi di formazione subiti dai Matia Bazar. Prima della sua morte, infatti, il batterista era l’unico componente a non aver mai lasciato la band in questi 40 anni. Piero Cassano, l’altro attuale membro storico del gruppo, infatti, lasciò i Matia Bazar nel 1981 per poi tornarci nel 1999.
Nel corso della sua carriera, inoltre, Giancarlo Golzi ricoprì il ruolo di direttore artistico dell’Accademia di Sanremo, collaborò con Miguel Bosè e, nel 2003, curò l’adattamento italiano del musical I dieci comandamenti.
Golzi era in procinto di partire per un tour celebrativo per i quarant’anni dalla fondazione dei Matia Bazar.