Mercury Prize 2014, vincono i Young Fathers con l’album Dead
Il duo hip hop scozzese ha sbaragliato le favorite FKA Twigs e Kate Tempest aggiudicandosi il prestigioso premio musicale britannico.
I Young Fathers hanno vinto il Barclaycard Mercury Prize 2014, uno dei premi più prestigiosi della musica d’Inghilterra, tra lo stupore generale: assegnato il 29 Ottobre a Londra in una cerimonia che ha visto avvicendarsi sul red carpet i nomi più noti dell’industria musicale inglese, il celebre Mercury Prize ha premiato quale disco dell’anno Dead, l’album d’esordio del gruppo di “Liberian/Nigerian/Scottish psychedelic hip-hop electro boy band”, come amano autodefinirsi.
Il disco dei Young Fathers, Dead, è stato quindi incoronato vincitore tra la sorpresa di tutti, per primi dei bookmakers che davano la loro vittoria 16 a 1, poi dalla stampa musicale inglese che era ben più concentrata su FKA Twigs e Kate Tempest quali probabili outsiders, e su Damon Albarn quale nome mainstream su cui puntare l’attenzione. I nominati del Mercury Prize 2014 sono stati il riflesso della multisfaccettata realtà musicale delle Terre d’Albione e forse non è tanto un caso che a vincere sia stato un trio tanto eterogeneo. Ai Young Fathers, composti da Alloysious Massaquoi, Kayus Bankole e Graham “G” Hasting, è andato anche un consistente premio di 20mila sterline ma la cosa sembra non averli impressionati più di tanto.
Quel che succede con il denaro non è una nostra priorità. Siamo costantemente in scrittura e cerchiamo di essere il più creativi possibile, quindi andiamo avanti su quello. Non cerchiamo di nascondere niente, vogliamo che il maggior numero di persone ascolti la nostra musica.
I Young Fathers si sono formati nel 2008 a Edimburgo, in Scozia, e hanno rilasciato due mixtape prima del disco definitivo Dead, uscito nel Febbraio 2014 e subito acclamato dalla critica per le sonorità influenzate in maniera variabile da hip hop, soul, folk, indie, trip hop e musica africana. Il loro prossimo album, per il quale inizieranno le registrazioni il 3 Novembre prossimo a Berlino, sarà forse un possibile salto fuori dagli schemi del primo disco:
Abbiamo trascorso tutto il tempo a registrare nello stesso scantinato, quindi questa volta dovremo uscire dalla nostra comfort zone e cercare di fare qualcosa di diverso.
Via | Guardian