Home Michele Bravi è tornato a cantare dal vivo: il racconto di com’è andata (video)

Michele Bravi è tornato a cantare dal vivo: il racconto di com’è andata (video)

Il racconto del concerto di Michele Bravi al teatro San Babila di Milano. Scaletta e video.

pubblicato 19 Ottobre 2019 aggiornato 27 Agosto 2020 11:10

Michele Bravi è tornato a far emozionare il suo pubblico (e se stesso) in concerto. Venerdì 18 ottobre è andata in scena la prima delle quattro date – fino a domenica 20 ottobre, tutte sold-out – che hanno riconsegnato Michele al mondo della musica. “Quante paranoie mi sono fatto. Avevo paura di presentare questo concerto e creare la scaletta perché egoisticamente avevo pura di non riconoscermi“, ha confidato durante il concerto che si è svolto all’interno del tanto piccolo quanto suggestivo Teatro San Babila di Milano.

Michele si è esibito accompagnato dal pianoforte di Andrea Manzoni, che ha regalato a tutti i brani un vestito intimo e particolare. Quattordici le canzoni in scaletta, da Il Diario degli Errori all’inedito La vita breve dei coriandoli, cantato per la prima volta dal vivo, passando per le cover di Ho imparato a sognare e Nessuno vuole essere Robin. “Normalmente c’è una sorta di reazione negativa quando qualcuno dice che si cantano canzoni d’amore. Invece io non mi vergogno: canto canzoni d’amore“, ha detto. E in effetti di amore, affetto, commozione, ce n’è stato molto.

Dopo due canzoni, Bravi ha preso la parola:

“Ho riflettuto tanto in questi giorni sulla prima parola da usare per iniziare tutto. Mi è venuta in mente una parola strana, che è la parola nebbia. Quando si pensa alla nebbia si ha sempre l’idea di qualcosa di negativo, fastidioso, opprimente. Invece per me la nebbia ha sempre avuto un’accezione positiva. Quando a casa mia c’era la nebbia, la cosa che si diceva sempre ai bambini – e la dicevano anche a me – era: “Quando sei nella nebbia è come avere un foglio di carta bianca davanti agli occhi”. E’ proprio quello il punto. Quando hai un foglio di carta bianco davanti agli occhi puoi ridisegnare tutto. Al posto di un palazzo puoi disegnare un albero. Al posto di un albero puoi disegnare un lampione. E aggiungere cose che non esistono, cose che solo tu immagini: aggiungere l’irreale al reale. E’ proprio lì il segreto: avere un foglio di carta bianco davanti agli occhi e immaginare tutto. La mente mi ha insegnato che c’è qualcosa di più importante della logica, che è l’immaginazione. Io con la nebbia ho imparato a sognare e mi ha insegnato a immaginare. Vi auguro questa sera, e lo spero, di immergervi nella mia, nella vostra, nebbia”.

Un’ora di concerto durante il quale le canzoni sono state intervallate dall’interpretazione di alcuni testi estratti da un libro di Andrea Bajani, La vita non è in ordine alfabetico.

Michele Bravi, concerto al Teatro San Babila di Milano: scaletta

Quando un desiderio cade
Tanto per cominciare
Ho imparato a sognare
Pure Imagination
Cambia
Nessuno vuole essere Robin
La vita è la felicità
The Edge Of Glory
Chiavi di casa
Diamanti
Space Oddity
La vita breve dei coriandoli
Ricordami

Il diario degli errori