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Motley Crue RIP: ‘tutte le cose cattive devono finire’

La band glam rock losangelina potrebbe annunciare a breve il ritiro dalle scene.

pubblicato 10 Gennaio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 23:57

Con l’auto-ironica e scaramantica croce da cimitero che vedete nella foto qui sopra, corredata dalla scritta “Motley Crue RIP: tutte le cose cattive devono finire”, la band glam rock dà appuntamento ai fan per il 28 Gennaio, promettendo un grande annuncio.
Tutto fa prevedere che si tratti dell’annuncio di un tour d’addio, per poi ritirarsi per sempre dalle scene.
E’ da qualche mese che i vari membri della band parlano di un possibile addio, con un ultimo tour mondiale della durata di un paio d’anni (a partire forse da Maggio 2014) per salutare tutti i fan.

In Ottobre, Nikki Sixx aveva parlato così dei piani della band riguardo al possibile ritiro.

“Qualche giorno fa stavo parlando con un amico, commentavamo il funerale di un amico in comune, di come dopo la cerimonia ci sia stata una festa enorme, in cui tutti bevevano e raccontavano le storie preferite vissute con quella persona. Mi sento così, riguardo al tour d’addio dei Motley Crue.
La cosa più importante del tour d’addio è non mentire ai fan sciogliendosi per poi tornare dopo qualche anno. E’ molto importante per noi decidere quando è davvero il momento di dire basta. Abbiamo un grande numero di fan, gente che ci segue dall’adolescenza e che si rinnova anno dopo anno. Ad ogni modo quando il giorno arriverà, ciò che voglio è una festa gigantesca per celebrare quello che abbiamo fatto, le cose belle, quelle brutte e le infinite cose nel mezzo. Una festa grandissima, sarà assolutamente indimenticabile.
Qualcuno mi ha chiesto: “ma non saresti triste, se i Crue si ritirassero dalle scene?”. No, sarei triste se finissimo a suonare in club mezzi vuoti con solo due membri originali della band. Quello sarebbe triste, mentre non è triste fare un ultimo spettacolo a Los Angeles insieme, come quattro fratelli.”

Un pensiero, quest’ultimo, condiviso anche da Vince Neil:

“Vogliamo chiudere quando siamo ancora al top. Non vogliamo fare come quelle band che finiscono per suonare in piccoli club. Noi facciamo ancora tutto esaurito nelle arene e suoniamo negli stadi, è così che vogliamo essere ricordati. “

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