Mumford & Sons, Babel: video ufficiale, testo e traduzione
Ecco il video del nuovo singolo dei Mumford & Sons, Babel: leggi testo e traduzione
Come quarto singolo estratto dal loro ultimo album, i Mumford & Sons hanno scelto “Babel”
La scelta del soggetto vede protagonisti i membri della band impegnati a suonare -in bianco e nero- dentro una stanza abbandonata e spoglia.
Il gruppo è tornado ad esibirsi da poco dopo l’operazione delicata subita da Ted Dwane per un trombo al cervello. Il contrabbassista adesso sta bene
Qui sotto il video, testo e traduzione di Babel:
‘Cause I know that time has numbered my days
And I’ll go along with everything you say
But I’ll ride home laughing, look at me now
The walls of my town, they come crumbling down
And my ears hear the call of my unborn sons
And I know their choices color all I’ve done
But I’ll explain it all to the watchman’s son,
I ain’t ever lived a year better spent in love
‘Cause I’ll know my weakness, know my voice
And I’ll believe in grace and choice
And I know perhaps my heart is farce,
But I’ll be born without a mask
Like the city that nurtured my greed and my pride,
I stretched my arms into the sky
I cry Babel! Babel! Look at me now
Then the walls of my town, they come crumbling down
You ask where will we stand in the winds that will howl,
As all we see will slip into the cloud
So come down from your mountain and stand where we’ve been,
You know our breath is weak and our body thin
Press my nose up, to the glass around your heart
I should’ve known I was weaker from the start,
You’ll build your walls and I will play my bloody part
To tear, tear them down,
Well I’m gonna tear, tear them down
‘Cause I know my weakness, know my voice,
And I’ll believe in grace and choice
And I know perhaps my heart is farce,
But I’ll be born without a mask
Babel, traduzione
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Perché so che il tempo ha numerato i miei giorni
E andrò insieme a tutto quello che dici
Ma ritornerò a casa ridendo, guardami adesso
Le mura della mia città, loro stanno iniziando a sgretolarsi
E le mie orecchie sentono la chiamata dei miei figli non ancora nati
E so che le loro scelte colorano tutto quello che ho fatto
Ma spiegherò tutto al figlio del guardiano,
Non ho mai vissuto un anno speso meglio in amore
Perché io riconoscerò la mia debolezza, conoscerò la mia voce
E io crederò nella grazia e nella scelta
So che forse il mio cuore è una farsa,
Ma nascerò senza maschera
Come la città che alimenta la mia avidità e il mio orgoglio,
Ho allungato le braccia verso il cielo
Ho gridato Babele! Babele! Guardami ora
Poi le pareti della mia città, loro hanno iniziato a sgretolarsi
Tu chiedi dove potremo stare tra i venti che ululeranno,
Come tutto ciò che vedremo, scivolarà nella nuvola
Quindi scendi dalla tua montagna e stare dove siamo stati
Sai che il nostro respiro è debole e il nostro corpo sottile
Premi il mio naso fino, al vetro intorno al tuo cuore
Avrei dovuto capire che ero più debole fin dall’inizio,
Potrai creare le tue mura e io giocherò la mia parte sanguinosa
Per strappare, abbatterle,
Beh, io sto per piangere, abbatterle
Perché io conosco la mia debolezza, conosco la mia voce,
E io credo nella grazia e nella scelta
E so che forse il mio cuore è una farsa,
Ma nascerò senza maschera