Musica su TikTok, quando i cantanti si ribellano per la pressione sui contenuti video da condividere
Musica su TikTok: alcuni cantanti si lamentano per la pressione che subiscono nel dover condividere video “ad hoc” sui social media
Sono interessanti le più recenti riflessioni sul rapporto arte e social media. In questo caso, parliamo più precisamente del rapporto tra la musica e la necessità di dover condividere contenuti “ad hoc” sui vari account. Ecco qualche esempio recente. Nel 2021, Halsey ha pubblicato il disco “If I Can’t Have Love, I Want Power” e, pochi giorni fa, si è sfogata perché non le sarebbe stata concessa la possibilità di condividere un nuovo pezzo senza che fosse accompagnato da un contenuto condiviso sui social media:
“Fondamentalmente, ho una canzone che amo che voglio pubblicare il prima possibile, ma la mia etichetta discografica non me lo permette. Sono stato in questo settore per otto anni e ho venduto oltre 165 milioni di dischi e la mia casa discografica dice che non posso pubblicare [la canzone] a meno che non possano fingere un momento virale su TikTok”.
Dove si è lamentata? Su TikTok. Un paradosso? Un controsenso? In parte sembrerebbe ma il discorso è ben diverso e le parole di Halsey aprono ad una riflessione ben più ampia. Se i vari account permettono un’interazione diretta con il proprio pubblico e anche certe confessioni come quella che vi abbiamo appena riportato, dall’altra parte rischiano di diventare una “tassa” che impedisce spontaneità o libertà artistica.
Halsey non è l’unica. FKA Twigs e Florence Welch di Florence + The Machine sono altri esempi. Twigs, pochi giorni fa, ha sottolineato: “È vero, tutte le richieste delle etichette discografiche sono per dei video su TikTok e oggi mi hanno rimproverata di non essermi sforzata abbastanza.” A marzo, la Welch aveva pubblicato un TikTok con la didascalia: “L’etichetta mi sta implorando di fare tiktok, quindi ecco qua. per favore, aiutatemi“.
Nelle scorse ore, ecco il commento di Mike Shinoda dei Linkin Park che coinvolge i social media in generale:
“Sono stanco di sentire dire ai musicisti che non stanno investendo abbastanza energia nei contenuti dei social media. Ogni artista con cui parlo in questo momento ha questa sensazione. Mi raccontano che stanno passando troppo tempo a realizzare piccoli video per supportare la loro carriera, ma vorrebbero poter dedicare più tempo a fare e suonare musica. Come ci si aspetta che un giovane artista dedichi abbastanza tempo per diventare bravo nel proprio mestiere quando ha bisogno di alimentare tutti questi canali di contenuti? Il tempo che hanno speso a generare ‘contenuti’ che intorpidivano la mente potrebbe essere stato a scapito della migliore canzone che non hanno mai scritto”
Le parole degli artisti che vi abbiamo riportato, ci permettono di discutere e riflettere su quanto ormai i social siano parte dominante a livello comunicativo e anche di business. Un video condiviso, una breve clip può raggiungere migliaia o milioni di persone in tutto il mondo, in diretta, subito. Permette di coinvolgere o attirare l’attenzione di un bacino di utenti sicuramente invidiabile. Ma, allo stesso tempo, rischia di diventare sempre più puro marketing. E non tutti, a quanto pare, gradiscono…