Noemi a Sanremo 2021 con Glicine: “Parla di una nuova forza e consapevolezza: sento le mie radici in questo pezzo”
Noemi, a Sanremo 2021 con Glicine, ha pubblicato il nuovo album “Metamorfosi”. Guarda la video intervista su Soundsblog.it
Noemi è in gara al Festival di Sanremo 2021 con il brano Glicine e per la cantante è un ritorno sul palco del Teatro Ariston a distanza di tre anni.
Per Noemi si tratta della sesta partecipazione al Festival. Il debutto risale al 2010 con Per tutta la vita; due anni dopo l’exploit con Sono solo parole, classificatasi al terzo posto; nel 2014 presentò Un uomo è un albero e Bagnati dal sole, mentre nel 2016 ha cantato La borsa di una donna. L’ultima apparizione al teatro Ariston è datata 2018 con Non smettere mai di cercarmi.
Abbiamo intervistato Noemi in occasione della sua partecipazione a Sanremo 2021 e all’uscita -oggi 5 marzo- del suo nuovo disco, Metamorfosi. Per prima cosa abbiamo parlato con lei di Glicine…
“Questa canzone è nata in un periodo dove veramente stavo cercando me stessa, e lo facevo su più fronti, a livello emotivo, personale. Musicalmente, anche con il mio corpo, mi studiavo in qualche modo. Appena l’ho sentita mi ha regalato proprio quello che stavo cercando a livello musicale e di racconto. Ti è arrivata questa cosa e sono molto contenta. Oltre alla fine di una storia d’amore, Glicine parla della nascita di una nuova energia, di una nuova forza, di una nuova consapevolezza dopo un periodo di crisi. C’è una frase nel bridge che dice “Tu cosa mi dirai vedendomi arrivare quando ti raggiungerò”. Quando lo canto, questo lo sento più come un raggiungere di consapevolezza che di spazio. L’immagine del glicine è bellissima per rappresentare questa cosa. Radici profondissime che fanno da contratto a questa fioritura leggera. E anche quando dice “Parla parla parla con me”, può essere diretto a qualcuno ma anche all’ascolto di se stessi. Sentivo le mie radici, in questo pezzo, declinato in un modo nuovo”
Oggi, venerdì 5 marzo 2021 è uscito anche il nuovo album di Noemi, Metamorfosi. Abbiamo chiesto a Noemi di parlarci del nuovo disco, forse il più autobiografico e personale, riflessivo e senza sconti su se stessa, tra crisi e nuova consapevolezza di sé:
“E’ la diapositiva di un salto, verso la novità, verso quello che voglio raccontare e voglio essere. Mi sono raccontata tanto, anche agli autori. Sono uscita dal mio guscio, volevo sentirmi appassionata, avere nuovi spunti. Vedere quello che faccio sotto angolature diverse. Negli altri album mi sentivo molto al servizio del pezzo, sempre confrontandomi, ma in una maniera diversa, come con una coperta di Linus accanto dove mi sentivo meno fragile. Con questo disco ho fatto l’opposto. Ho raccontato agli autori quello che stavo vivendo, discutendo sui testi, misurarmi sulle melodie diverse e un fraseggio nuovo. Dovevo trovare il mondo di afferrarlo e mi ha permesso di tirare fuori nuovo suoni per la mia voce”
Cliccando qui sopra potete vedere la video intervista completa, con le emozioni sulla sua partecipazione al Festival, il significato di alcuni brani del disco, la collaborazione con Neffa all’Ariston (presente nell’album come autore nel pezzo “Tu non devi”) e molto altro ancora.