Home Notizie Non c’è solo Sanremo: tre nomi nuovi dell’indie italiano in download e streaming gratuito

Non c’è solo Sanremo: tre nomi nuovi dell’indie italiano in download e streaming gratuito

Tre nomi. Tre nomi che hanno deciso di scrivere e cantare in italiano. Tre nomi con cui proviamo a incuriosirvi. Tre nomi e altrettanti Ep da ascoltare gratuitamente o da scaricare. Tre nomi di cui sentirete presto parlare perché la parola ‘qualità’, almeno nel circuito indipendente, ancora significa qualcosa. Tre nomi che ce la mettono

pubblicato 5 Ottobre 2010 aggiornato 30 Agosto 2020 23:51


Tre nomi. Tre nomi che hanno deciso di scrivere e cantare in italiano. Tre nomi con cui proviamo a incuriosirvi. Tre nomi e altrettanti Ep da ascoltare gratuitamente o da scaricare. Tre nomi di cui sentirete presto parlare perché la parola ‘qualità’, almeno nel circuito indipendente, ancora significa qualcosa. Tre nomi che ce la mettono tutta per non cedere davanti ai meccanismi lenti, vecchi e poco lungimiranti delle major. Poi magari firmeranno un contratto che gli porterà un pubblico più vasto: voi saprete da dove arrivano. E – probabilmente – continueranno a ricordarselo anche loro. Buon ascolto.

Colapesce – “Colapesce”
24/42 Records (2010)

<a href="http://42records.bandcamp.com/album/colapesce">Colapesce by 42 Records/24</a>

ColapesceColapesce è il progetto di Lorenzo Urciullo, voce e chitarra di quegli Albanopower che vi abbiamo segnalato come gli autori di “Maria’s day”, uno dei migliori dischi indie italiani del 2009. Lorenzo inizia a lavorare ad alcuni brani e decide di registrarne tre per partecipare come autoproduzione al Premio Ciampi. Poi la leggenda siciliana di Colapesce da cui prende in prestito il nome, fino all’EP che vi proponiamo. Senza stare a girare troppo attorno alle parole: se c’è un nome che dovreste davvero tenere d’occhio tra gli autori italiani è il suo. Ha la padronanza di chi ha studiato bene (molto bene) la lezione del migliore cantautorato del passato, ha il dono di creare atmosfere impeccabili con un giro di accordi (più di uno, ma ci siamo capiti), l’età per unire nei testi hard disk e supereroi, iPod e ragazzi che chiedono ghiaccio da bere mentre incrociano un cane nelle torride estati di Siracusa. Fulminante, incisivo, letterario. Una manciata di canzoni da cui sarà difficile separarsi. Fortunatamente, l’esordio sulla lunga distanza è previsto a breve.

(Guarda il video di “Sera senza fine”)

I Cani
“I Pariolini di diciott’anni”
“Wes Anderson”

I Cani“E questi, chi sono?”. Durante le serate romane, a un certo punto hanno cominciato a chiederselo tutti. Complice un video e una traccia che tradiva palesemente una registrazione casalinga, ma soprattutto il titolo della canzone: “I Pariolini di diciott’anni”. Un testo aspro, pieno di un fastidio sano e intelligente per la generazione così abilmente (e tristemente) immortalata da Moccia nei suoi romanzi. Base electro, voce filtrata, un sintetizzatore a sparare le note di un riff di quelli che non si dimenticano. L’identità è ancora segreta, l’album sembra sia in preparazione, niente date live: solo un paio di brani che tradiscono gusti e abilità nel fermare certe situazioni come una di quelle foto scattate puntando il flash in faccia ad alcuni protagonisti delle notti romane (e non solo). Vividi e irresistibili: “Come è logico che sia, come è logico che sia”.

I quartieri – “Nebulose”

I Quartieri NebuloseNome da band, ma il progetto è tutta opera di Fabio Grande: cantautore capace di unire a splendide popsongs incastrate col folk, la siderale malinconia della sua voce. Brani in bilico, sul punto di rompersi in mille pezzi, come certi oggetti lasciati sul bordo dei mobili, col rischio di cadere. C’è moltissima America, in questo “Nebulose”, ma anche quel gusto nel rigirarsi i pensieri sulla lingua – quasi pronunciandoli – che ricorda il primo De Gregori. Un disco che pecca forse di eccessiva omogeneità negli arrangiamenti (comunque ben sopra la media), ma che riuscirà a conquistarsi un posto nei vostri ascolti senza quasi che ve ne accorgiate.

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