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Olimpiadi 2012: i vincitori del contest iStockaudio raccontano la loro esperienza

I vincitori del contest iStockaudio Bobforma e PiccadillyCircus raccontano la loro esperienza in occasione delle Olimpiadi 2012

pubblicato 26 Luglio 2012 aggiornato 30 Agosto 2020 14:29


Il loro profilo su iStockaudio e la partecipazione al contest dedicato a Londra 2012 pensato da iStock con lo scopo di creare musica per lo sport ed educare i contributor all’uso corretto delle keyword. Così Bobforma e PiccadillyCircus (questi i loro nick) hanno vinto la gara e sono stati premiati con una divisa OneDeafEar Hockey e il titolo di Contributor in evidenza per il mese di luglio 2012.

Primo classificato Filippo Francione, alias Bobforma, con 28 file accettati, mentre al secondo posto, con 22 upload approvati, c’è il top contributor PiccadillyCircus. Mentre vi ascoltate la lightbox con i partecipanti a questo indirizzo, leggete come i due vincitori raccontano la loro esperienza con iStockaudio.

Cosa ti ha attratto e cosa ti piace di iStock?

Bobforma mi piace il suo essere un mondo estremamente vivace e stimolante. […] All’inizio ha prevalso il desiderio di dare spazio alla mia passione per la musica sperimentale e ho prodotto alcuni pezzi non convenzionali, poi però mi sono reso conto che il gusto degli utenti era decisamente più “classico” e così ho trovato un compromesso: provare ad aggiungere qualcosa di nuovo all’interno dei generi più richiesti, offrendo musica di buon livello ma puntando soprattutto sulla quantità. Sto lavorando sodo e fino ad oggi ho caricato 230 pezzi tra chill out, orchestrale, lounge e rock classico: per me sta funzionando!

PiccadillyCircus Inizialmente mi ha attirato l’estrema libertà che si respira: iStockaudio dà spazio e mercato a qualsiasi composizione, non ha un genere che va per la maggiore, perché offre un pubblico vastissimo con gusti e necessità differenti. […] Poi però, cercando di metterci anche la testa oltre al cuore, ho capito che, seppur offra una collezione vastissima, anche iStockaudio doveva avere una qualche lacuna da riempire. Ho quindi iniziato un accurato lavoro di ricerca che è durato quasi un anno, per capire cosa mancasse e proporlo. Mi sono accorto che i clienti tendono a scaricare pezzi “prevedibili”, che sanno di “già sentito” e sono classificabili in modo univoco… è un po’ il fenomeno che rende la musica pop così uguale a se stessa, per via delle regole ben precise che tutti gli artisti sfruttano per catturare l’attenzione degli ascoltatori e mantenerla viva.

Qui potete leggere il resto dell’intervista, mentre seguendo questo link potrete rendervi conto delle potenzialità e dell’offerta di iStockaudio.

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