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Paolo Benvegnù è morto: il cantautore aveva 59 anni

L’improvvisa morte di Paolo Benvegnù, a soli 59 anni, è stata comunicata dalla famiglia del cantautore in queste ore

31 Dicembre 2024 16:40

Paolo Benvegnù è morto. Il cantautore aveva appena 59 anni e a dare la triste notizia è stata la famiglia:

“Compagno, padre, cantautore e musicista amato da chiunque abbia avuto la fortuna di incontrarlo sulla propria strada, Paolo Benvegnù si è spento oggi all’età di 59 anni. Paolo era un uomo capace di infondere bellezza e poesia in qualunque cosa facesse come dimostra la sua lunga carriera e i brani che ha pubblicato in questi anni”

Poche ore fa, lunedì 30 dicembre, era stato ospite di Stefano Bollani e Valentina Cenni su Rai3 a «Via dei matti n. 0»

L’artista aveva pubblicato “È inutile parlare d’amore” il 12 gennaio 2024 in digitale e il 19 gennaio in CD e Vinile. Questo disco, anticipato dal brano “Canzoni brutte”, aveva seguito la pubblicazione dell’EP “Solo fiori”. Se quest’ultimo era una sorta di raccolta di racconti anticipatori, un cortometraggio possiamo dire, il nuovo album, aveva raccontato Benvegnù, “è un vero e proprio romanzo di formazione, la sceneggiatura di un film che nessuno girerà e di cui nessuno sentiva il bisogno. Ogni atto di costruzione gratuito, del resto, in un mondo intriso di pragmatismo e di volontà di posizione, è un atto inutile. Tutto ciò che non è visto è inutile”.

In un’intervista concessa a Soundsblog a gennaio 2024 ci aveva parlato – riferendosi al disco da poco pubblicato – alla solitudine e al senso di appartenenza,  al centro del bisogno del genere umano, racconta.

Penso sia proprio per questo, ci sentiamo tutti molto soli. Allora per non sentirci soli abbiamo bisogno di trovare appartenenza, ha a che vedere con il coincidere con un codice di gruppo, e questo codice di gruppo è avere forza, imporsi, trovare una forza, perché no, sovvertendo i meriti. E ovviamente l’amore è una debolezza, così come il pianto è una debolezza, ma nell’Odissea Ulisse, che è il protagonista dell’Odissea, arriva al quinto capitolo, è la prima cosa che si vede dell’entrata in campo dell’Odissea di Ulisse, è che piange, piange perché è da Calipso e non sa neanche perché piange, se piange perché gli manca la sua terra o i suoi affetti o se piange perché ha bisogno di andare in viaggio. Allora il senso è, per quale motivo dobbiamo sempre pensarci in difetto? Capisci che questa, oltre ad essere una società fondata sul debito, è anche una società fondata sul debito sentimentale, è come se fossimo sempre in colpa. Oppure, al contrario, è come se fossimo sempre presuntuosamente in merito. Capisci che, così come per certi versi c’è sempre stato fino a una cinquantina di anni fa, un equilibrio tra parola e silenzio, adesso c’è sempre rumore. Se prima c’era la naturalezza, l’equilibrio tra la luce del giorno e il buio della notte, non c’è più questa cosa, perché noi siamo sempre attivi, volendo, potenzialmente. Questo, secondo me, fa in modo che non riusciamo più a capire che cosa ci succede dentro. Vediamo tantissimo quello che accade fuori, non riusciamo a tenerlo, e quello che succede dentro non lo sappiamo più. È un gran problema per la società questo.

L’11 ottobre 2024 Paolo Benvegnù era tornato con “PICCOLI FRAGILISSIMI FILM – RELOADED” (Woodworm/Distribuito da Universal Music Italia – prodotto da Paolo Benvegnù e Luca “Roccia” Baldini), una nuova versione del disco che ha segnato il suo esordio da solista nel 2004 e che compie 20 anni.

Tra i compagni di viaggio che ha scelto di coinvolgere, Benvegnù ha voluto con sé in questo tuffo nel passato che è anche un tuffo nel presente e forse nel futuro anche MALIKA AYANE, MOTTA e APPINO oltre ai già annunciati PAOLO FRESU & ERMAL META, LA RAPPRESENTANTE DI LISTA e DENTE.

Con 8 candidature all’attivo e unico artista nominato in due diverse categorie nel 2024, aveva recentemente vinto la Targa Tenco con “È inutile parlare d’amore” come “Migliore Album in assoluto” (disco prodotto insieme a Luca “Roccia” Baldini) e si è classificato secondo nella categoria “Miglior Canzone” con “L’Oceano” feat. Brunori Sas.

Una premiazione che arrivata dopo il plauso ricevuto per i suoi ultimi lavori inediti “Solo Fiori” (candidatura con “Non esiste altro” feat Malika Ayane nella categoria “Migliore Canzone” nel 2023) e “È inutile parlare d’amore”, e che ha riportato Benvegnù con lustro e merito ai vertici della scena cantautorale italiana.

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