Patty Pravo, Eccomi: l’eleganza dell’amore finito (e di quello che continua) – Recensione
Patty Pravo, Eccomi: la recensione.
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Se tornasse al Piper Patty Pravo intonerebbe I put a spell on you di Nina Simone. Ma oggi quel posto fa talmente schifo che sarebbe difficile cantarci, dice. Con Eccomi, però, il ventiseiesimo disco, quello che celebra i suoi 50 anni di carriera, un incantesimo, Piper o meno, lo lancia davvero su chi ascolta. E su chi lo sa ascoltare.
Le tredici tracce dell’album, compresa la cover di Tutt’al più in combutta col rapper Fred De Palma, parlano d’amore, un amore che è quasi sempre finito. Male. Oppure in proncinto di finire. Male. Però raccontato bene. Grazie a testi che vantano firme illustri da Fortunato Zampaglione (Cieli Immensi) a Tiziano Ferro (Per difenderti da me) come anche autori trovati quasi per caso: ne sa qualcosa il ragazzo che le ha venduto un mixer nuovo e ha avuto la prontezza di dirle sa che scrivo canzoni? (tale Giangi Skip, quello di Nuvole).
La Pravo ha raccontato di aver scelto, insieme al suo staff, tra più di settecento brani per arrivare alla tracklist definitiva di Eccomi, disco pronto da un bel po’ e che solo il 12 febbraio scorso è riuscito a vedere la luce. Per questo si chiama Eccomi, ma avrei anche potuto chiamarlo Ce l’ho fatta, ecco qua. Oltre settecento canzoni, dunque, tra cui assicura di aver selezionato quelle che davvero toccavano la mia sensibilità. E si sente. Purtroppo si sente anche Non siamo eroi, in duetto con Emis Killa. Ma questa è un’altra storia.
Perché io sono fragile, debole, instabile sempre un po’ vulnerabile, così si descrive in Nuvole e non c’è definizione più lontana da quello che sembrerebbe essere, Patty Pravo. Però è così credibile. Il fil rouge che unisce tutti i brani, traccia per traccia, è quel desiderio di amare insieme alla necessità di scappare via dall’amore per non far male a nessuno, in primis a se stessa. Lo sai anche tu che mi odi o mi ami. E se mi volto e me ne vado ora è per salvare te.
Amore mio cos’è che ci ha fatto poi annoiare?
sto scappando via da te,
non c’è niente a parte te di speciale.
Questi tre versi di A parte te, prima traccia di Eccomi, riassumono il tema portante del disco. E fanno capire già che si piangerà parecchio ricordando quando è successo a noi o temendo il momento in cui capiterà di nuovo di domandarci una cosa simile. La voce è rotta in quasi tutte le tracce, come quella di chi si chiede perché l’amore sia sempre e comunque destinato a finire, nonostante tutto. Nonostante i pezzi di vita che se ne vanno via per non tornare più. Non trovi che spogliarsi sia la cosa più geniale dopo il disordine?
Per fortuna, però, Patty Pravo ama qualcosa che dura da 50 anni nella sua vita, la musica. Quando salgo su un palco sono ancora la donna più felice del mondo, dice. Non sopravvalutiamolo questo amore qua, dunque, quello per le persone. C’è dell’altro di speciale nella vita. Trovatelo. Trovalo. A Patty Pravo è andata bene.
Tu lasciami il silenzio
e delle soluzioni fai quello che vuoi
ci sarebbe qualche cosa da fare di meglio
ad esempio la passione.
(Qualche cosa di diverso, Traccia 3)