Patty Pravo, Meravigliosamente Patty riassume 50 anni di carriera (con inedito in dialetto napoletano)
Meravigliosamente Patty è il titolo della raccolta dei successi di Patty Pravo. In uscita martedì 9 aprile.
Patty Pravo, all’anagrafe Nicoletta Strambelli, è tornata con una raccolta dal titolo Meravigliosamente Patty; si tratta di un triplo cd in uscita martedì 9 aprile che riassume il suo mezzo secolo di carriera; il disco contiene 45 hit (escluse Ragazzo triste e La bambola) e segue l’album del 2011 Nella terra dei pinguini. All’interno del nuovo lavoro della Pravo, che nel 208 ha compiuto 60 anni, si trovano anche La Luna, per la prima volta su cd, un libretto con materiale fotografico e un inedito in dialetto napoletano Na’canzone, scritto per lei dagli Alunni del Sole. In un’intervista rilasciata al quotidiano Libero la biondissima artista, che la scorsa estate ha interrotto il suo tour per problemi di salute, ha confidato di voler in futuro dirigere un’orchestra classica. Quindi ha parlato di incoscienza e libertà, due concetti centralissimi nella sua biografia:
Nella mia vita sono sempre stata incosciente. Lo sono tuttora quando sono sul palco. Da ragazzina chiesi alla maestra di canto di Barbara Streisand e di Janis Joplin: mi dai qualche lezione di tecnica della voce? E lei: no, non ti voglio rovinare. (…) Sono sempre stata libera, ieri come oggi. E molte donne mi ammiravano per questo, forse perché loro non lo erano. Sa, le minigonne, il resto… Pensavano: lo fa Patty, lo faccio anch’io! Loredana Bertè mi ha detto una volta: con Ragazza triste hai consegnato le chiavi di casa ai giovani.
Immancabile il riferimento al Piper, il locale che la consacrò alla ribalta nazionale:
Era un luogo divertente nel quale potevi anche imbatterti in un concerto dei Pink Floyd e in una furibonda litigata con questi ragazzi gelosissimi delle loro luci psichedeliche. Successe che il primo dj del Piper costruì delle piastrine di vetro che, messe davanti a un proiettore, muovevano i colori. E i Pink Floyd: ci avete copiato le nostre luci.
Infine un aneddoto su La Luna, il brano scritto da Vasco Rossi e da Gaetano Curreri e inciso già lo scorso anno:
Vasco voleva che pronunciassi la parola bellezza ‘bellessa’, con la esse bolognese. Ascoltatela, io canto bellezza e, in sottofondo, c’è lui che sussurra: bellessa, bellessa.