Home Paul McCartney contro i voucher per i concerti annullati in Italia: “Scandaloso, questo è un vero insulto per i fan”

Paul McCartney contro i voucher per i concerti annullati in Italia: “Scandaloso, questo è un vero insulto per i fan”

Paul McCartney contro la decisione di rimborsare il pubblico dei suoi concerti annullati con un voucher

pubblicato 10 Giugno 2020 aggiornato 27 Agosto 2020 07:47

Quasi tutti i concerti previsti nel 2020 sono stati rimandati al prossimo anno a causa del Covid-19. Sono pochi i coraggiosi che hanno tentato un’alternativa per non spegnere la musica live quest’estate (tra questi ricordiamo Max Gazzè e Diodato). Negli altri casi, live annullati senza possibilità di recupero (come Lana Del Rey all’Arena di Verona) o il rinvio a quasi un anno esatto dalla date previste inizialmente.

E coloro che hanno comprato un biglietto? In diversi paesi colpiti dalla pandemia esiste la possibilità del rimborso ma in Italia è stata data la possibilità di assegnare dei voucher a chi aveva comprato un biglietto, da poter utilizzare per lo stesso artista -in caso di concerto recuperato mesi dopo- o per altri live della stessa agenzia. E’ questo che prevede il Decreto Rilancio, per impedire un contraccolpo troppo grave alle casse di chi organizza i tour. Un modo per tamponare la situazione ma senza rimborso effettivo di denaro.

Nelle settimane scorse, in molti si sono lamentati via social, esprimendo disappunto o rabbia. Ma c’è chi ha fatto di più, attirando l’attenzione dell’artista in questione…

Parliamo dei fan di Paul McCartney, amatissimo e atteso in Italia il 10 giugno a Napoli e il 13 giugno a Lucca Summer Festival. Live ovviamente annullati e voucher puntualmente arrivato. Grazie e arrivederci? No, perché alcuni fan si sono intestarditi e hanno voluto fare un video diretto all’ex Beatle, intitolato “Yesterpay” con omaggio/citazione della hit “Yesterday”.

Il video si apre con un chiaro messaggio e richiesta di intervento:

“Caro Mr Paul McCartney, i tuoi concerti in Italia sono stati cancellati. Loro vogliono darci dei voucher invece dei soldi. Per favore, aiutaci”

A quel punto, su Repubblica hanno risposto gli organizzatori dei concerti:

“Il voucher è di fatto un rimborso. È lo strumento introdotto dal Governo con appositi provvedimenti normativi per dare concreto supporto alle imprese del settore martoriate dalla sospensione dell’attività. Tutta la filiera della musica live, che annovera più di 400.000 lavoratori tra le sue fila, ha dovuto subire la decisione della chiusura e della sospensione con danni incalcolabili. Ai consumatori viene assicurato il controvalore economico di una prestazione divenuta ahimé impossibile, non certo per una scelta nostra, ma in forza di disposizioni di legge necessarie per fare fronte ad una emergenza senza precedenti. Detto questo, comprendiamo il disagio degli spettatori ma riteniamo che fosse difficile trovare uno strumento diverso, che garantisse meglio del voucher il corretto bilanciamento tra la legittima delusione del fan che non potrà assistere ad un determinato concerto e l’esigenza vitale di sostenere l’intera filiera dello spettacolo. Da parte nostra, per ridurre al massimo questo disagio, ci siamo già impegnati per il 2021 a recuperare quasi tutti gli spettacoli programmati per il 2020 e stiamo lavorando per aggiungerne altri, per offrire la più ampia scelta agli spettatori che dovranno spendere il voucher a seguito di un concerto cancellato”

Una spiegazione che però non ha impedito la reazione del destinatario di quel video, Paul McCartney, che in queste ore ha condiviso un messaggio in italiano su Facebook, criticando l’impossibilità di un rimborso in denaro per chi aveva comprato i biglietti per il suo concerto. Un attacco duro a favore del suo pubblico a sostegno di un ritorno economico invece di un voucher compensativo:

Dichiarazione di Paul McCartney relativa alle date italiane del tour.

Il 7 maggio 2020 è stato annunciato che, a causa della pandemia globale del Covid-19, il tour estivo di Paul McCartney sarebbe stato cancellato.
La cancellazione è stata fatta sul presupposto che a tutti coloro che avevano acquistato un biglietto per gli spettacoli sarebbe stato offerto un rimborso totale del prezzo del biglietto pagato.

Mentre ciò è avvenuto in tutti gli altri paesi che Paul e la sua band dovevano visitare tra Maggio e Giugno, il governo italiano, su indicazione di Assomusica (l’Associazione italiana di promotori di musica dal vivo) ha approvato un decreto che autorizza tutti i possessori dei biglietti precedentemente acquistati per gli spettacoli dal vivo di avere la facoltà di richiedere un “voucher” di pari valore a quello indicato sul biglietto.

I soldi provenienti dalla vendita dei biglietti in Italia sono esclusivamente trattenuti dai promoter locali.
Abbastanza comprensibilmente, i fan di Paul McCartney sono fortemente amareggiati da questa tipologia di rimborso poiché hanno pagato per vedere un preciso spettacolo, non altri dello stesso promoter.
Paul McCartney dichiara:

«È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi.
Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto.
A tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest’estate è stato offerto il rimborso completo. L’organizzatore italiano dei nostri spettacoli ed i legislatori italiani devono fare la cosa giusta in questo caso.
Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire ma questo è un vero insulto per i fan.»