Ecco perché Gemitaiz era assente al concerto LOVE MI 2023
Gemitaiz non si è esibito al concerto in piazza Duomo a Milano, LOVE MI 2023, in programma martedì 27 giugno: ecco perché
Inizialmente annunciato tra gli artisti partecipanti, Gemitaiz è sparito dall’ultima locandina ufficiale e del comunicato stampa di lancio del concerto di LOVE MI, in programma a Milano stasera, 27 giugno 2023, a partire dalle 18 su Mediaset Infinity e dalle 19 su Italia 1, in diretta.
Tanti gli artisti che si alterneranno sul palco: Achille Lauro, Andrea Damante, Angelina Mango, ANNA, Annalisa, Articolo 31/J-Ax, AVA, Bresh, Caneda, Capo Plaza, Clara, Francesca Michielin, Fred De Palma, gIANMARIA, Il Pagante, La Sad, Lazza, Luigi Strangis, Mara Sattei, Massimo Pericolo, Matteo Paolillo, MILES, Rondodasosa, Seryo, Speranza, Tananai, Tedua, Tony Effe e VillaBanks.
Come già anticipato, il concerto inizierà alle 18:00 e così anche la diretta su Mediaset Infinity, con la conduzione di Gabriele Vagnato, e sarà trasmesso in simulcast su Radio 105, accompagnato dalle voci degli speaker Annie Mazzola e Alessandro Sansone. A partire dalle 19:00, si aprirà il live su Italia 1 con la conduzione di Mariasole Pollio e Max Angioni. La regia è a cura di Roberto Cenci.
Perché Gemitaiz non si esibirà a LOVE MI 2023
Gemitaiz non sarà tra i cantanti in concerto dopo la sue dichiarazioni su Silvio Berlusconi, fondatore di Fininvest e Mediaset, a poche ore dalla sua morte. Avevano fatto discutere i suoi lunghi sfoghi via Instagram:
Dopo un Alleluja, in seguito alla scomparsa del politico e imprenditore, aveva poi aggiunto:
“Non perderò tempo a rispondere a nessuno. Non siete d’accordo? Unfollowate pure. Non lo trovate carino? Unfollowate pure. La libertà d’espressione è ancora in vigore. In buonismo da 3 euro qui non lo troverete, vi auguro una buona giornata. Quando insultai Salvini persi 6000 followers, oggi saranno di più o di meno? Chi vincerà la unfollow challenge?”
Infine il lungo commento:
“Nel giorno della sua morte, politici e giornali parleranno di lui come di uno statista, di un esempio di grande imprenditore, di uomo al servizio dello Stato. Noi però ricordiamo bene cosa ha rappresentato Silvio Berlusconi: uno dei ventenni promotori negli ultimi 30 anni delle peggiori politiche antipopolari, di guerre, privatizzazioni, liberalizzazioni e tagli alla spesa sociale. Tra gli uomini più ricchi del nostro paese, con le sue imprese si è arricchito sulle spalle dei lavoratori e a spese della collettività, costruendo sul potere mediatico il proprio consenso politico e facendosi portatore di una cultura del carrierismo fondata sull’individualismo più sfrenato e sulla mercificazione della donna.
Membro della loggia P2 e anticomunista viscerale, ha dedicato la sua carriera politica allo smantellamento delle conquiste del movimento operario.
Un “curriculum” fatto quindi sfruttamento, leggi ad personam, accuse di corruzione, evasione fiscale, rapporti con la criminalità organizzata e lotta contro i diritti e le condizioni di vita degli strati popolari.
Non lo piangeremo”
Arrivarono le scuse ma la decisione è stato comunque presa: non sarà al LOVE MI.