Phil Anselmo si scusa per il gesto razzista al Dimebash
In un video carico di emozioni, il cantante dà a ragione a chi si è sentito offeso dal suo gesto razzista, e chiede scusa.
Dopo 24 ore di fuoco per il cantante dei Down e Superjoint Ritual (e, ovviamente, ex-Pantera), ore in cui Robb Flynn gli ha dato contro per il gesto razzista al Dimebash, seguito da molte altre band (come Darkest Hour e All Shall Perish) che hanno stigmatizzato il gesto arrivando a dire che in quel modo il cantante stava sporcando la memoria dei Pantera, Phil Anselmo ha postato un video di scuse, in cui lo si vede sinceramente affranto.
Abbiamo tradotto in italiano tutto quel che dice Phil nel video,anche se consigliamo di vedere il video qui sopra, per scoprire un Phil con gli occhi lucidi e la voce piena di emozioni:
“Voglio rispondere a tutta l’attenzione negativa che mi sono meritatamente tirato addosso al Dimebash. Era ormai tarda notte, e per tutto il giorno avevo parlato con tutti gli amici di Dimebag, è stata una giornata emotivamente pesante.
Quel che ho fatto, come ho già detto, era uno scherzo nato nel backstage e che ho portato sul palco, ma è stata una cosa orribile e assolutamente non necessaria. Chiunque conosca me e la mia vera natura, saprà che io non credo in quelle cose e non voglio far parte di nessun gruppo politico, io sono solo una persona…
Sono al 1000% mortificato e chiedo scusa a tutti quelli che si sono sentiti offesi dal mio gesto, perchè avete ragione ad esservi sentiti offesi da quel che ho detto.
Mi spiace moltissimo, e spero che mi possiate dare un’altra possibilità… ricominciamo da capo, io voglio bene a tutti, e tutti quelli che mi hanno incontrato lo sanno.”
Ricordiamo, per chi avesse cavalcato in Italia la polemica, che Anselmo era stato stigmatizzato non per il braccio teso (e quindi le connotazioni politiche), ma per la frase razzista “White Power”. In America il razzismo è una cosa presa molto seriamente, e un gesto del genere non poteva passare inosservato, molto più di un “sieg heil” detto a casaccio.