Placebo live all’Unipol Arena di Bologna, 23 novembre 2013: video e live report
Placebo all’Unipol Arena di Bologna, 23 novembre 2013: il live report dell’unica data italiana della band di Brian Molko tra il nuovo disco, Loud like love, e i pezzi storici per 105 minuti di uno show che avreste voluto vedere ma, soprattutto, ascoltare.
Metti che una sera nella tua città, Milano, suonino due band che ci sanno fare. Tipo i Bastille e gli Avenged Sevenfold. Metti che quella sera lì, facciamo il 23 novembre 2013, ci sia l’unica data italiana di un altro gruppo, i Placebo. Un live talmente loud da farti perfino credere all’esistenza di un treno regionale veloce. Veloce, dico. E’ che a me Brian Molko sta simpatico. Perché non gliene frega niente. Ha fatto sold out all’Unipol Arena di Bologna e, nel suo look rigorosamente total black, ha tutta l’aria di pensare: “E ci mancava solo che non venivate, stronzi”. Una semplice constatazione, un dato di fatto che non necessita di punto esclamativo. Quello stesso punto esclamativo che ha incorniciato l’imprecazione dei tanti che, arrivati al concerto in macchina, hanno scoperto che il parcheggio gli sarebbe costato nove euro. Nove euro per centocinque minuti, tanto è durato lo show, di sosta. For what it’s worth. Sei sugli spalti dell’Arena quando alle 21.00 precise si comincia. No submission to dilettantes. E’ B3. La gente ti intima di non alzarti in piedi, sei troppo alta, impalli la visuale. Tu sbuffi, pensi a come risponderebbe Molko e poi ti argini mentre un tizio calvo con gli occhiali da sole sbraita perché non gli vogliono dare l’ennesima birra. Loud like love, proprio. Che poi questo non era un concerto da vedere. Se lo fosse stato, Molko avrebbe evitato di stare immobile al centro del palco per un’ora e tre quarti. E invece no. Questo era un concerto da ascoltare. Perché quando in scaletta hai brani tipo Special K e Song to say goodbye, non hai bisogno di strafare. Soprattutto se, a differenza di molte altre band, puoi pure permetterti il lusso di non vergognarti del nuovo disco, anzi. Rob the Bank. Già dai primi accordi, sai che la gente è d’accordo con te. E quindi scenografia minimal, un solo maxischermo che proietta la faccia di Molko come fosse la Marilyn di Warhol e non c’è bisogno di far vedere altro. Blind. Il live fila via veloce mentre mi chiedo cosa racconterò di tutto questo e se mai riacquisterò l’uso delle gambe, visto che ho passato più di un’ora accucciata per terra nel tentativo di catturare qualche esibizione da mettere in coda al live report. E no Brian, non mi fai sentire in colpa se canti che il tuo computer pensa che tu sia gay ma che non fa nessuna differenza “when all YOU people do all day is staring to a phone”. E pure tutti gli altri, pronti a postare su Facebook le tue canzoni, non sembrano sentirsi particolarmente colpevoli. Applications are to blame. “Grazie mille, buonasera”. The bitter end. Che poi finale davvero amaro non è, visto che i nostri tornano sul palco per intonare, tra le altre, Running up that hill. Alle 22.45, però, il concerto finisce sul serio. I Placebo salutano il loro pubblico e Molko si lascia andare ad un inchino di rito. L’Arena comincia a svuotarsi e nel parcheggio, file di auto si accodano verso l’uscita. Piove, anche se la pioggia non è né inglese né estiva. Del resto quel brano lì, uno dei miei preferiti, non l’hanno nemmeno fatto. For what it’s worth, si diceva. E sì, ne è valsa la pena.
Ma ora basta blaterare, godetevi i video dell’impeccabile live dei Placebo all’Unipol Arena di Bologna. Stare a casa sarebbe stato un delitto, sì. Non insultare il tizio che, appena parte Blind esclama: “Ma cos’è sto requiem?!?”, ancora di più:
Placebo – Too Many Friends live @ Unipol Arena
Placebo – Blind live @ Unipol Arena
Placebo – Song to say Goodbye live @ Unipol Arena
Setlist Placebo live @ Unipol Arena di Bologna – 23 novembre 2013
B3
For what it’s worth
Loud like love
Twenty Years
Every you every me
Too many friends
The Scene of the Crime
A million little pieces
Speak in tongues
Rob the bank
Blind
Exit Wounds
Meds
Song to say Goodbye
Special K
Bitter End—
Teenage Angst
Running up that hill
Post Blue
Battle for the sun