Povia: “La musica è il mio migliore antidepressivo”
Scongiurato, “grazie” alle polemiche su Morgan e sul trio Pupo-Principe-Tenore, il pericolo dell’assalto mediatico a “La Verità”, il pezzo che ha portato a Sanremo e che affronta il tema dell’eutanasia (ogni riferimento alla struggente vicenda umana di Eluana Englaro è puramente voluto casuale), Povia ha deciso di confidarsi al settimanale “Di Più TV” racccontandoci il
Scongiurato, “grazie” alle polemiche su Morgan e sul trio Pupo-Principe-Tenore, il pericolo dell’assalto mediatico a “La Verità”, il pezzo che ha portato a Sanremo e che affronta il tema dell’eutanasia (ogni riferimento alla struggente vicenda umana di Eluana Englaro è puramente voluto casuale), Povia ha deciso di confidarsi al settimanale “Di Più TV” racccontandoci il suo rapporto con la depressione che, a differenza dell’ex Bluvertigo, è riuscito a scacciare grazie alla Musica (qui il maiuscolo è d’obbligo):
“Ho sempre avuto leggere nevrosi, alti e bassi del sistema nervoso. Già a sedici anni avevo scatti che non riuscivo a controllare, mi succedeva quando ero a scuola o con gli amici del mio quartiere. Da quello che ho capito è un problema che potrei avere ereditato da mia madre. Quando poi ho capito che desideravo fare il cantautore, le tensioni più grosse le ho attraversate accorgendomi che era una professione davvero difficile.
Ma scrivere canzoni, suonarle, e poi scriverne di nuove mi faceva sentire bene. Andando avanti nella mia carriera artistica, la depressione con cui avevo imparato a convivere era come se si fosse addormentata. Io sapevo che c’era e stavo attento a non risvegliarla. Ora sto molto meglio: anzi, sono sette anni che sto decisamente meglio.”