Premio De Andrè 2013, vince Maldestro con “Sopra il tetto del comune”: testo e video ufficiale
Ecco i nomi di coloro che sono stati premiati nell’edizione 2013
A vincere il premio De Andrè 2013 è Maldestro con “Sopra il tetto del comune”. E la gioia passa anche attraverso Facebook con uno status di incredulità ed emozione da parte del protagonista:
“Sono qui, ancora sotto il cielo di Roma. Ho pianto, quando è stato detto il mio nome, ho pianto, si. Dopo il premio CIAMPI, AFI e SIAE, ho vinto anche il premio De Andrè. Inoltre mi è stato assegnato un riconoscimento importante dal Comune di Vignanello: il gagliardetto di ceramica. Devo tutto questo a due mie figlie, nate in camera mia, con la mia chitarra, solo, tra la notte il vino. DIMMI COME TI POSSO AMARE e SOPRA AL TETTO DEL COMUNE.”
Una vittoria che ‘stordisce’ per quanto attesa e sognata, lasciando senza parole ma con un’iniezione di fiducia assoluta
“Scrivere canzoni è un dolore che irrompe nello stomaco. Scrivere canzoni è una gioia che travolge la notte, il tempo, il sonno. Ho iniziato il mio progetto sette mesi fa e mai avrei creduto che sarebbe successo questo. Mai. Grazie alle mie canzoni sto rigirando l’Italia in modo diverso, come ho sempre sognato. Con questo collage “pazzarello” vorrei ringraziare chi ha creduto e chi crede nella mia musica. Premio Siae, Premio Ciampi. Riconoscimento del Comune di Vignanello, Premio Afi, Premio De Andrè. 2013. Ho il cuore in subbuglio e i pensieri sottosopra. Massimo Cotto e Dori Ghezzi ieri mi hanno detto: “Come ti senti? Hai vinto tutto.”. E giù, a ridere. Come mi sento? Non lo so, mi sento quello di ieri, quello che di notte non dorme perchè dentro sente delle cose da buttare fuori. Continuerò a farlo, con più tenacia, con più notti, con più vino… Grazie, grazie dal profondo, dal buio, dove l’anima abita con le sue parole.”
Tra gli altri premiati, un riconoscimento ad Alessio Bondì con “In Funn’o mare”
Non mi ricordo cosa è successo ieri sera ma mi sono svegliato con questo sul cuscino. Il Premio De Andrè per il migliore interprete va a… ME! Grazie, grazie, grazie assai
Per lui la targa come miglior interprete.
Infine, a “Vento Ladro Strappa” di Una viene assegnato il premio Afi, l’associazione dei Fonografici italiani.
Maldestro, Sopra il tetto del comune
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno giù in riunione
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno giù in riunione
Avevo messo da parte un pezzetto di futuro
Facendo l’imbianchino di muro in muro
E ho messo su famiglia, avuto quattro figli,
ho rinunciato a tutto per costruirgli i sogni
E una mattina è arrivata una lettera speciale
Diceva in bello “Questo è un taglio al personale”
Mi è bastato poco per essere più niente
Neanche più mia moglie mi trova divertente
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno giù in riunione
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno giù in riunione
E ho provato invano a cominciar da capo
Ma quando hai 50 anni sei fuori dal mercato
E la pensione ormai è come un orizzonte
Più ti avvicini a lei, più si fa distante
E allora spreco il tempo seduto sul divano
Cercando un po’ di orgoglio de popolo italiano
Ma non ci trovo niente a parte lo sgomento
Di un uomo licenziato da un altro fallimento
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno a cena al Quirinale
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti stanno a cena al Quirinale
Sono sceso per le strade in cerca di opinioni
Sperando in un confronto con le mie istituzioni
Che m’hanno fatto il verso
M’hanno buttato fuori tornando a lavorare
Con le mani sui c0glioni
E la mia posizione è proprio messa male
In questo passo indietro socio culturale
I figli fanno le domande, gli amici vanno al mare
E sono già tre mesi che non faccio l’amore
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti vanno in banca a prelevare
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti vanno in banca a prelevare
Ho la coscienza a posto ma questo non mi basta
E intanto il sindacato mette le sue mani in pasta
Sento la piazza fremere, urlano al lavoro
E ormai senza più forze anch’io mi aggiungo al coro
Ma mi arriva una chiamata, passa una camionetta
Mio figlio compie gli anni e chiede la sua bicicletta
Allora mi allontano, salgo per le scale
Da questa altezza cerco di attirare l’attenzione
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti sono andati già a dormire
Sono un operaio sopra il tetto del comune
E tutti i dirigenti sono andati già a dormire
Sono un operaio che si è lasciato andare…
E tutti i miei parenti stanno dietro al funerale