Home Notizie Primavera Sound 2014: la scaletta consigliata

Primavera Sound 2014: la scaletta consigliata

Quali appuntamenti del Primavera Sound 2014 sono imperdibili?

pubblicato 6 Maggio 2014 aggiornato 29 Agosto 2020 19:22

Il Primavera Sound 2014 è alle porte e di conseguenza è arrivato il momento di scoprire quella che è la timetable della quattro giorni di festival. Come ogni anno la scaletta, disponibile sul sito ufficiale, mette di fronte a scelte difficili e a programmi senza un attimo di respiro. Armati di stampante ed evidenziatori, dopo ore di ragionamenti e rimorsi siamo arrivati a stilare il programma che ci sentiamo di consigliare.

Mercoledì 28 Maggio: è il pre-festival e quest’anno la scelta è piuttosto semplice: ATP stage fin dall’orario aperitivo con gli ottimi debuttanti Temples, con l’imprevedibile – e attesissimo – Stromae e con la chiacchierata Sky Ferreira. A completare una prima serata decisamente pop ci pensano gli Holy Ghost!, tutto questo prima di mezzanotte… è solo l’inizio ed è meglio tenere buone le energie per i giorni successivi.

Giovedì 29 Maggio
: Colin Stetson è un must (16:00 all’Auditori), ma se è bel tempo potrebbe essere una delle poche occasioni per godere dell’atmosfera del Parco del Forum con poca gente che si aggira per l’ampia area del festival. Il primo appuntamento da non perdere assolutamente è quello con i Real Estate sul palco Heineken alle 18:40, orario perfetto per i loro arpeggi malinconicamente solari.
Per completare in relax un inizio giornata per la verità non troppo intenso potrebbe essere quello dei Midlake il set da non perdere ad orario tramonto. Alle 20:40 potrebbe valer la pena di vedere le Warpaint al palco Heineken, in caso contrario più o meno in contemporanea ci sono i Majical Cloudz sul palco Pitchfork. Alle 22:00 circa c’è la prima grande scelta della giornata: Future Islands, St.Vincent o Neutral Milk Hotel? I NMH sono pura storia ma passeranno presto in Italia, St.Vincent non sbaglia nulla ma forse un suo intero set può risultare pesante all’interno del contesto festival, di conseguenza la soluzione consigliata potrebbe essere quella di non perdere i Future Islands: divertimento assicurato e in più rimanendo al Pitchfork stage si potrebbero prendere le prime file per il successivo set dei CHVRCHES alle 23:15 (non ce ne vogliano i meritati headliner QOTSA). Dopo la mezzanotte è il turno degli Arcade Fire… sopravvalutati o sovraesposti che siano i loro concerti generalmente non lasciano mai delusi. Per la notte c’è da scegliere tra Moderat e Disclosure, i secondi suoneranno sicuramente davanti ad una folla molto più numerosa di quella dello scorso anno. A chiudere Metronomy e Jamie xx al Ray-Ban stage.

Venerdì 30 Maggio: Per Julia Holter vale lo stesso discorso fatto per Colin Stetson per giovedì mentre alle 17:45 consigliamo di dare un occhio all’emergente Mas Ysa prima di passare da John Grant all’Heineken stage. Alle 21 circa è il turno di uno tra il progetto Body/Head e le Haim, ma la scelta più dolorosa potrebbe essere quella di abbandonare gli immortali Slowdive (che comunque suoneranno in Italia questa estate) per fare tappa fissa al Pitchfork in transenna prima per FKA Twigs e poi per i The War On Drugs autori di uno dei migliori album dell’anno. Dopo mezzanotte ci sarà da scegliere tra The National, Deafheaven e Slint senza dimenticare i piacevoli Growlers al Vice stage. I Darkside all’una sembrano una scelta obbligata dopodiché sarà necessario scegliere tra SBTRKT e !!! (entrambi contagiosi live) e poi tra Factory Floor e Jagwar Ma. L’alba la si fa con Pional e poi Laurent Garnier.

Sabato 31 Maggio
: svacco tardo pomeridiano da fare in compagnia di La Sera e Hebronix (progetto dell’ex leader degli Yuck) per poi passare in tranquillità da Courtney Barnett. All’ATP poco dopo suonano i Superchunk e potrebbe essere la scelta giusta nei confronti delle Dum Dum Girls non esattamente memorabili in dimensione live. Altrimenti ci sono i Television (anche loro in Italia qualche giorno dopo) che rifanno il loro capolavoro Marquee Moon. Molto atteso Caetano Veloso al Ray-Ban stage prima di passare a sonorità decisamente opposte, che siano quelle del delfino Connan Mockasin, dei Volcano Choir o dei must-see Godspeed You! Black Emperor. Consigliamo poi di non lasciarsi sfuggire Kendrick Lamar all’Heineken-stage (ma di non perdersi i Cloud Nothings nei passaggi nel belpaese) e il carismatico Blood Orange. Al Sony-stage suonano i NIN e fare un passaggio per poi andare dai Mogwai potrebbe essere la scelta giusta, ma ci si potrebbe già dirigere verso Ty Segall (cosa buona e giusta), ma anche i Foals sono ottimi esecutori e in quasi contemporanea suonano pure Chromeo e Cold Cave… a questo punto del festival potrebbero essere le forze rimaste ad influenzare le decisioni. Poi si balla, prima con leggerezza con i Cut Copy e successivamente con la techno scura di Daniel Avery.

Grazie a Riccardo Zagaglia!

Notizie