Primo Maggio, concerto a rischio: mancano i soldi. Ieri la lettera-dedica di Vasco Rossi
La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno: la crisi economica globale potrebbe mietere una vittima eccellente come il concertone del Primo Maggio. Dopo l’annuncio dell’edizione 2009 con i primi grandi nomi confermati -che nulla lasciava presagire- oggi sul Corriere della Sera è apparso l’appello di Marco Godano, l’organizzatore che da otto anni si
La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno: la crisi economica globale potrebbe mietere una vittima eccellente come il concertone del Primo Maggio. Dopo l’annuncio dell’edizione 2009 con i primi grandi nomi confermati -che nulla lasciava presagire- oggi sul Corriere della Sera è apparso l’appello di Marco Godano, l’organizzatore che da otto anni si occupa per conto dei sindacati dell’evento:
“Il Primo maggio è a rischio, mancano i fondi. Ci sono seri problemi di bilancio, calano i ricavi e crescono le spese di allestimento. Di solito il concerto costa circa un milione e mezzo, ma quest’anno viaggiamo verso i 2 milioni”
“L’evento si è sempre autofinanziato per circa il 50% con i diritti di trasmissione Tv e per l’altra metà con gli sponsor. Ma ora la Rai ci ha annunciato un taglio del 10% rispetto all’anno scorso e due fra i più importanti sponsor, Telecom Italia e Monte dei Paschi di Siena, non hanno ancora dato conferma del loro impegno.
Conclusione laconica:
“O troviamo i soldi in un paio di settimane o dovremo prendere una decisione con i sindacati”.
L’impresario ha fatto due conti: 80 mila euro in meno dalla Rai, oltre 300 mila dagli sponsor (e siamo già a quasi 400 mila) ai quali si aggiungono poi i circa 500 mila in più da trovare quest’anno.
In totale oggi per garantire il normale svolgimento dello spettacolo servirebbero 900 mila euro, gli organizzatori si sono appellati alla generosità delle aziende ma anche (neppure troppo velatamente) allo Stato:
“Ci rivolgeremo a tutte le imprese, grandi e piccole. A questo punto accettiamo qualsiasi contributo, anche piccolo, piccolissimo. Sarebbe un peccato, perché mai come quest’anno il concerto è un’occasione per rilanciare la musica italiana. Credo che in un caso così in Francia ci sarebbe un intervento del governo a sostegno della musica nazionale…”
Speriamo davvero che i soldi arrivino e che tutto si svolga come previsto, il concerto del Primo Maggio è divenuto nel corso degli anni un appuntamento fisso irrinunciabile per il panorama musicale nazionale.
A conferma dell’affetto che tutti, artisti e gente comune, nutrono nei confronti della manifestazione ieri Vasco Rossi, il quale sarà (o a questo punto dovrebbe essere…) tra i performer più attesi, gli aveva dedicato una bella lettera. Potete leggerla qui di seguito:
Caro 1° maggio,
Sono felice di partecipare anch’io quest’anno alla festa.
Per me è un “ritorno”. Sono passati 10 anni da quando mi accogliesti tra le tue braccia rock.
Ne è passata di acqua sotto i ponti.
Per me è andata sempre bene e torno con riconoscenza.
Peccato che per il nostro Paese non si possa dire altrettanto.
Non vedo un bel clima in giro. La crisi economica e, soprattutto, la difficoltà per molti di arrivare a fine mese.
Ma anche le conquiste di libertà e convivenza civili, faticosamente raggiunte negli ultimi decenni, rimesse in discussione, addirittura a rischio di annullamento. Non tira una bella aria e non è certo il mondo che vorrei. Non mi occupo di politica e “governare” tra l’altro è un termine che non ho mai gradito.
Tu sai quanta importanza hanno per me le parole. Si dovrebbe dire “amministrare”. Sarebbe più corretto. Dalle mie parti “governare” s’intende accudire gli animali.
Ma “noi” siamo qui per portarti un po’ di gioia. Questo, per me, è il momento della solidarietà.