Proibito, Marco Mengoni: testo e audio della canzone
Marco Mengoni, Proibito: testo e significato della canzone. Ascolta il brano su Soundsblog, leggi di cosa parla il pezzo
Proibito è una canzone di Marco Mengoni presente nel suo ultimo disco in studio, Materia (Terra), pubblicato il 3 dicembre 2021.
Marco Mengoni, Proibito, Significato canzone
È un racconto che apre con immagini molto semplici che nascondono però una riflessione sui rapporti caratterizzati da una perfezione vuota, irreale: un ritratto a tempera, che asciuga nel momento stesso in cui il pennello tocca la tela, senza quindi possibilità di modificarlo (farlo crescere) successivamente, una pianta di plastica che non muterà mai, bella ma non vera, e la domenica, vista come la giornata della felicità obbligata. Mengoni canta i rapporti d’oggi, complessi ma reali, che spesso nascono e finiscono con troppa rapidità, specchio di una società che si muove in rapidità e con superficialità e di come invece una relazione per evolversi debba essere scambio, rispetto e comprensione, più che rientrare in canoni e schemi. Punto centrale di Proibito è lo special, affidato ad una nota vocale del cantautore. È in quel momento che la voce Mengoni entra nella narrazione con il suo augurio per tutti: innamorarsi e trovare e vivere un rapporto autentico. Ritmicamente il pianoforte è iperdinamico e riesce nell’intento di abbracciare questo stesso augurio, adattandosi a una nuova atmosfera intima e nitida. La produzione di questo brano, il più elettronico dell’album, affidata a B-CROMA e FLIM con il contributo di Andrea Suriani, si basa su una ritmica suonata che si fonde con bassi e chitarre elettrici e synth, arricchita magistralmente dagli archi registrati e arrangiati di Rob Moose (Bon Iver, Paul Simon, Taylor Swift).
Proibito, Ascolta la canzone
Qui sotto potete ascoltare Proibito di Marco Mengoni:
Marco Mengoni, Proibito, Testo canzone
Vorrei mettere le dita nella tua corrente
Per convincermi che è vero che non sento niente
Quando provo a avvicinarmi ai tuoi grandi occhi neri
Vorrei farti un buco in testa per guardarti nei pensieri
Vorrei provocarti in qualche modo eccezionale
Vorrei togliermi ogni cosa, anche le mie paure
Che non ho più armi con te
Ma tu sei più nudo di me
Resto qui, dormo da te
Ti va se prendiamo un caffè?
Se vuoi, mi prendo un hotel
In quello che senti
Ci vedo un ritratto a tempera
Fare serata a un festival
Tagliarsi un dito con un foglio
Ci vedo un po’ quello che voglio
Ci vedo una pianta di plastica
A casa tua di domenica
Sospesi su un filo, ti guardo e sorrido
Il nostro deve essere amore, perché proibito
Proibito
Vorrei dirti che non posso rimanere a cena
Che mi vedo con un altro, magari un’altra sera
Perché il tuo cuore è impegnato e non sono il solo
Forse non cambierà niente, ma dimmelo ancora
Che non ho più armi con te
Ma tu sei più nudo di me
Stanotte dormo da te
Hai detto che lui non c’è
Se vuoi, mi prendo un hotel
In quello che senti
Ci vedo un ritratto a tempera
Fare serata a un festival
Tagliarsi un dito con un foglio
Ci vedo un po’ quello che voglio
Ci vedo una pianta di plastica
A casa tua di domenica
Sospesi su un filo, ti guardo e sorrido
Il nostro deve essere amore, perché proibito
Proibito
Spero tu possa sentirti libero di correre, di aspettare
Spero tu possa credere, concedere
Spero, spero domani tu possa
Innamorarti
Ci vedo un ritratto a tempera
Fare serata a un festival
Tagliarsi un dito con un foglio
Ci vedo un po’ quello che voglio
Ci vedo una pianta di plastica
A casa tua di domenica
Sospesi su un filo, ti guardo e sorrido
Il nostro deve essere amore, perché proibito
Proibito