Qualche giorno nel mondo di luci e ombre di Lady Gaga
La rivista Rolling Stone, ai tempi del lancio di Judas e dell’album Born This Way, aveva seguito Lady Gaga per alcuni giorni. Ecco il reportage raccontato per voi su Soundsblog…
Il 15 aprile 2011, usciva Judas, il secondo singolo di Lady Gaga.
E proprio circa un anno fa, la rivista Rolling Stone ha trascorso una settimana circa insieme alla cantante, mentre stava per lanciare il secondo inedito del suo “Born this way” e curava gli ultimi dettagli dell’album. Ecco l’articolo, apparso finalmente online, con le sensazioni e il reportage dal mondo di Lady Gaga.
Un pezzo interessante che cerca di scavare nel mondo quasi “irreale” e così originale della cantante che, proprio qualche giorno fa, ha ammesso di voler prendere una pausa dal mondo dello spettacolo, concentrandosi sul suo nuovo tour in partenza. Oggi c’è il Born This Way Ball, ai tempi dell’intervista c’era il Monster Ball Tour. Oggi la promozione dell’album si è conclusa, ai tempi stava iniziando. Ecco il prima. Il dopo lo avete davanti agli occhi…
Un anno fa…
“Quando mi sento triste penso ai miei Little Monsters e faccio questo: ‘Combatti, mini pony, combatti!'”, raccontava la cantante, tenendo proprio uno di quei giocattolini. Lei è la Mother Monster, colei che ha circa 34 milioni di fan sulla sua pagina Facebook e i cui video sono stati visti qualcosa come due bilioni di volte. Tutto questo in tre anni. Pensate che in Cina, è talmente amata che, all’interno delle conversazioni, per esprimere stupore e sorpresa, viene utilizzato il termine “Oh, my Lady Gaga!”. In quei giorni, circa un mese prima dell’uscita di “Born this way”, ammetteva il suo desiderio di sperimentare, di non adagiarsi sulla formula vincente di “The fame”. Voleva cambiare e inserire un sapore di rock vintage: “Se riesco a mettere questi cori epici sulla pista da ballo, significherebbe il trionfo del mio album”.
E sempre in quei giorni, Gaga aveva iniziato a seguire la saga di Rocky, i celebri film con Stallone. Era al numero quattro, quando il campione sfida Ivan Drago. E proprio imitando il celebre pugile che Lady Gaga aveva fatto una metafora con il mondo della musica:
“So che può sembrare folle ma mi ricordava proprio la macchina dell’industria musicale. Ho iniziato a pensare a quanto dovrò far sanguinare l’industria della musica per ricordargli che sono umana e non una macchina. Me lo continuo a ripetere oggi “Nessun dolore, nessun dolore, non sento nulla”. Sono passata attraverso a situazioni così difficili e brutte prima di diventare una cantante pop da non sentire il dolore in giornate come queste, in cui si combatte per raggiungere la vetta”
Rolling Stone descrive Gaga come una cantante di venticinque anni che dimostra una maturità maggiore. Soprattutto in questi momenti in cui è concentrata sugli ultimi dettagli del suo nuovo lavoro. Sembra la più adulta nello studio di registrazione. Fino a momenti in cui, stringendo il suo Gagacorn, riappare come la 19enne che ha deciso di voler avere successo e ha voluto chiudere con una normale e quotidiana gioventù.
Avevavo già incontrato Gaga, qualche anno prima, nel 2009 e ai tempi di “The Fame”, la situazione era diversa da quella che si trova davanti nel 2011 il cronista del Rolling Stone:
“Ricordi, quando ci siamo incontriamo ero in un momento totalmente differente della mia carriera. Essere me stessa in pubblico era davvero difficile. Veniva presa a gomitate e scrutata, la gente voleva davvero toccarmi e tastate i miei vestiti come a dire “Ma che cazzo è questa cosa”, è stato davvero orribile. Sembrava come se fossi vittima di bullismo da parte di coloro che amavano la musica semplicemente perchè non potevano credere che io fossi sincera. Ero troppo diversa o troppo eccentrica per essere considerata genuina”
Da allora, dal 2009, è cambiato anche molto il rapporto con i fan:
“Abbiamo un cordone ombelicale che non voglio che si spezzi mai”
Il suo camerino è decorato di oggetti e regali ricevuti dai suoi fan, tra cui una marea di unicorni, da quando i fan hanno scoperto che una delle sue tracce di intitolava, appunto, “Highway Unicorn, Road to love”. C’è anche un cuore enorme, sempre omaggio, con la scritta “You changed my life forever”. Un ragazzo di quindici anni le ha scritto una lettera, in cui dice anche:
“Sono un tuo devoto Monster, e sarò un Little Monster per tutta la vita. Ad ogni concerto hai detto che ci vuoi liberare ed è quello che hai fatto. Le tue canzoni mi hanno insegnato a non ascoltare più chi mi odia e di essere quello che sono, perchè ‘baby, i was born this way'”
Gaga aggiunge:
“Qualcuno mi ha detto, ‘Se un potere rivoluzionario, allora ha un imperativo morale di dover rendere il mondo un posto migliore’. E i miei fan sono la rivoluzione. Sono la prova vivente che non devi conformarti a nessuno per cambiare il mondo”
La cantante, nel parlare dei fan e di come essere se stessi sia la vera forza del messaggio che vuole trasmettere, torna con la memoria a quando era una ragazzina. Prima di essere una cantante, prima di essere Lady Gaga, prima di tutto. Quando era ancora Stefani Germanotta. Il suo torno diventa intimo, sbatte le ciglia e semplicemente racconta:
“Essere presa in giro perchè sei brutta, perchè hai un naso grande, diventa fastidioso (…) Venivo chiamata anche puttana”
Ci sono stati altri periodi brutti, come quello del tunnel della cocaina, quando si è spostata nel Lower East Side:
“E’ stato qualcosa di davvero doloroso. C’era questa enorme ferita dentro di me per così tanto tempo che mi sono nascosta nelle droghe e nell’alcol e negli uomini più grandi di me e in tanti altri cicli di infelicità. I fan mi hanno dato la forza di reagire”
C’è il pericolo tornando a Nashville ma Gaga, sul suo elicottero privato, non ha paura che possa succedere qualcosa. E ironizza sul maltempo:
“Dio vuole che Born This Way esca, l’aereo arriverà dritto dritto a New York”
Dopo aver guardato una riedizione del suo video Judas, che sarebbe poi uscito poco dopo, Gaga specifica di non voler creare shock appositamente. E rifiuta l’etichetta di narcisista o di artista che vuole sconvolgere come obiettivo principale:
“Sono un’artista vera, una vera musicista a cui è accaduto di diventare una cantante pop, che voleva sempre essere una popstar”
Sono i giorni che precedono l’uscita di Judas e le ultime date del suo Monster Ball Tour. Nel camerino, prima dell’esibizione, ci sono diversi vinili sparsi, tra cui Ziggy Stardust, Born in the U.S.A., Glass Houses, Goodbye Yellow Brick Road, Appetite for Destruction. Inoltre, il dvd de I Griffin.
Nel 2009 il padre di Gaga si è sottoposto ad un’operazione chirurgica a cuore aperto. Inizialmente si era rifiutato di farlo. Lo racconta anche nel brano “Speachless”:
“Era come se dicesse “Sto morendo, lasciatemi solo morire”. Una notte il suo cane, Alice, cadde dalle scale. Gaga sentì sua madre urlare e pensò subito al peggio, alla morte di suo padre. Vide il fratello che stava abbracciando il cane e di istinto entrò nella stanza dove si trovava suo papà e gli disse “Alza il telefono e fallo, adesso!”. I medici hanno detto che si è fatto operare appena in tempo”
Quella sera, i Gaga e gli Springsteen andranno a cena insieme. Suo padre ammette:
“E’ come se stessi incontrando il Papa!”
Gaga prima di salire sul palco spruzza deodorante a se stessa e addosso ai suoi ballerini che protestano. Ma lei replica ironica, zittendoli:
“E’ deodorante per donna! E’ come profumo! Uso profumo femminile sebbene sia un uomo. Sebbene abbia un pene. Questo è il gossip che preferisco tra quelli che hanno fatto su di me!”
E tra momenti di allegria, momenti di introspezione e malinconia, Gaga commenta il suo stato d’animo:
“Quello che voglio dirti è che quando sono sul palco, mi sento morta, e quando sono sul palco, mi sento viva. Se questo ti sembra sano o meno, oppure sembri salutare o meno a chiunque o ad un dottore non mi preoccupa. Non mi sento mai viva tranne quando sto facendo una performance. Ed è proprio per questa che sono nata”
She was born this way.